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GAS – Venendo alle sanzioni, il G7 ha respinto la richiesta russa di pagare il gas in rubli. [nL5N2VV3OO] Il rifiuto, ha detto un parlamentare russo, condurrà a un inequivocabile stop delle forniture. [nS8N2VP00J] [nL2N2VV0WH]

PETROLIO – Quanto al greggio, secondo sette diverse fonti vicine all’organizzazione, l’OPEC+ rimarra’ ferma sul suo piano di un aumento della produzione molto limitato a maggio, nonostante il balzo dei prezzi innescato dal conflitto e le richieste di Stati uniti e altri Paesi di un ampliamento dell’offerta. I sauditi condizionerebbero qualsiasi aumento rispetto a quanto gia’ concordato ad un maggiore supporto occidentale nella guerra in Yemen e a garanzie riguardo ad un possibile deal sul nucleare iraniano [nL8N2V432T]. Una delle fonti afferma che la riluttanza di Riad punta a non mettere in pericolo la cooperazione con Mosca, che e’ membro dell’Opec+ [nL2N2VV1LR].
Il futures sul Brent <LCOc1> viaggia stamani intorno ai 111 dollari al barile, mentre il contratto Usa West Texas Intermediate si attesta a 105 dlr, con i prezzi che, pur rimanendo sotto pressione, scendono rispetto a ieri tra le speranze legate ai colloqui di stamani [nL2N2VV2P9].

CRESCITA – Aumentano in questo scenario i timori per le ricadute sulla crescita in Europa. Ieri S&P Global ha tagliato le stime sul Pil della zona euro per quest’anno a +3,3% dal precedente +4,4%. In Italia l’economia dovrebbe crescere del 3,1%, stima l’agenzia di rating [nL5N2VV1RT], mentre per la Russia le previsioni sul Pil vengono ridotte dell’11%, per una contrazione pari all’8,5% nel 2022 [nL2N2VV1UY].
La numero uno della Concorrenza Ue, Margrethe Vestager, avverte tuttavia che è improbabile che le aziende colpite dalle restrizioni imposte a Mosca e dall’impennata dei costi dell’energia ottengano aiuti di Stato come avvenuto per la pandemia. [nL6N2VV06Y]