Buongiorno,
11:00 | EUR | PIL (Annuale) (3° trim.) | 1,7% | 1,7% | |||
11:00 | EUR | PIL (Trimestrale) (3° trim.) | 0,2% | 0,2% |
Alle 11 avremo la pubblicazione del dato sul Pil in Eurozona atteso su base annua all’1,7% stabile rispetto alla rilevazione precedente. La crescita trimestrale si posiziona allo 0,2%, bassa sul piano tendenziale. La produzione industriale in Germania relativa al mese di ottobre si è fermata al -0,5% al di sotto delle attese del mercato (+0,3%).
Con questi ad altri indicatori in debolezza ci avviciniamo al meeting di giovedì prossimo della BCE. Data in cui Mario Draghi dovrebbe ufficializzare la fine del QE. In realtà proprio quando dovremmo uscire dalle misure emergenziali il clima intensifica la necessità di confermarle. Deutsche Bank sta cadendo pesantemente; i prezzi del titolo quotano a 7,8 euro rispetto ai 11 di luglio. Il rendimento sui CoCos Bond sfiora il 12%, a settembre quotano il 6,5%.
Ieri l’indice della borsa tedesca è sceso sotto quota 11000 e punta in direzione di area 10000.
I rendimenti sul 10 anni Germania sono scesi poco sopra lo 0,2%. Stiamo velocemente ritornando in un clima di deflazione.
Motivo per cui ci attendiamo indicazioni e, come avevamo già scritto ad ottobre e novembre, ci aspettiamo che la BCE prenda ufficialmente atto della congiuntura offrendo una chiave di lettura che vada oltre la retorica narrativa dei fondamentali solidi.
L’euro contro dollaro è rimasto anche ieri all’interno del range indicato lunedì per la settimana in corso. Per l’odierna seduta abbiamo fissato un range di osservazione tra 1.1435 – 1.1295 eur usd.
L’uscita da questa fase di congestione produrrà una breve accelerazione direzionale.
L’euro manifesta debolezza anche contro il franco svizzero le cui negoziazioni transitano a ridosso della soglia tecnica 1.13 eur chf. Sotto tale livello dovremmo assistere a vendite realizzate dai program trading. Contro la sterlina l’euro quota all’interno del range .8950 – .8880. La violazione della parte bassa aprirebbe una nuova via correttiva con vendite di euro ancora ispirate a riposizionamenti prima della lettura sull’esito del voto Brexit.
Eventi di oggi (fonte Reuters)
POLITICA E MANOVRA – Mentre resta sullo sfondo il confronto con l’Ue sulla manovra — per Moscovici “siamo sulla strada giusta” — sorgono nuove tensioni in seno al governo. Questa volta il casus belli è offerto dai provvedimenti sulle auto inquinanti, con Salvini assolutamente contrario e Di Maio che ne rivendica la paternità, pur aprendo a miglioramenti. Al leader del Carroccio, che non ha escluso che si possa rivedere il contratto con il M5s, ha risposto in serata il collega pentastellato, smorzando i toni e affermando che il contratto con la Lega può essere migliorato “al rialzo” e che sul bonus auto elettriche non c’è scontro e la norma può essere migliorata insieme agli operatori del settore. Sulla manovra, per cui il governo ha chiesto la fiducia alla Camera , fonti governative e politiche sentite da Reuters hanno riferito che la Lega è contraria a ridurre il deficit 2019 sotto il 2,2% del Pil . In serata Di Maio, ribadendo che si abbasserà il debito con gli investimenti, ha aggiunto che a febbraio 2019 partono pensioni minime e quota 100 e a marzo il reddito cittadinanza da 780 euro. E ha rivelato che il governo ha deciso di aumentare il taglio alle cosiddette pensioni d’oro al 40% con una norma che sarà inserita in manovra.
Il premier Giuseppe Conte ha detto che l’accordo con Bruxelles ci deve essere, anche se i rapporti sono complicati, aggiungendo che l’incontro con il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, è in via di definizione.
Il Corriere della Sera sostiene che l’incontro, previsto martedì prossimo, tra Conte e Juncker potrebbe saltare perché il numero uno della Commissione Ue avrebbe fatto sapere di non volersi intromettere nelle vicende interne di un paese e “vuole un incontro nel quale sia chiara e condivisa la soluzione proposta”.
