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MARKET MOVER 24 GENNAIO 2019

Tra qualche minuto inizierà il primo meeting dell’anno della BCE.  Ci siamo espressi da tempo verso quali opzioni a nostro giudizio muoverà il Board nel corso di questo 2019. Siamo convinti che  non saranno intraprese azioni di normalizzazione dei tassi in virtù del rallentamento da mesi in atto in Germania e nel resto dell’Eurozona. Il FMI ha rivisto al ribasso le proprie stime di crescita. A Davos Max Weber, già presidente Bundesbank e membro del board della BCE, ha fatto le stesse dichiarazioni ieri.  Per cui oggi pensiamo che il governatore Mario Draghi fornirà un primo imprinting in conferenza stampa sulla linea ancora accomodante della policy monetaria surrogando tutti i temi di difficoltà presenti nello scacchiere internazionale: rallentamento Cina, guerra commercialae, Brexit ecc. ecc.. Di fatto l’Eurozona palese chiara sofferenza e necessita ancora di stimoli. In realtà il Consiglio avrà l’opportunità di consultare l’appena pubblicato sondaggio sul PMI Germania da cui si evince che il livello di fiducia sulla crescita del settore manifatturiero scende sotto quota 50, con l’industri automotive sempre in difficoltà. Il dato si posiziona ai minimi della scala delle rilevazione degli ultimi 4 anni.

PMI GERMANY FLASH

A riprova del quadro critico in cui versa l’Eurozona abbiamo il comportamento del 10 anni Germania. I rendimenti, per i quali abbiamo riportato nell’Outlook 2019 un giudizio negativo, dopo un tentativo di recupero da poco sopra 0.10 a 0.25% stanno per ripiegare nuovamente.

Il differenziale con l’omologa durata USA rimane ancorato a 250 punti base, mentre il 3 mesi quota uno spread pari a 310 punti base.

Anche la Fed sta raffreddando ogni ipotesi di rialzo per l’anno incorso. Il mercato attribuisce al momento probabilità inferiori al 20% su un ulteriore chiamata al rialzo dei Fed Funds. Al momento l’80% delle probabilità scontate nella curva futures stima per tutto il 2019 tassi fermi al 2,5%.

Ieri sera l’eur usd ha tentato di imbastire una reazione senza riuscire a fissare valori superiori a quota 1.14. Durante la conferenza stampa di Draghi seguiremo con attenzione il comportamento dei prezzi nel range 1.1390/1.1330. La volatilità attuale è estremamente bassa per gli standard di mercato, per cui non escludiamo una rivitalizzazione della stessa con movimenti che possano andare oltre il range di attuale dominio. Seguiremo con attenzione l’eventuale breaout di area 1,1330 per verificare se vi sia il rischio di falsi segnali. L’evento produrrebbe in fatti una prima discesa verso i minimi di novembre la cui ulteriore violazione posizionerebbe il cambio nella traiettoria stimata sempre nel nostro Outlook 2019.

 


 

EVENTI MARKET MOVER 24 GENNAIO (fonte news Reuters)

 

BCE – Attesa nel pomeriggio, al termine della riunione di politica monetaria della Bce, la conferenza stampa di Draghi da cui i mercati si aspettano un riconoscimento delle crescenti minacce all’economia della zona euro. Si attende, inoltre, qualche indicazione su un possibile Tltro, e forse anche su una tempistica di una eventuale stretta monetaria, comunque non attesa a breve.

