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MARKET MOVER 27 GIUGNO SONDAGGIO: ITALEXIT

SONDAGGIO: ITALEXIT
Un recentissimo sondaggio elaborato dal GLOBAL CFO COUNCIL di CNBC rivela che il 76% dei CFO appartenenti a grandi aziende nel mondo si dichiara fortemente preoccupato che l’Italia possa uscire dall’euro. In altri termini sono molti i CDA che in queste settimane stanno preparando un piano B,nel caso in cui l’evento si concretizzasse.
In altre parole il “WHATEVER IT TAKES” lanciato da Mario Draghi alla Bce nel 2012 sta per esaurire i propri effetti moratori sui timori per la tenuta dell’euro moneta?
Partendo da questo interrogativo, a cui non mancherò di dare una risposta, questo pomeriggio parlerò di internazionalizzazione ponendo le nostre aziende all’interno di un quadro i cui fondamentali risultano in forte squilibrio a partire dell’Eurozona. Ma il caos generato da più fattori, guerra commerciale e guerra valutaria da un lato unite a  squilibri economici e finanziari all’interno dell’Unione che riverberano i loro impulsi anche nelle aree adiacenti, ha un denominatore comune: la necessità di avere un mercato unificato, almeno in Europa.
Oggi euroscettici e non  convergono su un punto: così com’è l’architettura dell’Eurozona non funziona.
Essere consapevoli dei rischi e lavorare per posizionare il business dell’azienda nei mercati a più velocità ed a più monete corrisponde ad un’azione complessa sia sotto il profilo strategico che tattico.
Elaborare piani di posizionamento competitivo e nel contempo proteggere marginalità costituisce la sfida non solo per i CFO, bensì per tutto il management proiettato verso l’internazionalizzazione del business.
Il rischio di cambio, diretto e non, nasce dal momento in cui il management decide di penetrare un mercato che, a partire dalla cultura e consuetudini, ha di diverso regole e moneta. Il rischio non nasce e si esaurisce con le rilevazioni contabili, ma costituisce il circuito su cui si articolano i progetti di sviluppo su ogni singolo mercato. Per questo esso presenta anche un altro lato: opportunità.
Parlare e confrontarmi su questi temi oggi con AITI in Atelier Arper è entusiasmante.
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Nel contempo continua la fase critica che sta governando le dinamiche dei mercati preoccupati non solo dalle applicazioni e nuove minacce sui dazi. I mercati sono preoccupati anche dall’evoluzione degli equilibri all’interno dell’Eurozona in previsione della chiusura del QE  fine anno. I temi e le situazioni tecniche messe a fuoco nei giorni precedenti rimangono sempre attivi. Continuano a spingere le negoziazioni verso punti critici per i quali abbiamo già sollevato un warning sui mercati azionari,  a partire dalle aree emergenti per concentrare le tensioni su quello europeo.  Il Dax appare ogni giorno sempre più vulnerabile con gli indici di volatilità in progressione rialzista.
L’euro, come già accaduto in passato nei moneti di maggior tensione, subisce un effetto antivirale iniettato proprio per eludere l’attenzione. Ciò nonostante i corsi rimangono molto vicino alle soglie tecniche che si contrappongono, almeno per il momento, ad una ripresa delle vendite. Il dollaro yen invece non riesce ancora a stabilire una condizione di forza da poter cambiare rotta ad un emergente segnale di avversione al rischio. Eventuali cadute dei corsi sotto area 109 usd jpy infittiscono tali segnali.
La debolezza dei prezzi dell’oro  (usd/oncia) rischia di trascinare le quotazioni verso 1225 usd; il movimento si contrapporrebbe per effetto di correlazioni negative, ad un ulteriore rafforzamento del dollaro. Il Dollar Index rimane sempre impostato al rialzo: la violazione di quota 95 offrirebbe ulteriori conferme ai trader.
Nel frattempo il Brent combatte per  oltrepassare e consolidare rialzi sopra la soglia 76 usd/bar. Il break up aprirebbe la strada per un altro rally probabilmente non gradito  dalle autority occidentali.
Mentre il petrolio cerca nuovi spunti espansivi, il comparto dei metalli non ferrosi subisce l’influenza negativa del rame.  Le recenti vendite rientrano al momento in un normale contesto di realizzi dopo il rialzo degli ultimi 18 mesi. Tuttavia stanno emergendo segnali di distribuzione anche su questo segmento del mercato. Il nostro modello segnala un cambiamento di scenario qualora al LME i corsi dovessero scendere dagli attuali 6783 sotto quota 6500 usd. Aggiungiamo che l’evento inserito in un contesto intermarket aggiungerebbe ulteriori segnali di difficoltà allo scenario complessivo.
WB
 

