Buongiorno,
La settimana si apre con lo spread in netto calo a 291 pb con valori in direzione del nostro primo livello di ridimensionamento del differenziale dopo la tenuta di area 330. Ciò dovrebbe portarci, come scriviamo oggi nell’aggiornamento di WB Perspective, ad una prima rottura del livello di tensione 287/280 senza peraltro annullare i temi di apprensione che vanno oltre alla manovra di bilancio.
Ci troviamo di fronte ad una settimana significativa per i dati che riporteranno gli Stati Uniti relativi al rapporto sui consumatori ed alla lettura preliminare del GDP 3° trimestre attesa al 3.6%. Questa mattina in Germania leggeremo l’andamento sull’indice IFO (l’indice aziendale tedesco (Information und Foschung, Ifo) determina il sentiment e le condizioni nel settore aziendale della zona euro. Il dato proviene da un’indagine condotta presso circa 7.000 aziende. Le rilevazioni nell’ultimo anno sono risultate sostanzialmente in flessione, a conferma del dato negativo sulla rilevazione del PIL del 3° trimestre.
Mario Draghi parlerà dopo il dato, come pure giovedì prossimo, in un clima molto atteso dopo la perdita di momentum della crescita in Eurozona.
L’eur usd apre la seduta in leggera reazione incontrando un primo livello di resistenza in area 1.1365. Tendenzialmente la tenuta del livello respingerà i valori verso area 1,1320 ed in successione nel brevissimo 1.1250. Le borse mettono in evidenza anch’esse una reazione quotando gran parte dei valori a ridosso di livelli tecnici estremamente critici.
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EVENTI DI OGGI
VERTICE SU BREXIT – I 27 leader dell’Ue hanno firmato ieri a Bruxelles il trattato sulla Brexit, sulla base dell’intesa raggiunta nei giorni scorsi. L’accordo stabilisce i termini dell’uscita del Regno Unito dall’Unione il prossimo marzo e delinea i rapporti commerciali futuri tra i due soggetti, ma ora dovrà essere ratificato dal parlamento di Londra, dove si preannuncia una forte opposizione. Ma Juncker ha avvertito che “coloro che pensano che, rigettando l’accordo, possano ottenere condizioni più favorevoli, resteranno delusi”. A una domanda sulla possibilità che Bruxelles riapra la discussione sul patto in caso di voto negativo del parlamento britannico, Juncker ha risposto che “si tratta del migliore accordo possibile”; il presidente del Consiglio europeo Tusk ha usato toni più sfumati affermando di non voler prendere in considerazione ipotesi.
FOREX – Il dollaro tiene i guadagni, in un mercato che cerca riparo nella valuta più liquida a livello mondiale a fronte dei timori di un rallentamento dell’economia globale e dei rischi legati alla disputa commerciale tra Usa e Cina. Il cambio euro/dollaro, che la settimana scorsa si è complessivamente deprezzato dello 0,7%, tratta stamane a 1,1350/54 da 1,1340 dell’ultima chiusura; dollaro/yen a 113,19/21 da 112,94; euro/yen a 128,49/53 da 128,02.
GREGGIO – Prezzi petroliferi in parziale risalita dopo la flessione di quasi otto punti percentuali della seduta precedente, col Brent che si riporta in area 60 dollari. Ma l’intonazione di fondo resta debole, in un clima di cautela sottolineato dalle ampie vendite registrate da tutti i mercati la settimana scorsa. Alle 8,00 italiane il future Brent scambia a 59,95 dollari il barile (+1,15), il Nymex a 51,06 dollari (+0,64).
IFO – In arrivo in mattinata l’indice di fiducia sull’economia tedesca di novembre. Le attese sono per una lettura di 102,3, cinque decimi sotto la rilevazione di ottobre.
GOVERNO APRE SU DEFICIT – Dal governo arrivano i primi segnali di disponibilità ad un abbassamento del target del 2,4% del rapporto deficit/Pil del 2019, che secondo una fonte potrebbe essere discusso in una riunione stasera a Palazzo Chigi. “Penso che nessuno sia attaccato a quello, se c’è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2, il 2,6… non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza” ha dichiarato ieri Salvini all’Adn Kronos. Sempre ieri una fonte del M5s ha spiegato che il tema non è il “muro contro muro” sul deficit con la Commissione Ue, con cui c’è sempre stato pieno dialogo: “Non difenderemo i numeri ma i cittadini” ha aggiunto. Già Conte dopo la cena di sabato a Bruxelles con Juncker aveva affermato che l’Italia e la Commissione lavoreranno nei prossimi giorni per avvicinare le rispettive posizioni sulla manovra.
