ECB: UN ALTRO D-DAY?
6 giugno D-DAY, lo sarà anche per la BCE? Oggi si riunisce il Consiglio per il meeting mensile della Banca Centrale. Le attese sono state innescate dallo stesso Governatore. Gli investitori attendono i dettagli sul programma TLTRO III ed insieme un aggiornamento dell’Outlook su crescita ed inflazione per il 2020-21.
TLTRO III- l’attesa riguarda le modalità tecniche e un eventuale revisione del tasso sui depositi presso la banca centrale, che definisce l’interesse che le banche percepiscono, o devono versare in caso di tassi di interesse negativi, sui propri depositi overnight presso la BCE. Ci sono attese per un miglioramento di 20 bp nel caso in cui le banche ottemperino fedelmente al memorandum previsto dal programma.
Difficile pensare che la BCE possa ampliare la platea degli strumenti a cui poter accedere al programma es.: mutui ipotecari come eligible loans.
Gli osservatori attendono invece come scritto, più che un cenno al deterioramento del quadro macro internazionale con riferimento alla guerra commerciale ed ai relativi rischi di rallentamento della crescita globale come rilevato dall’indice PMI Global Composite pubblicato ieri. Purtroppo all’andamento riflessivo del comparto manifatturiero si è unito anche quello relativo ai servizi. Ieri nel pomeriggio l’Institute of Supply Management statunitense ha pubblicato l’analogo sondaggio riservato alle imprese USA non manifatturiere: il dato 56,9 è risultato superiore alle attese 55,5 ed a quello pubblicato a maggio 55,5. Segno che i servizi al momento reggono in America. In Germania, sempre ieri, è stato pubblicato da Markit lo stesso dato con esiti marginalmente inferiori alle attese 55,4 contro 55,7 rispetto a 55 mese precedente. Anche qui i servizi reggono a differenza del manifatturiero.
Il cambio eur usd, nel pomeriggio di ieri, dopo aver testato i massimi di aprile 1.1310, ha violentemente ripiegato all’interno del range 1.127/1.1230 posizionandosi, come avevamo anticipato su questa fascia per attendere la conferenza stampa di Mario Draghi.
La giornata finanziaria ruoterà attorno a questo evento in quanto costituisce la risposta alla pressioni accomodanti che la Fed ha ufficialmente intrapreso dopo le recenti vendite sui mercati azionari. Fed accomodante significa BCE ultra accomodante? la posta in gioco è il rapporto sul tasso di cambio. I rischi associati alle parole di Mario draghi sono stati ridimensionati dal raffreddamento dalle vendite di dollari maturati nelle ultime sessioni dagli operatori export. Per noi rimane fondamentale che il cambio non superi nuovamente area 1,1320 sul dollaro.