 

TRIA – Il ministro dell’Economia ha detto ieri a Reuters che il governo rispetterà l’obiettivo di deficit al 2,04% del Pil nel 2019 senza che il rallentamento economico renda necessario ricorrere a una manovra correttiva. Il governo ha costruito la manovra, basata sul target del 2,04%, assumendo un tasso di crescita dell’1% quest’anno. L’evoluzione della congiuntura sta però inducendo i principali revisori a ridurre le previsioni di crescita, con Bankitalia e Fondo monetario internazionale che hanno già indicato per l’Italia una variazione di +0,6%. Nei giorni scorsi, le analisi di Bankitalia e Fmi sono state contestate dai vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

 

MOSCOVICI – In un’intervista a ‘La Stampa’, Moscovici commenta le previsioni di crescita dell’Italia ricordando che “l’accordo di dicembre è stato firmato sul consenso delle previsioni del momento” e che ora “si dovrà tenere conto della crescita come si manifesta e continuare la discussione nel nuovo contesto”. Moscovici parla di un’esame della manovra dopo le elezioni europee che dovrà tenere conto delle nuove previsioni sul Pil. Sull’accordo di Aquisgrana sottolinea che “la coppia franco-tedesca non è un club nel club, ma il cuore nel cuore” ricordando l’obiettivo della creazione della Comunità: “la riconciliazione fra Parigi e Berlino dopo due guerre mondiali”. Il commissario sottolinea: “l’Europa deve avere un motore e serve che sia franco-tedesco”.

 

PMI – In arrivo le stime flash del Pmi manifattura e servizi relativo a gennaio da Francia, Germania e zona euro. Per la zona euro le attese sono di un indice manifatturiero a 51,4 da un livello identico in dicembre e di un Pmi servizi a 51,5 dal precedente 51,2.

 

BTP – Continuano a non pesare i dati macro e le revisioni al ribasso delle stime sul mercato che ha concluso una seduta di consolidamento con i brevi che proseguono nella migliore performance lungo la curva. Lo spread ha concluso la seduta di ieri a 259 punti base, mentre il rendimento del decennale si attestava a 2,754%.

 

ANNUNCI – Atteso a mercati chiusi l’annuncio relativo all’asta Bot a 6 mesi, dopo che il Tesoro martedì ha annunciato che in occasione dell’asta di venerdì 25 gennaio metterà a disposizione degli investitori un importo complessivo tra 2,75 e 3,75 miliardi del Ctz novembre 2020 e dei Btpei a 10 a 30 anni.

 

PRIMARIO – Sul primario si attiva la Francia, con l’offerta fra 8 e 9 miliardi Oat con scadenze febbraio 2022, maggio 2022, marzo 2024 e maggio 2025, cedola 0,50%; e con l’offerta fra 1 e 1,5 miliardi Oatei luglio 2024 e luglio 2047 e di Oati marzo 2028.

 

CITI SU ITALIA – In un’intervista a Repubblica, Catherine Mann, capoeconomista di Citi, esprime perplessità sul fatto che l’obiettivo di crescita del governo italiano possa essere raggiunto. “Non pensiamo che la crescita raggiungerà l’obiettivo dichiarato dal governo. Ma anche perché l’economia globale — che è molto importante perché l’Italia è un Paese che esporta — si sta indebolendo”. Mann ribadisce i timori di un’altra pesante incognita a livello globale: la possibile guerra commerciale Cina-Usa.

 

VENEZUELA – L’opposizione venezuelana cerca di mantenere sotto pressione l’ormai isolato presidente Maduro dopo che il leader dell’opposizione Juan Guaidò si è autoproclamato presidente con l’appoggio di Stati Uniti e di diversi governi latinoamericani.

 

PMI GIAPPONE – La stima flash del Pmi manifatturiero giapponese relativo a gennaio a cura di Nikkei scende al confine fra espansione e contrazione, 50, dal 52,6 di dicembre, ponendo fine a un lungo ciclo di espansione. Responsabile della discesa le esportazioni, che hanno registrato il maggior calo di circa due anni e mezzo.

 

FOREX – Dollaro impacciato contro le sue controparti sui timori relativi a crescita globale, allo shutdown del governo Usa e alla disputa commerciale Usa-Cina. Attorno alle 7,45, l’euro vale 1,1378/80 euro da 1,1380 della chiusura di ieri, e 124,81/86 yen da 124,73 ieri. Alla stessa ora il dollaro/yen si attesta a 109,72/76 da 109,59.