Il Giornale e Libero affermano che tra le ipotesi di integrazioni alla manovra ci sia il pagamento della parte variabile dello stipendio dei dipendenti pubblici in Btp, proposta portata avanti dal M5s.
IPOTESI DIMISSIONI TRIA – La Stampa rilancia la voce che il ministro dell’economia sia in uscita su pressione di Conte e del M5s. Ma all’uscita di Tria si opporrebbe Salvini.
Il Corriere della Sera per l’ennesima volta scrive che Tria “si sta facendo delle domande” e “non fa mistero di sentirsi messo da parte”.
La Repubblica riporta una dichiarazione che Tria avrebbe rilasciato ai collaboratori: “Non avrei ragione per dimettermi, tanto meno ora che il governo sta arrivando sulle posizioni che ho sempre espresso”.
Il Messaggero scrive che Tria avrebbe detto di ritenere “inadeguata” e “insufficiente” la proposta che Conte intende portare a Juncker (una riduzione della manovra di circa 5,4 miliardi). E avrebbe aggiunto: “A questo punto assumetevi per intero la responsabilità”. Il ministro, però, secondo il quotidiano romano, non intende dimettersi.
Secondo un retroscena pubblicato dal Giornale, Tria avrebbe spedito un sms a Renato Brunetta: “Non ce la faccio più, sono sottoposto ad un agguato dietro l’altro”.
BTP – Seduta in territorio negativo per la carta italiana, zavorrata da un clima di avversione al rischio sulla scia, tra l’altro, del calo delle borse mondiali. Lo spread Italia-Germania sul tratto decennale si è fermato a 297 punti base, mentre il tasso del decennale di riferimento a 3,20%.
CONCAMBIO – Nell’ambito dell’operazione di concambio via sindacato, il Tesoro ha emesso il Btp triennale ottobre 2021 (cedola 2,30%) per 3,2 miliardi di euro, con un rendimento a 41 punti base sul Btp aprile 2021. Nell’ambito dell’operazione il Tesoro ha riacquistato per un analogo importo due Btp e tre Ccteu con scadenze tra il 2020 e il 2022.
VERSO ASTE ITALIA – In vista dell’appuntamento con l’asta del Bot 12 mesi di mercoledì 12 dicembre (unico collocamento previsto per la tornata di metà mese dopo la cancellazione delle aste a medio lungo), a mercati chiusi, il Tesoro renderà noti i quantitativi del buono con scadenza 13 dicembre 2019.
OCCUPATI USA – Dal lato macro attenzione rivolta ai dati sul mercato del lavoro Usa di novembre, interessanti soprattutto alla luce dei recenti timori per un rallentamento dell’economia americana. Per gli occupati non agricoli le attese fotografano una lettura a 200.000 dopo quella di ottobre a 250.000. Diffuso nel pomeriggio, sempre relativo a novembre, il dato Adp sul settore privato ha mostrato la creazione di 179.000 posti di lavoro, in calo rispetto ai 225.000 del mese precedente (rivisto).
DATI MACRO ZONA EURO – In arrivo da Eurostat i dati sugli occupati del terzo trimestre e la revisione del Pil sempre del terzo trimestre: le attese in quest’ultimo caso — 0,2% su trimestre e 1,7% su anno — prevedono una conferma della stima flash diffusa il 14 novembre. Inoltre, verranno rese note le letture di ottobre della produzione industriale di Francia e Germania.
BANCHE ITALIA – Da Via Nazionale la statistica mensile di novembre sull’esposizione degli istituti di credito ai fondi Bce e sul debito Target2. A ottobre le passività rispetto al sistema di pagamento della zona euro risultavano poco variate, a 489,532 miliardi, dopo i 489,164 miliardi del mese precedente.
Anche rispetto ai finanziamenti Bce in portafoglio alle banche italiane, sempre a ottobre il totale tra fondi settimanali e a lungo termine era di 244,014 miliardi di euro rispetto ai 243,086 di settembre.
ISTAT – Qualche spunto sulla situazione dell’economia italiana nel mese di novembre potrebbe giungere dal rapporto che Istat ha dedicato al tema e che verrà diffuso in mattinata.
