RISKOO MONITOR: atteso oggi alle 12 l’avvio del vertice UE per il Recovery Fund.
Al via il vertice Ue dedicato in primo luogo al ‘Recovery Fund‘ da 750 miliardi di euro proposto dalla Commissione, composto da 500 miliardi di sovvenzioni e 250 miliardi di prestiti. Berlino è sulle posizioni di Bruxelles ma per il momento Austria, Olanda, Danimarca e Svezia restano su posizioni più rigide. Assai improbabile quindi si giunga oggi a qualsiasi tipo di accordo: l’idea è di un aggiornamento il mese prossimo, sotto l’egida della presidenza tedesca.
Secondo indiscrezioni, nelle prossime settimane giungerà una proposta ‘al ribasso’ messa a punto da Charles Michel, presidente del Consiglio Ue. Per venire incontro alle posizioni più rigoriste, il compromesso potrebbe prevedere condizionalità più dure di accesso ai fondi e una possibile riduzione della quota da destinare all’Italia, sulla carta oggi intorno ai 170 miliardi.
Web Tax
Insieme alla gestione dell’emergenza sanitaria, sul tavolo dei capi di Stato e di governo anche il controverso dossier ‘web tax’. La posizione italiana è stata ribadita ieri da Roberto Gualtieri, secondo cui Roma è pronta lavorare a una imposta globale sui servizi digitali entro il 2020, mentre l’omologo tedesco ha detto che Berlino punta a riavviare il dialogo con Washington che mercoledì si è chiamata fuori dal negoziato, mossa che Parigi ha definito una provocazione.
La BOE ieri ha allentato il tenore del trend impresso dalle banche centrali in merito all’utilizzo del QE. In particolare ha moderato l’espansione del proprio bilancio. Nonostante abbia incrementato il programma di stimoli di £ 100 miliardi, in linea con le aspettative del mercato, ha dichiarato che tale importo coprirà gli acquisti soltanto sino alla fine dell’anno. Rispetto al ritmo degli acquisti avviati a marzo la mossa implica una significativa riduzione dell’espansione prospettica del bilancio. Va detto che la banca ha lasciato la porta aperta a un’accelerazione degli acquisti qualora le prospettive peggiorassero comunque.
Effetti sulla curva dei tassi UK
La notizia ha influenzato il tratto lungo della curva GBP, con i mercati colti alla sprovvista dall’annuncio. La mossa è stata ancora più evidente in quanto le curve dei rendimenti in USD ed EUR erano esposte ad una significativa mossa di appiattimento in quanto le due aree monetarie, a differenza del Regno Unito, non lasciano dubbi sulle intenzioni di mantenere se non reprimere al ribasso i rendimenti da parte delle rispettive banche centrali. Se la nostra stima dell’offerta Gilt è corretta, la divergenza dei tassi in GBP dalle loro controparti in USD ed EUR dovrebbe risultare limitata grazie agli acquisti BOE che superano ancora le vendite del debito.
BCE: La partecipazione TLTRO è risultata diffusa
Le banche hanno assorbito ieri 1,3 miliardi di euro nel TLTROIII, determinando un’iniezione di liquidità netta di 548 miliardi di euro se si tiene conto dei rimborsi volontari e di altre scadenze. In particolare, l’ampia diffusione della partecipazione di 742 banche all’operazione dovrebbe accrescere il sentimento positivo con la nuova riserva di liquidità che riduce ulteriormente i rischi sistemici. L’eccesso di liquidità nel sistema bancario continuerà ad aumentare nei prossimi 12 mesi, da circa 2,7 mil di euro, una volta che il TLTRO di ieri si è stabilizzato, ai 4 mil di euro.
I tassi praticati scendono fino al -1% nel primo qualora le banche soddisfino i criteri di allocazione verso l’economia reale. Tassi praticati, più bassi dei front-end, potrebbero tradursi in un ulteriore inasprimento degli spread Euribor-OIS.
Mercati poco volatili in attesa del vertice UE
I mercati valutari rimangono al momento inserito in contesti privi al momento di spunti tecnici significativi infraday. L’eur usd continua a quotare all’interno di un range delimitato nella parte superiore da quota 1,1365 ed in quella inferiore 1,1160. Il calendario degli Economics risulta interessante soltanto sul lato delle vendite al dettaglio per UK e Canada. In Inghilterra le vendite hanno recuperato il ,12% a maggio rispetto il mese di aprile. L’attesa esprimeva un consensus al 5,7%. Per il Canada le stime riportano il dato in caduta per aprile atteso a -13,5%.
Sul rapporto eur gbp sono ancora presenti gli effetti della decisione del meeting della Boe con il cambio negoziato a 0,9035 molto vicino all’area di resistenza 0,9050.
I mercati azionari tendono a capitalizzare ancora il recente recupero in un clima di verifica sulla stabilità della domanda. L’impressione è che si proceda a piccoli passi per testare la sostenibilità del recupero messo in atto.
Continuiamo a quotare gli eventuali alert sui livelli già indicati nel WB Perspectives di giugno.