Gli ultimi dati PMI pubblicati relativi al comparto manifatturiero e composite di USA, Europa e Giappone confermano il rallentamento della crescita globale. In Germania per il quinto mese consecutivo si sono rilevati sondaggi con valori di sintesi al di sotto di quota 50 (area di recessione). Il dato composite, manifattura più servizi, negli USA è sceso poco sopra area 50. Il Giappone invece consolida valori inferiori a quota 50. In precedenza la Cina aveva messo in evidenza un parziale recupero oltre la soglia spartiacque.
I mercati hanno accolto i dati di ieri con freddezza liquidando ulteriormente posizioni rialziste sull’azionario. Di converso il rendimento 10 anni USA sui Treasury è sceso nuovamente sui minimi dell’anno e come scriviamo da tempo rischia ora di scivolare con un movimento di coda verso il 2%. E’ il segnale tangibile che gli investitori temono ora in modo più concreto che la Fed possa rivedere in autunno la propria posizione sui tassi avallando un taglio.
Osserviamo ed analizziamo i dati PMI perchè intrattengono un elevato grado di correlazione con i mercati. A loro volta quelli azionari esercitano, con la loro volatilità, forti pressioni verso la Fed il cui atteggiamento si riflette a sua volta sull’andamento dell’eur usd. Le interrelazioni tra economia reale, letta attraverso i dati di sentiment, e mercati esprimono in questa fase una forte dipendenza auto referenziale.
Lo Standard & Poor 500, indice che rappresenta la capitalizzazione del mercato azionario USA, dopo aver fallito la costruzione di un nuovo spunto rialzista oltre i massimi dello scorso anno, ha velocemente ripiegato verso quota 2800. Abbiamo definito tale livello come area di equilibrio tra uno scenario che rimane comunque positivo rispetto ad uno riflessivo. Nel nostro ultimo report WB PERSPECTIVE abbiamo preso in esame quali possono essere gli sviluppi dell’attuale movimento dei prezzi, considerando un ulteriore approfondimento sotto tale soglia.
Cadute sotto 2800 spingono il mercato a ritenere che la Fed possa prendere in seria considerazione l’ipotesi di allentare i tassi. L’eur usd si è subito riposizionato nuovamente a ridosso delle resistenza tecniche per cogliere eventuali cambiamenti di momentum. In sintesi 2800, sostegno per l’S&P 500, può funzionare da trigger per un eventuale break up di eur usd oltre 1.1220.
Le elezioni europee in questa fase hanno un appeal inferiore rispetto ad eventuali accelerazioni negative di breve termine che potrebbero colpire il ciclo di borsa, salvo qualche twitter in grado di cambiare la precarietà degli equilibri in gioco. Non dimenticate quindi di indicizzare il vostro account twitter a quelli che più contano in questo momento, @realDonaldTrump, può essere utile per gestire il proprio portafoglio di trading ma anche per gestire il rischio di cambio!