A poche ore dal voto, atteso dopo le 20 non è ancora trapelata alcuna ipotesi concreta sulla direzione che prenderà l’esito finale sulle votazioni. Per i conservatori al di là dei benefici o meno dell’accordo vi sono i risvolti politici assai problematici nel caso in cui prevalga una bocciatura dell’accordo. Problematiche sono le implicazioni derivanti da un voto che sfiducerebbe il governo May.
Il mercato si è posizionato negli ultimi due giorni prezzando una bocciatura dell’accordo con un rinvio e la richiesta da parte del Governo di riaprire in qualche modo la trattativa con Bruxelles. In sintesi si ipotizzano due possibili soluzioni: bocciatura dell’accordo Brexit oppure Hard Brexit.
L’eur gbp quota sotto .8950/60. Il punto fa da baricentro ad un range più ampio compreso tra ,91 ed ,8850. Alcuni segnali di natura quantitativa lasciano presupporre, dopo le vendite di ieri e venerdì sera, che il cambio possa scivolare verso area ,87 eur gbp. Ma indubbiamente le circostanze possono creare i presupposti per un accelerazione della volatilità con code di distribuzione dei prezzi piuttosto ampie. L’impostazione aggiornata degli scambi mette in chiara evidenza l’equilibrio raggiunto dal mercato in attesa del voto, con gli algoritmi posizionati anch’essi sia per la scala di breve che di medio termine in posizione neutra prossima allo zero.
Sugli altri fronti rileviamo un ritorno di interesse, per il momento ancora marginale, sul dollaro. Anche in questo caso ci troviamo al centro di un range di consolidamento delimitato nella parte superiore da quota 1.1550 ed in quella inferiore da 1.1345 eur usd. Contestualmente abbiamo avuto in mattinata la pubblicazione del dato sulla crescita del Pil tedesco scesa su base annua dal 2.2% all’1.5%. I rendimenti sul 10 anni rimangono abbondantemente deboli prossimi allo 0.20% e sempre orientati verso il target stimato nel nostro Outlook 2019.
I mercati azionari iniziano a perdere inerzia proprio a ridosso dell’area 2600/2620 di S&P 500, 3080/90 per l’Eurostoxx 50: livelli che abbiamo segnalato nell’Outllok 2019 come punti significativi di verifica all’interno di uno scenario sempre precario.
MARKE MOVER DI OGGI (fonte Reuters)
BREXIT – Nell’ultimo appello in attesa del voto odierno, Theresa May ha sollecitato i parlamentari britannici a dare “una seconda occhiata” all’accordo da lei raggiunto con Bruxelles per lasciare la Ue, avvertendoli che un voto contrario potrebbe esporre il Regno Unito a una frattura. Oggi il parlamento è chiamato a esprimersi sull’intesa per il divorzio di Londra dall’Ue raggiunta dalla premier stessa che, stando alle previsioni, otterrà un voto negativo.
FOREX – Il dollaro è poco mosso, tenuto sotto pressione dalle crescenti attese che Federal Reserve quest’anno non alzerà i tassi di interesse a causa di un rallentamento della crescita globale, mentre la sterlina guadagna un po’ di terreno in attesa del voto sulla Brexit. Intorno alle 7,30 l’euro è sostanzialmente stabile a 1,1475 rispetto al biglietto verde, in consolidamento dopo aver toccato giovedì un massimo di 12 settimane di 1,157. La moneta britannica sale dello 0,3%.
GREGGIO – Rimbalzano di oltre un punto percentuale le quotazioni del greggio sui tagli alla produzione di Opec e Russia. I futures sul Brent avanzano di 80 cent a 59,78 dollari al barile e i derivati del Nymex guadagnano 71 cent a quota 51,22.
TREASURIES – Poco mosso l’obbligazionario Usa negli scambi asiatici, con il decennale di riferimento in calo di 2/32 per un rendimento di 2,718%.
NUOVO BTP 15 ANNI – Potrebbe concretizzarsi già oggi il lancio del nuovo Btp a 15 anni tramite sindacato per il quale, come anticipato da Reuters la settimana scorsa, il Tesoro ha dato mandato a un pool di banche. Si tratta della prima operazione dell’anno di questo tipo per Via XX Settembre. La scorsa settimana, approfittando delle condizioni di mercato favorevoli, Belgio, Portogallo e Irlanda hanno lanciato nuovi titoli di Stato a 10 anni via sindacato ottenendo una domanda sostenuta. La prossima settimana, come riferito da alcuni banchieri a Reuters, un’analoga operazione dovrebbe essere lanciata dalla Spagna.
BTP – Dopo una mattinata in calo, i Btp hanno recuperato nel pomeriggio chiudendo positivi. Lo spread Italia-Germania si è fermato a 267 punti base, dopo essere sceso fino a 265 punti, rispetto ai 269 della chiusura di venerdì mentre il tasso del decennale di riferimento a 2,85% da 2,87% di venerdì sera. Da segnalare, a livello di offerta di nuova carta, l’asta a breve della Spagna in cui Madrid metterà a disposizione degli investitori tra 3 e 4 miliardi di euro in titoli di Stato a sei e 12 mesi.
PIL GERMANIA – Dopo la recente serie di dati negativi, in arrivo da Berlino i numeri del Pil relativi all’intero 2018: le proiezioni sono per +1,5%.
DRAGHI – Occhi puntati sulle parole del presidente della Bce che da Strasburgo parteciperà alla plenaria del parlamento europeo in occasione del 20esimo anniversario dell’euro in due appuntamenti — uno alle 11,30 e l’altro alle 16. Gli investitori presteranno particolare attenzione agli spunti che Draghi offrirà sullo stato di salute dell’economia del blocco e sul futuro percorso di politica monetaria che adotterà la Bce.