 

GREGGIO – Prezzi del greggio in calo sulla scia dei timori relativi a un rallentamento dell’economia globale che potrebbe limitare la domanda di carburante e dopo un rialzo a sorpresa delle scorte Usa. Attorno alle 7,45 il front contract sul Brent cede 30 centesimi a 60,84 dollari al barile, mentre il future di riferimento sul Nymex arretra di 24 centesimi a 52,38 dollari.

 

TREASURIES – Chiusura in calo per i prezzi dei titoli del Tesoro Usa, con un rialzo dei rendimenti sul rafforzarsi di Wall Street. Attorno alla chiusura di ieri il decennale di riferimento rendeva 2,755%.

 

DATI MACROECONOMICI

ITALIA

Istat, commercio estero extra Ue dicembre (10,00).

 

FRANCIA

Stima flash Pmi manifatturiero Markit gennaio (9,15) – attesa 49,9.

Stima flash Pmi servizi Markit gennaio (9,15) – attesa 50,5.

Stima flash Pmi composito Markit gennaio (9,15) – attesa 51,0.

 

GERMANIA

Stima flash Pmi manifatturiero Markit gennaio (9,30) – attesa 51,3.

Stima flash Pmi servizi Markit gennaio (9,30) – attesa 52,1.

Stima flash Pmi composito Markit gennaio (9,30) – attesa 51,9.

 

ZONA EURO

Stima flash Pmi manifatturiero Markit gennaio (10,00) – attesa 51,4.

Stima flash Pmi servizi Markit gennaio (10,00) – attesa 51,5.

Stima flash Pmi composito Markit gennaio (10,00) – attesa 51,4.

 

USA

Nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali (14,30) – attesa 220.000.

Stima flash Pmi manifatturiero Markit gennaio (15,45) – attesa 53,5.

Stima flash Pmi servizi Markit gennaio (15,45) – attesa 54,1.

Stima flash Pmi composito Markit gennaio (15,45).

Scorte Usa settimanali prodotti petroliferi Eia (17,00).

 

ASTE DI TITOLI DI STATO

ITALIA

Tesoro, annuncio Bot a 6 mesi, scadenza 31/7/2019 (181 gg) in asta il 29 gennaio.

 

EUROPA

Francia, Tesoro offre 8-9 miliardi Oat scadenze 25/2/2022, cedola 0,0%; 25/5/2022, cedola 0,0%; 25/3/2024, cedola 0,0%; 25/5/2025, cedola 0,50%; 1-1,5 miliardi Oatei scadenza 25/7/2024, cedola 0,25%; Oati scadenza 1/3/2028, cedola 0,10%; Oatei scadenza 25/7/2047, cedola 0,10%.

 

BANCHE CENTRALI

EUROPA

Norvegia, banca centrale norvegese annuncia tassi (10,00).

Zona Euro, riunione Consiglio Bce a Francoforte; seguono annuncio tassi (13,45) e conferenza stampa Draghi (14,30).

 

APPUNTAMENTI

ITALIA

Roma, a Commissione Finanze del Senato audizione informale rappresentanti Consob su Banca Carige (9,00); esperti (13,00).

Roma, a Commissione Bilancio congiunta Politiche Ue della Camera audizione in video-conferenza DG Direzione Bilancio della Commissione Europea Silvano Presa (13,00).

Milano, convegno DLA Piper su “Costruire l’Occupabilità” con sottosegretario ministero Lavoro Durigon (10,30).

Venezia, parte pubblica assemblea generale Confindustria Venezia “Il futuro è nelle nostre mani. Il piano industriale per Venezia Metropolitana” con sindaco Brugnaro, governatore Veneto Zaia; atteso AD Fincantieri Bono; intervento presidente Parlamento europeo Tajani; conclusioni Boccia (17,00).

 

EUROPA

Bruxelles, Acea pubblica registrazioni veicoli commerciali Europa dicembre.

Davos, continua “World Economic Forum”; termina il 25 gennaio; interventi Tria, governatore Bank of England Carney.

Grecia, Parlamento vota accordo su nome ufficiale Macedonia.