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ATTESA PER I DATI PMI

RISKOO MONITOR

MARKET MOVER

 

ATTESA PER I DATI PMI  PER IL MESE DI AGOSTO.

PMI CINA – Il Pmi manifatturiero Caixin ad agosto si porta oltre le attese a 53,1, il livello più alto da gennaio 2011, spinto dalla prima crescita quest’anno negli ordini all’export, un segnale di ripresa dalla crisi provocata dal Covid.

PMI Giappone – Il Pmi manifatturiero relativo ad agosto a cura di Jibun Bank nella lettura finale sale a 47,2.

PMI MANIFATTURIERO ITALIA E ZONA EURO – Markit/Ihs diffonderà la lettura di agosto dell’indice Pmi manifattura per l’Italia che, da attese, dovrebbe mostrare un frazionale miglioramento a 52,0 da 51,9 del mese precedente. Se confermato si tratterebbe del secondo mese di fila oltre la soglia di 50 che separa crescita da contrazione. In mattinata verrà diffuso inoltre l’analogo indicatore delle principali economie del blocco compreso quello dell’intera zona euro. In quest’ultimo caso le attese per la lettura definitiva convergono su una conferma della stima ‘flash’ a 51,7.

PMI MANIFATTURIERO UK ED USA – Anche in Inghilterra sono attesi in mattina i dati sul manifatturiero in crescita a 55,3 rispetto al precedente dato di luglio a 53,5; per gli Stati Uniti saranno pubblicati nel pomeriggio. L’attesa è parzialmente positiva si passa da 54,2 di luglio a 54,5 di agosto.

ALTRI DATI IN CALENDARIO OGGI

STIMA INFLAZIONE ZONA EURO – In un’agenda ricca dal punto di vista macro, verrà diffusa in mattinata anche la stima preliminare dell’inflazione di agosto del blocco, strettamente monitorata in chiave Bce. Il consensus Reuters prevede una lettura a livello armonizzato su anno a 0,2% da 0,4% del mese precedente. Diffusa ieri, la stima ‘flash’ dei prezzi al consumo tedeschi di agosto ha mostrato un calo dello 0,1% su anno, nella prima lettura negativa dal maggio 2016.

DISOCCUPAZIONE ITALIA E ZONA EURO – Visto in aumento in luglio il tasso di disoccupazione italiano che, stando alle attese, dovrebbe salire a 9,1% da 8,8% di giugno. Analogamente, il tasso di disoccupazione dell’intera area euro dovrebbe portarsi a 8,0% nello stesso mese dal 7,8% del precedente.

USA/CINA – Washington ha annunciato un maggior sostegno a Taiwan per contrastare la crescente pressione cinese, in un momento di forti tensioni con Pechino.

DATI GIAPPONE – Nel secondo trimestre le società, alle prese con la crisi coronavirus, hanno effettuato il maggior taglio da un decennio a spese per impianti e attrezzature: la capital expenditure è scesa dell’11,3% su anno dal +0,1% del periodo gennaio-marzo, un dato che suggerisce che potrebbe volerci molto tempo per un pieno rimbalzo dell’economia. Il tasso di disoccupazione a luglio si porta al 2,9% (attese 3%) dal 2,8% del mese precedente.

 

RISKOO MONITOR MARKET MOVER

FOREX Il dollaro continua perdere terreno sull’euro dopo la svolta di Jackson Hole. 

Nemmeno le vendite sul mercato azionario hanno questa volta spinto gli operatori come consuetudine a rifugiarsi sulle monete deputate ad assumere il ruolo di risk aversion. Si allontana quindi la soglia 1,1750/1,1700 dove avevamo fissato il livello sotto il quale si sarebbe aperta una correzione del cambio eur usd.  

Oggi il mercato metterà quindi a fuoco l’area 1,20, la cui tenuta potrebbe ancora in extremis tenere in vita l’attesa per un aggiustamento temporaneo del cambio. Mentre le dichiarazioni del governatore Powell saranno ancora oggetto di valutazione i mercati attendono l’odierna lettura sui nuovi dati PMI per valutare quali impatti potranno avere sulle prossime risposte di politica monetaria che la BCE adotterà dopo la svolta della Fed.

  

Il prossimo direttivo della Bce è previsto per il 10 settembre, mentre il Fomc della Fed è in agenda per il 15-16 settembre. Le mosse delle due principali banche centrali dipenderanno dall’andamento delle rispettive economie. Il secondo trimestre ha segnato un crollo straordinario del GDP in tutto il mondo, con un calo del 32,9% del Pil negli Usa e del 12,1% nell’Eurozona, -22% in Spagna, -19% in Francia e -17 in Italia, la Germania fa meglio approssimando una caduta del -10%. Per il terzo trimestre, grazie alle riaperture l’Europa è sicuramente avvantaggiata rispetto agli Stati Uniti, che rischiano ricadute più forti a causa della seconda ondata di coronavirus e dei nuovi lockdown, anche se la situazione è piena di incertezze un po’ ovunque, come dimostrano gli indici anticipatori Pmi di luglio, relativi all’inizio del terzo trimestre tornati in espansione, sopra i 50 punti in Europa e a 50 punti negli Usa  che oggi cercano conferme con la lettura dei sondaggi di agosto. A settembre Fed e Bce ritorneranno a considerare nuovamente la ponderazione dei loro interventi. 

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WB ANALYTICS: ERM EUR USD TREND