TRIA SU BANCHE – Mentre da Roma il premier smentiva ipotesi di modifiche nella squadra di governo, dalla Russia — dove è impegnato in visita fino a domani — il ministro dell’Economia ha rassicurato sul fatto che in Italia non ci sono rischi sistemici per il settore bancario sottolineando invece come i problemi siano legati alle regole bancarie europee.
SOLE SU NPL – La Bce ha dato a ogni banca tra le 119 che vigila nella zona euro una diversa deadline a seconda del suo stato di salute e del peso degli Npl, ma tutti gli istituti, gradualmente, dovranno svalutare integralmente lo stock di crediti deteriorati. Lo scrive il Sole 24 Ore indicando per il 2026 l’orizzonte temporale medio.
CORRIERE SU BCE E INVESTIMENTI – Il quotidiano in un retroscena esamina l’idea di Tria di coinvolgere l’istituto centrale in un piano di rilancio degli investimenti, espressa in due articoli prima di essere cooptato nel governo. Secondo il ministro, la Bce potrebbe acquistare automaticamente i titoli di Stato in più che i governi emettono per fare investimenti in infrastrutture.
RIMBORSI A RISPARMIATORI BANCHE – La Stampa e il Fatto Quotidiano riferiscono di un documento di dicembre della direzione generale del Tesoro in cui si dettagliano le ragioni di una possibile bocciatura di Bruxelles, in quanto aiuti di Stato, ai rimborsi ai risparmiatori che avevano investito nelle banche finite in liquidazione. “La Commissione è in contatto con il governo su questa questione”, è la dichiarazione di un portavoce riportata dal quotidiano torinese.
DATI BANKITALIA – In arrivo da Bankitalia il dato di ottobre relativo al controvalore del portafoglio esteri in titoli di Stato italiani. Il numero andrà confrontato con quello di settembre diffuso il mese scorso e attestatosi a 656,2 miliardi, poco variato dai 656,6 miliardi di agosto. In base a calcoli Reuters sui dati di Via Nazionale, a settembre la quota dei titoli in mano ai non residenti sul totale di quelli in circolazione è scesa marginalmente al 33,4% dal 33,5% (rivisto) di agosto.
CINA – Pechino ha fatto sapere che punta a raggiungere “un buon avvio” per l’economia nel primo trimestre, a segnalare possibili misure di sostegno per combattere il rallentamento della crescita. In una nota la National Development and Reform Commission (Ndrc) ha detto che il Paese rafforzerà il monitoraggio della situazione e migliorerà la sua “riserva” di politiche economiche.
USA-COREA DEL NORD – I due Paesi hanno in programma colloqui ad alto livello a Washington già questa settimana per discutere di un secondo vertice dei rispettivi leader, dopo un prolungato stallo delle trattative nucleare, secondo quanto riferito dai media sudcoreani.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, permessi di costruire trim2 (10,00).
FRANCIA
Prezzi al consumo finali dicembre (8,45) – attesa dato armonizzato 0,1% m/m; 1,9% a/a.
GERMANIA
Pil 2018 (9,00) – attesa 1,5%.
SPAGNA
Prezzi al consumo finali dicembre (9,00) – attesa dato nazionale -0,4% m/m; 1,2% a/a; dato armonizzato -0,5% m/m; 1,2% a/a.
ZONA EURO
Commercio estero novembre (11,00).
USA
NY Fed manifatturiero gennaio (14,30) – attesa 10,75.
Prezzi alla produzione dicembre (14,30) – attesa -0,1% m/m; 2,5% a/a.
Scorte Usa settimanali prodotti petroliferi Api (22,30).
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Belgio, Tesoro offre titoli Stato.
Spagna, Tesoro offre 3/4 miliardi titoli Stato sei e 12 mesi.
BANCHE CENTRALI
ITALIA
Banca d’Italia pubblica: ‘Statistiche Mercato finanziario’ di novembre; supplemento al bollettino statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” di novembre; debito lordo delle amministrazioni pubbliche 3° trimestre 2018; ‘Debito delle amministrazioni centrali’ 3° trimestre 2018.
EUROPA
Zona euro, Draghi partecipa a plenaria Parlamento europeo in occasione del 20° anniversario dell’euro, a Strasburgo (11,30).
Zona euro, introduzione Draghi a dibattito plenario del Parlamento europeo in occasione presentazione rapporto annuale della Bce, a Strasburgo (16,00).
USA
Kansas City, intervento presidente Fed Kansas City George (19,00).
Plano, intervento presidente Fed Dallas Kaplan (19,00).
Rochester, intervento presidente Fed Minneapolis (17,30).
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, i membri della commissione analisi costi benefici Tav Francesco Ramella e Marco Ponti presentano il libro “Trasporti. Conoscere per deliberare”, interviene Cottarelli.
Roma, Aspen presenta rivista Aspenia “Il secondo tempo di Donald Trump. Le sfide economiche transatlantiche” con Savona, Grieco, Starace, presidente del Peterson Institute for Internationals Economics Adam Posen (18,00).
Roma, Tajani partecipa a congresso Confsal “Nuovo patto sociale per il lavoro”.
EUROPA
Gran Bretagna, Parlamento vota accordo su Brexit.
Russia, Tria inizia visita; fino al 16 gennaio.
AFRICA
Niamey (Niger), premier Conte in visita; il 16 in Ciad