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MARKET MOVER 27 MARZO 2019

Il Presidente della BCE sta parlando alla conferenza “La BCE e i suoi osservatori XX”,  a Francoforte sul Meno, sostenendo che- l’anno scorso ha visto una perdita di dinamica della crescita nell’area dell’euro, che si è estesa fino al 2019. Ciò è stato principalmente determinato dalla pervasiva incertezza nell’economia globale che si è riversata nel settore esterno. Finora, l’economia dell’Eurozona è rimasta relativamente resiliente e i driver dell’attuale espansione rimangono in vigore. Tuttavia, i rischi per le prospettive rimangono inclinati verso il basso. – 

L’eur usd si è presentato questa mattina in apertura della sessione europea in area 1,1250/40 molto vicino al livello di sostegno tecnico 1.1210.  Il 10 anni Germania, benchmark per i rendimenti sui governativi europei, quota ormai stabilmente da alcuni giorni in territorio negativo, sotto lo zero.  Su questo fenomeno che si ripete per la seconda volta nella storia dei mercati e dell’euro moneta, si possono dare più spiegazioni tuttavia una riflessione prevale sulle altre: i mercati stanno nuovamente cercando una posizione di rifugio. Da che cosa possiamo soltanto interpretarlo!

In tutte le principali aree dell’Unione, la manifattura sta perdendo forza. Come abbiamo documentato nel WB Perspectives di lunedì, la Germania indubbia locomotiva dell’economia dell’Eurozona, da 4 mesi quota il dato PMI sotto la linea di spartiacque tra crescita e decrescita a 50 punti.  L’indice risulta in progressiva contrazione dalla fine del 2017.
Nel periodo preso in considerazione l’eur usd è sceso da 1.25 (max feb-apr 2018) sino a fissare un minimo poco sopra 1,12. Da allora, novembre 2018, il mercato ha scambiato la coppia di divise tra 1.12 ed 1.15. I dati nel contempo sono peggiorati a tal punto che la BCE ha deciso di rivedere la propria linea di policy.
Nell’Outlook di quest’anno, come accaduto anche per quello del 2018, molte banche banche hanno e stanno stimando le proiezioni per il tasso di cambio a 1,30 (lo scorso anno sopra, tra 1.30 ed 1.35,) tutto è possibile, in ogni caso ci sembra difficile sostenere tali valutazioni nel contesto attuale. Noi continuiamo a confermare i target price ribassisti sulla linea definita ancora agli inizi dello scorso anno e ribadita nell’Outlook 2019.
Indubbiamente lo scenario riflessivo su cui abbiamo impostato il nostro lavoro di controllo dei rischi, in particolare sui flussi import, (per l’export stiamo ancora lavorando per ottimizzare le opportunità), prevede alcuni passaggi tecnici significativi il primo dei quali coincide con il collaudo di area 1,12.  Al momento continuiamo ad essere confidenti sulla vulnerabilità di tale livello.
Il dollaro nonostante i ripetuti warning lanciati dal Presidente Trump, rimane ancora la migliore opzione geopolitica e finanziaria per gli investitori. Tale opzione potrebbe subire revisioni soltanto nel caso in cui la Federal Reserve dovesse rivedere la propria linea di policy convertendosi ad un accomodamento monetario che preveda anche una riduzione dei tassi.
WB ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: EUR USD SHORT TERM RANGE
WB ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: EUR USD SHORT TERM RANGE