RATING – Come di consueto a mercati chiusi sono attesi i pronunciamenti delle agenzie sui rating sovrani di diversi paesi. In particolare, Dbrs è chiamata a pronunciarsi sul rating della Germania e Moody’s su quello della Gran Bretagna.
SPESA FAMIGLIE GIAPPONE – La spese delle famiglie ad ottobre è scesa dello 0,3% su base annua, deludendo decisamente le attese: si stimava un incremento dell’1,4%.
TREASURIES – Rendimenti in calo sul mercato Usa, con il tasso del decennale scivolato ai minimi da tre mesi. A spingere i prezzi il ridimensionamento delle attese su un aumento dei tassi da parte della Fed.
GREGGIO – Quotazioni in calo, zavorrate dalla decisione dell’Opec di rinviare la decisione finale sul taglio della produzione in attesa di un accordo con la Russia. Attorno alle 8,30 italiane, il futures sul Brent cede 5o cents, a 59,56 dollari il barile.
FOREX – Dollaro poco variato nei confronti all’euro, penalizzato dall’attesa che la Fed stia rivedendo il percorso di aumento dei tassi definito in precedenza. Attorno alle 8,30, il cross tra la valuta unica e il biglietto verde si attesta attorno a 1,1370. Euro in rialzo rispetto allo yen.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, commercio al dettaglio ottobre (10,00).
Istat, nota mensile sull’andamento dell’economia italiana a novembre (11,00).
Anfia-Unrae, rapporto veicoli commerciali novembre.
FRANCIA
Produzione industriale ottobre (8,45) – attesa 0,7% m/m.
Bilancia commerciale ottobre (8,45) – attesa -6,0 miliardi.
GERMANIA
Produzione industriale ottobre (8,00) – attesa 0,3% m/m.
ZONA EURO
Occupati trim 3 (11,00) – attesa 0,2% t/t; 1,3% a/a.
Revisione Pil trim 3 (11,00) – attesa 0,2% t/t; 1,7% a/a.
USA
Non-farm payroll novembre (14,30) – attesa -200.000.
Tasso disoccupazione novembre (14,30) – attesa 3,7%.
Media guadagni novembre (14,30) – attesa 0,3% m/m; 3,1% a/a.
Media ore lavorate novembre (14,30) – attesa 34,5 ore.
Stima fiducia consumatori Università Michigan dicembre ottobre (16,00) – attesa 97,0.
Revisione scorte all’ingrosso ottobre (16,00) – attesa 0,7% m/m.
Scorte alle vendite ottobre (16,00) – attesa 0,3% m/m.
Crediti al consumo ottobre (21,00) – attesa 15,0 miliardi.
ASTE DI TITOLI DI STATO
ITALIA
Tesoro, annuncio quantitativi Bot a 12 mesi, scadenza 13/12/2019 (364 gg), in asta il 12 dicembre.
BANCHE CENTRALI
ITALIA
Banca d’Italia pubblica dati su posizione banche italiane con Bce e debito Target2 Italia a fine novembre.
EUROPA
Zona euro, intervento Coeuré (Bce) a Francoforte (9,30).
USA
Washington, intervento presidente Fed Powell (0,45).
Washington, intervento governatore board Brainard (18,15).
New York, intervento presidente Fed New York Williams (0,30).
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, Salvini a Frankenstein su Rai2 (10,00).
Roma, Salvini a Pomeriggio 5 (17,15).
Napoli, convegno “Dal Sud al Mondo: voci e storie di successo”, con I. Visco, Ad Invitalia Arcuri (10,00).
Venezia, Ocse termina conferenza su “Unleashing the Transformative Power of Culture and Creativity for Local Development” (dalle 9,30); tra i partecipanti segretario generale Fondazione Crt Lapucci; conclusioni di Tria e Gurria.
EUROPA
Termina riunione tra Paesi Opec e non Opec tra cui Russia.
Croazia, Fitch si pronuncia su rating sovrano.
EFSF, Fitch si pronuncia su rating.
ESM, Fitch si pronuncia su rating.
Estonia, S&P si pronuncia su rating sovrano.
Germania, DBRS si pronuncia su rating sovrano.
Gran Bretagna, Moody’s si pronuncia su rating sovrano.
Islanda, Fitch e S&P si pronunciano su rating sovrano.
Polonia, DBRS si pronuncia su rating sovrano.