Ieri il Governatore ha sostanzialmente riportato un quadro economico in declino addebitandone le cause, come avevamo anticipato, agli eventi internazionali in corso: guerra commerciale, Brexit, rallentamento Cina. L’euro ha iniziato a scontare l’attesa per un nuovo ciclo di LTRO (operazioni di stimolo monetario) targetizzate, probabilmente a favore delle banche.
Ciò significa che il cambio si sta preparando per abbandonare il range di cui abbiamo rilevato l’evoluzione operativa dallo scorso mese di novembre violando al ribasso il segmento 1.1330 e successivamente 1.1240 eur usd. Il percorso potrebbe coprire almeno la prossima settimana.
Segnaliamo oltre al rafforzamento del dollaro anche quello del pound. Dopo una fase di tensione che aveva preceduto le votazioni su Brexit, il cambio ha invertito rotta scendendo sulla parte inferiore del grande range che governa le oscillazioni dal mese di ottobre del 2016. La violazione del livello spingerà i corsi verso il target indicato nell’Outlook 2019. Anche in questo caso assisteremo ad un collaudo di area 0,8670 prima di avere la conferma definitiva del breakout di .86 eur gbp. Il mercato potrebbe iniziare a scontare un accordo tra Governo e partito che rappresenta gli interessi dell’Irlanda del Nord sulla clausola legata ai confini previsti dall’accordo Brexit.
L’attesa per una linea ultra accomodante della BCE anche per il 2019, terrà gli indici azionari ancora all’interno della fase, per noi sempre temporanea, caratterizzata da un riequilibrio della domanda e dell’offerta rispetto agli ipervenduti di fine 2018.