MARKET MOVER le notizie che aiutano la gestione del rischio di cambio
MARKET MOVER
le notizie che aiutano la gestione del rischio di cambio

BTP – La fragilità del mercato resta il tratto dominante di questa fase, coi Btp protagonisti di un nuovo ampio allargamento nell’ultima seduta, sebbene con una chiusura sopra i minimi. Secondo gli operatori a pesare è stata l’offerta (all’inizio delle aste di fine mese si sono aggiunti due collocamenti sindacati di Spagna e Francia per 11 miliardi totali di nuova carta) ma anche la bozza sulle conclusioni dell’imminente vertice Ue, che prevede maggiori poteri per il fondo Esm e rischia di creare ulteriori motivi di frizione tra Roma e i partner europei . Lo spread Btp/Bund ha chiuso ieri a 257 pb dopo un balzo a 263 in mattinata (oltre 10 punti sopra la chiusura precedente), massimo dal 30 maggio; il tasso sul decennale italiano ha chiuso a 2,91%.
 
ASTA BOT – In questo clima di perdurante tensione e di volatilità sul mercato, prosegue la tornata di collocamenti di fine giugno, con l’offerta di 6,5 miliardi di Bot semestrali, importo identico a quello in scadenza . Ieri a fine seduta sul mercato grigio di Mts il buono in asta scambiava a 0,121%, ampiamente sotto l’1,213%, massimo da febbraio 2013, registrato un mese fa, proprio nel momento di maggiore caos politico in Italia, dopo il fallimento del primo tentativo di M5s e Lega di formare un governo, cui era seguita l’indicazione di Cottarelli per un esecutivo che avrebbe dovuto portare il Paese a nuove elezioni in tempi brevi. Oggi pomeriggio verranno inoltre riaperti con un’offerta supplementare di 470,6 milioni complessivi il Ctz e i due Btpei in asta ieri (assegnati per l’importo massimo di 3 miliardi) .
 
PORTAFOGLIO TITOLI DI STATO – La Bce pubblica il dato sul portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto dalle banche residenti nel paese relativo a maggio, mese in cui hanno cominciato a manifestarsi le forti tensioni di mercato legate al programma del nascente governo Lega-M5s, con pesanti vendite sui Btp. Il dato di aprile aveva evidenziato un incremento, per il quarto mese consecutivo, del controvalore dei governativi nazionali detenuti dalle banche italiane, a 352,377 miliardi di euro .
 
FIDUCIA ITALIA – Sono in agenda i dati su fiducia dei consumatori e fiducia delle imprese italiane nel mese di giugno, durante il quale hanno continuato ad aleggiare le preoccupazioni connesse alle prime prese di posizione del nuovo governo gialloverde, ma anche all’inasprirsi dei rapporti commerciali tra Usa e Cina e alle nuove tariffe approvate da Washington sulle importazione dall’Ue. Per l’indice di fiducia delle imprese manifatturiere è prevista una flessione a 106,9 dopo il dato stabile a 107,7 di aprile; la fiducia dei consumatori è attesa in ulteriore calo a 113,2 dopo quello netto registrato il mese precedente a 113,7 da 116,9 .
 
GREGGIO – Prezzi del petrolio in rialzo sulle piazze asiatiche, stimolati dalle interruzioni all’offerta in Libia e Canada e dal fatto che gli Usa hanno detto che tutti i Paesi dovrebbero sospendere l’importazione dall’Iran a partire da novembre. Attorno alle 7,30 italiane, il future Brent scambia a 76,55 dollari al barile col rialzo di 24 centesimi, il Nymex vede un rialzo di 18 centesimi a 70,71 dollari.
 
FOREX – Il dollaro si è mantenuto stabile contro un paniere di valute, sul frenare del precedente rimbalzo dai minimi di due settimane sullo sfondo delle preoccupazioni del persistere di un conflitto commerciale. L’indice del dollaro contro un paniere di sei valute è rimasto costante a 94,701 con un rialzo dello 0,04% percento, dopo un guadagno di 0,40% che ha posto fine a quattro sedute consecutive di calo. Attorno alle 7,30, l’euro vale 1,1644/46 dollari da 1,1645 dell’ultima chiusura; e 128,01/07 yen da 128,16. Il dollaro/yen si attesta invece a 109,93/96 da 110,05.
 