LIMATURA TARGET DEFICIT/PIL – In un’intervista al Messaggero il sottosegretario leghista Siri conferma che il governo potrà valutare “una piccola limatura” dell’obiettivo del 2,4% del deficit/Pil 2019, “per salvaguardare la manovra ed evitare un incremento della turbolenza sui mercati, che può vanificare gli sforzi”. Siri sottolinea tuttavia che certamente i fondamentali della manovra non cambieranno. Sempre il Messaggero riprende stamane l’ipotesi di uno slittamento ad aprile, caldeggiato dalla Commissione, dell’avvio del reddito di cittadinanza e di quota 100 sulle pensioni, che permetterebbe un risparmio di 4-5 miliardi da destinare a un potenziamento degli investimenti.
AUDIZIONE DRAGHI – Nel pomeriggio il presidente Bce parlerà alla commissione Affari economici e monetari del parlamento europeo a Bruxelles, ma qualche spunto potrà già arrivare dagli interventi dei banchieri Praet (a Francoforte alle 10,00) e Coeuré (a Vienna alle 13,30).
EMISSIONI – Il Tesoro ha dettagliato la composizione della domanda del Btp Italia novembre 2022, che sia durante la fase riservata al retail sia in quella dedicata agli istituzionali ha visto la maggior parte degli ordini giungere da investitori domestici. Il focus del mercato primario torna ora sul calendario dell’offerta. Nell’asta di mercoledì 28 novembre il ministero dell’Economia metterà a disposizione degli investitori Bot a sei mesi per 6,5 miliardi di euro, mentre oggi a mercati chiusi arriverà l’annuncio del Tesoro su tipologia e quantitativi di Btp e Ccteu in offerta giovedì 29 novembre.
MANIFATTURIERO GIAPPONE – Il manifatturiero giapponese è cresciuto in novembre al ritmo più debole da due anni, in scia alla prima contrazione degli ordini dal settembre del 2016. La stima flash dell’indice Pmi manifatturiero, elaborata da Markit/Nikkei, si è attestata a 51,8 punti, in netto calo dal picco da sei mesi registrato in ottobre a 52,9: si tratta della rilevazione più bassa da novembre del 2016, sebbene l’indice si confermi per il ventisettesimo mese consecutivo sopra la soglia dei 50 punti, che separa le rilevazioni di crescita da quelle di contrazione del settore.
TREASURIES – Governativi Usa poco variati nelle contrattazioni della mattinata dopo il rialzo delle ultime sedute alimentato dal clima di avversione al rischio sui mercati. Il benchmark decennale Usa sale di 1/32, rendimento a 3,052%.
DATI MACROECONOMICI
GERMANIA
Indice Ifo novembre (10,00) – attesa 102,3.
USA
Indice attività nazionale ottobre (14,30).
ASTE DI TITOLI DI STATO
ITALIA
Tesoro, annuncio tipologia e quantitativi Btp e Ccteu in asta il 29 novembre.
EUROPA
Germania, Tesoro offre 2 miliardi Bubill scadenza 13/2/2019.
Norvegia, Tesoro offre titoli di Stato a breve termine.
USA
Washington, Tesoro offre 39 miliardi di dollari titoli di Stato a 13 settimane, scadenza 28/2/2019; 36 miliardi di dollari titoli di Stato a 26 settimane, scadenza 30/5/2019; 39 miliardi di dollari titoli di Stato a 2 anni, scadenza 30/11/2020.
BANCHE CENTRALI
EUROPA
Zona euro, audizione Draghi davanti a Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento europeo a Bruxelles (15,00).
Zona euro, intervento Praet (Bce) a Francoforte (10,00).
Zona euro, intervento Coeuré (Bce) a Vienna (13,30).
EUROPA/USA
Gran Bretagna, governatore Carney interviene a presentazione libro Greenspan su “Capitalismo in America: una storia” (19,30).
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, “Sindaci d’Italia” evento di Poste Italiane con AD Del Fante, premier Conte (10,00).
Roma, presentazione del libro “Inganno” di Lilli Gruber con Salvini (18,00).
Roma, IX congresso Fisac/Cgil, tavola rotonda “Lavoro, Investimenti e Spread; Banche e Assicurazioni al servizio del Paese” con presidente Abi Patuelli (17,00).
EUROPA
Bruxelles, riunione Consiglio Affari Esteri (Sviluppo)