MARKET MOVER 5 LUGLIO 2018
Dopo la pausa del 4 luglio, Independence Day USA, i mercati tornano a guardare ai temi più significativi proposti dal calendario economico. Venerdì avremo la lettura delle statistiche sull’occupazione USA, oggi l’ADP pubblicherà le proprie stime sul dato alle 14.15 con un incremento di 190 mila nuovi occupati, escluso il settori agricolo. Il consensus di mercato stima per la lettura di domani almeno 200 mila nuovi occupati. Trattasi di previsioni robuste consolidando, qualora dovessero essere confermate, l’attesa per un ulteriore rialzo dei tassi a settembre da parte della Federal Reserve.
Nel frattempo abbiamo notato un acquisto di euro contro dollaro, poco prima delle 8 di questa mattina, in pre apertura delle banche europee. Il movimento prelude (potenzialmente) alla volontà di consolidare la fase distributiva dell’eur usd all’interno della fascia 1.15 – 1.18.50/1.1950 prima di consentire al cambio la ripresa del movimento riflessivo. Il movimento appare supportato da alcuni rumors qualificati secondo cui la BCE potrebbe rivedere la propria linea di policy incrementando già a settembre di 10 bp i tassi di rifinanziamento. Nell’Outlook mensile in fase di elaborazione abbiamo confermando la view regressiva anticipata agli inizi dell’anno abbiamo rinnovato per il mese di luglio il giudizio ancora reattivo per l’euro, mantenedo aperta la correzione da 1.15 verso la parte alta del range segnalato.
Nel frattempo si è fermata la svalutazione dello yuan renminbi nei confronti del dollaro. Contro euro il cambio ha probabilmente completato la sua svalutazione fissando un picco in area 7,75 eur cny. Ritorni sotto 7.65 riposizionerebbero il cambio all’interno della tendenza riflessiva secondo le stime elaborate lo scorso inverno.
La ripresa delle contrattazioni anche sul mercato americano ci daranno o meno la conferma di una certa debolezza del 10 anni US. I rendimenti rimangono ampiamente sotto quota 3% e tendono a flettere verso l’area 2.75. Il livello, secondo i nostri algoritmi, definisce una soglia di spartiacque tra una condizione pro mercato, rispetto ad una in cui il dominio della volatilità potrebbe governare una fase correttiva più significativa. La chiusura a 2,83 apre l’interrogativo sulla debolezza del tratto lungo della curva. Il break out di 2.75 aprirebbe per i mercati una fase più articolata e probabilmente dominata da una temporanea avversione al rischio.
In Europa rileviamo già alcuni sintomi di tale avversione nonostante la resilienza di alcuni indici. Il Dax rischia di puntare verso quota 11750/700 dove da settimane abbiamo fissato il punto sotto cui imporre la chiamata di un segnale di warning più autorevole.
In generale notiamo un ritorno di interesse per il posizionamento sulla parte lunga della curva dei bond governativi sia in USA che in Europa. I minori volumi presenti sulle piattaforme di negoziazione a causa della stagionalità, potrebbe produrre fasi di volatilità indesiderata.
In questo passaggio i rendimenti sul BTP (10 anni Italia) sono attesi dal nostro modello in declino verso area 2,10/2% con un trigger point per l’attivazione del ribasso a quota 2,50. Ciò consentirà un rientro dello spread verso area 200 durante l’estate (salvo incidenti extra mercato causati durante il percorso ed al momento non ponderati dal nostro modello).
DI MAIO A STAMPA – In un’intervista a ‘La Stampa’ il vice premier e ministro del Lavoro ha detto di credere nell’Europa aggiungendo che però deve cambiare e auspicando si possa vivere in un continente in cui “il sistema fiscale e di Welfare siano uguali per tutti”. Su reddito di cittadinanza — il suo prossimo passo, “allo studio assieme alla ‘Flat tax'” — e revisione della Fornero, Di Maio ha chiarito che nei prossimi mesi sui tavoli europei “il nostro atteggiamento sarà molto diverso dal passato”, ribadendo che “ci muoveremo per ottenere più investimenti e la possibilità di fare interventi strutturali su fisco e welfare”. Il vice premier ha poi parlato di riduzione del cuneo fiscale spiegando che verrà applicato selettivamente a partire da settori considerati strategici come ‘Made in Italy’, tecnologie, cultura e turismo ma senza scendere nei dettagli sul fronte dei costi. BTP – Il mercato obbligazionario cerca spunti nella parte finale della settimana — con le aste a medio lungo di Francia e Spagna, le minute dell’ultimo meeting Fed, fino ai dati sul mercato del lavoro Usa — dopo un’ultima seduta lievemente positiva ma povera di temi a causa anche della chiusura festiva della piazza Usa. Ieri sera in chiusura il tasso decennale si è fermato a 2,65% e lo uno spread su Bund a 234 punti base. ASTE – E’ di oltre 14 miliardi di euro l’offerta a medio lungo in agenda oggi, con le aste di Francia e Spagna. Parigi propone fino a 9 miliardi di Oat sulle scadenze