TREASURIES – Chiusura debole con rendimenti in rialzo per i titoli del Tesoro Usa. Se da una parte infatti si teme che la guerra commerciale possa danneggiare la crescita economica, dall’altro la corsa ai titoli rifugio è stata controbilanciata dalle attese che la Fed continuerà ad elevare i tassi d’interesse. Il benchmark decennale Usa attorno alla chiusura cedeva 3/32 per rendere 2,884% da 2,875% di lunedì attorno alla chiusura. Attorno alle 7,30 il titolo vede un rendimento a 2,877% con un rialzo in termini di prezzo di 1/32.
 
 
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, fiducia dei consumatori giugno (10,00) – attesa 113,2.
Istat, fiducia delle imprese giugno (10,00) – attesa 106,9.
Istat, stima bilancia commerciale extra Ue maggio (11,00).
Istat, prezzi alla produzione maggio (12,00).
 
FRANCIA
Fiducia consumatori giugno (8,45) – attesa 100.
 
ZONA EURO
Crescita M3 maggio (10,00) – attesa +3,8%.
Prestiti a famiglie maggio (10,00).
Prestiti a imprese maggio (10,00).
 
USA
Ordini beni durevoli maggio (14,30) – attesa -1,0%.
Stima bilancia commerciale maggio (14,30).
Stima scorte all’ingrosso maggio (14,30).
Stima scorte al dettaglio maggio (14,30).
Vendite case in corso maggio (16,00) – attesa +0,5%.
Eia pubblica scorte settimanali prodotti petroliferi (16,30).
 
TITOLI DI STATO
ITALIA
Tesoro offre 6,5 miliardi Bot a 6 mesi, scadenza 31/12/2018 (185 gg).
 
EUROPA
Norvegia, Tesoro offre titoli di Stato.
 
USA
Washington, Tesoro offre titoli di Stato a 5 anni e a 2 anni a tasso variabile.
 
BANCHE CENTRALI
ITALIA
Bce pubblica dato maggio su portafoglio titoli di Stato italiani detenuto da banche residenti in Italia (10,00).
 
EUROPA
Gran Bretagna, Bank of England pubblica rapporto di stabilità finanziaria 2018 (11,30).
Zona Euro, riunione ‘Governing Council’ Bce a Francoforte; 28 giugno riunione ‘General Council’. No decisione tassi.
Zona euro, Bce pubblica pre-release Bollettino economico 4/2018 “Monitoring the exchange rate pass-through to inflation” e “The 2018 Ageing Report: population ageing poses tough fiscal challenges” (10,00).
 
USA
Washington, intervento presidente Fed Boston Rosengren (18,30).
 
CANADA
Victoria, intervento governatore banca centrale Poloz (21,00).
 
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, primo ministro Conte parla alla Camera su prossimo vertice Ue (9,30).
Roma, seminario internazionale Inps su “Immigration: challenges and opportunities for European Policy and Politics” con presidente Boeri (9,00).
Roma, termina XXVIII VIlla Mondragone International Economic Seminar “Yearning for Inclusive Growth and Development, Good Jobs and Sustainability” (9,00). Tra i partecipanti Belloni (ministero Affari Esteri), Di Maio, Cottarelli, Fitoussi, Giannola di Svimez.
Roma, Ivass presenta relazione annuale con presidente Salvatore Rossi (9,00). 
Roma, assemblea Cooperazione Agroalimentare e della pesca, attesi Di Maio e Centinaio (10,30). 
Roma, Confindustria, “Dove va l’economia italiana e una proposta per l’eurozona” con Saccomanni, Savona, Boccia (10,30).
Roma, Inail, presentazione relazione annuale con presidente Massimo de Felice, Fico, Di Maio (11,00).
Roma, Unione Petrolifera, assemblea annuale (11,00).
Roma, Cgil e Fiom, conferenza stampa “Futuro stabilimenti FCA e CNHI” con Camusso (12,00).
 
EUROPA
Bruxelles, Parlamento Europeo, incontro Tajani, Patuelli, Sabatini (10,30).