FEDERAL RESERVE: Oggi si riunisce il Board
Il rialzo dei prezzi del greggio causato dagli attentati all’Aramco, in Arabia Saudita, ha spinto le quotazioni al di fuori di una situazione che rischiava di riportare il trend del nuovamente verso gli abissi di un bear market. Nel rapporto mensile di settembre avevamo fissato per il breve termine una reazione dei prezzi del Brent in direzione di area 62.50, pur mantenendo un target di breve termine orientato ai recenti minimi. La violazione di 62.50 (contratto future Brent) ha determinato le condizioni per un reversal che secondo le nostre stime punterebbe verso area 80 usd/bar.
I rendimenti sul 10 anni USA sono nel frattempo risaliti verso area 1.90% dai minimi di fine agosto poco sotto 1.50%. Questo accadde a poche ore dal meeting del Fomc, l’organismo che in ambito Fed decide la linea di policy monetaria della banca centrale americana. Domani sera il Governatore Powell annuncerà le decisioni prese dal consiglio dopo un periodo di grandi pressioni esercitate dalla Casa Bianca per abbassare i tassi di interesse.
Agli inizi del mese il mercato scontava oltre il 90% di probabilità che la Fed avrebbe deciso un taglio di 25 punti base; ora, dopo l’attentato, il mercato sconta una probabilità poco superiore al 60%.
L’eur usd infatti dopo aver testato l’area 1.1110 (nostra area di resistenza 1,1130) è tornato a ripiegare verso 1.10.
La Federal Reserve si troverà sul tavolo oggi all’apertura del Board le seguenti informazioni: rialzo dei prezzi del Brent, rialzo dei rendimenti, Standard & Poor sulla soglia dei 3000 punti, condizioni macro non esaltanti, guerra commerciale e pressioni di ogni tipo da parte dell’Amministrazione.
La perdita frazionale alla chiusura di ieri dell’indice S&P 500 potrebbe sembrare poco significativa rispetto agli eventi, tuttavia il comportamento del mercato negli ultimi giorni lascia aperta la porta per l’avvio di prese di beneficio più consistenti qualora la Federal Reserve lasciasse invariati i tassi. Una simile decisione produrrebbe un vuoto d’aria significativo, annullando i guadagni accumulati nelle ultime settimane.
Molti studi di comparazione analitica tra andamento dei prezzi del greggio e risposta del ciclo economico mettono in evidenza come i picchi di trend del petrolio anticipino di fatto l’inversione del ciclo di crescita. In ogni caso i recenti dati sul manifatturiero e sui servizi USA mettono in evidenza una perdita di momentum che è già stata messa a fuoco dalla Federal Reserve. La caduta dell’indice PMI Composite verso la soglia 50 ha già attivato un primo taglio. L’inclinazione della curva potrebbe suggerire che il Board possa prendere in considerazione un ulteriore intervento accomodante.