novembre 2028, maggio 2031 e maggio 2034; Madrid offre invece fino a 4,5 miliardi di titoli gennaio 2021 (triennali), luglio 2030 e luglio 2041, più l’indicizzato all’inflazione della zona euro sulla scadenza novembre 2027 per un importo fino a un miliardo. DATI USA – In chiave Fed, e in attesa dei ‘payroll’ di giugno in uscita domani, il mercato guarda al rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato Usa, tradizionale anticipatore del dato ufficiale. Le stime sono per 190.000 nuovi posti nel privato, più dei 178.000 creati in maggio. Tra i dati Usa di oggi anche le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e l’indagine congiunturale Ism sul comparto non manifatturiero, sempre di giugno: l’indice è previsto in lieve calo ma largamente in area di crescita, a 58,3 punti dopo il miglioramento più ampio delle attese segnato il mese precedente a 58,6. MINUTE FED – A mercati chiusi la Fed pubblica i verbali della riunione del 12 e 13 giugno, che ha deciso il secondo rialzo del costo del denaro dell’anno e ha visto la sintesi delle aspettative sui tassi dei membri del Fomc (i cosiddetti ‘dots’) salire da tre a quattro interventi complessivi nel 2018. L’ultimo sondaggio Reuters sulla Fed, pubblicato a fine giugno, indica quattro rialzi quest’anno, in linea con i dots, ma solo altri due nel 2019 contro i tre attualmente espressi dai dots, a fronte dei maggiori rischi percepiti di un rallentamento della crescita americana. GOVERNO – L’Italia ha chiesto all’Ue un’estensione di 6 mesi della Gacs, lo schema di garanzia pubblica sulle cartolarizzazioni delle sofferenze bancarie. Secondo due fonti governative è stato il ministro Tria a formalizzare la richiesta. Ieri inoltre si è accesa la polemica tra il ministro Salvini e il presidente dell’Inps Boeri. Quest’ultimo ha comunicato che la cosiddetta ‘quota 100’ sulle pensioni, cara alla Lega, costa dagli 8 ai 20 miliardi l’anno e ha parlato di “disinformazione” sul tema dei migranti, spiegando che sono cruciali per la sostenibilità del sistema pensionistico. In risposta Salvini ha accusato l’economista di “fare politica” e di andare oltre il proprio ruolo. BANCA DEL GIAPPONE – In un intervento a Matsumoto, l’esponente del board della Banca centrale nipponica, Takako Masai, ha detto che i problemi strutturali che stanno ostacolando la competitività delle banche giapponesi dovrebbero essere affrontati separatamente rispetto alla politica monetaria. Masai ha riconosciuto che un approccio accomodante ha ridotto i margini sui prestiti delle banche ma ha detto che ciò accade dal 1990. FOREX – Nervosismo sui mercati valutari alla vigilia della deadline di Washington sull’imposizione di dazi alla Cina. Attorno alle 7,30, il cambio euro/dollaro vale 1,1668, in rialzo dello 0,12%, dopo aver chiuso a 1,1654. Alla stessa ora dollaro/yen a 110,47, in rialzo di 0,02% dopo una chiusura a 110,45 e il cross euro/yen scambia in rialzo di 0,1% a 128,91 (chiusura a 128,78). GREGGIO – Prezzi in calo dopo il tweet in cui il presidente Usa chiedeva all’Opec un taglio dei prezzi del greggio. Attorno alle 7,30 i derivati sul Brent cedono 46 cent a 77,78 dollari il barile e quelli sul greggio Usa ne perdono 39 a 73,76 dollari. DATI MACROECONOMICI GERMANIA Ordini all’industria maggio (8,00) – attesa 1,1% m/m. SPAGNA Produzione industriale maggio (9,00) – attesa 1,7% a/a. USA Adp pubblica rapporto su occupati settore privato giugno (14,15) – attesa 190.000. Nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali (14,30) – attesa 225.000. Markit pubblica Pmi servizi finale giugno (15,45). Markit pubblica Pmi composito finale giugno (15,45). Ism non manifatturiero giugno (16,00) – attesa 58,3. Eia pubblica scorte settimanali prodotti petroliferi (17,00). TITOLI DI STATO EUROPA Francia, Tesoro offre 7-9 miliardi euro Oat 25/11/2028 cedola 0,75%, 25/5/2031 cedola 1,50%, 25/5/2034 cedola 1,25%. Spagna, Tesoro offre 3,5-4,5 miliardi euro titoli di Stato nominali 31/1/2021 cedola 0,05% (3 anni), 30/7/2030 cedola 1,95%, 30/7/2041 cedola 4,70% e 0,5-1 miliardo euro titolo di Stato indicizzato a inflazione zona euro 30/11/2027. BANCHE CENTRALI EUROPA Zona euro, intervento Praet a Bruxelles (10,30). Zona euro, intervento Mersch a conferenza organizzata da banca centrale austriaca a Linz (13,15). USA Washington, Fomc pubblica verbali riunione politica monetaria 12-13 giugno (20,00). APPUNTAMENTI ITALIA Roma, Iab Seminar ‘Quality&Transparency’ con presidente con presidente Autorità garante per la protezione dei dati personali Soro e presidente Agcom Cardani (9,30). Roma, Camera, commissione Agricoltura, audizione Centinaio (12,30). Roma, Senato, commissione Territorio e Ambiente, audizione Bonisoli (14,00). Torino, presentazione ricerca ‘Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2018’ con Gros-Pietro (11,30). |