MARKET MOVER 19 SETTEMBRE 2018
FOREX – Yen al minimo di due mesi mentre gli operatori metabolizzano gli ultimi sviluppi della guerra commerciale tra Usa e Cina. Attorno alle 7,50, il cambio euro/dollaro vale 1,1685, in rialzo dello 0,15%, dopo aver chiuso a 1,1665. Alla stessa ora dollaro/yen a 112,28, in calo di 0,06% dopo una chiusura a 112,35 e il cross euro/yen scambia in rialzo di 0,09% a 131,20 (chiusura a 131,08).
GREGGIO – Prezzi poco mossi con due fattori a controbilanciarsi: da un lato la preoccupazione che si possa non essere in grado di far fronte al calo della produzione una volta che saranno in atto le sanzioni contro l’Iran; dall’altro il rialzo delle scorte Usa. Attorno alle 7,50 i derivati sul Brent scambiano in rialzo di 6 cent a 79,09 dollari il barile, e quelli sul greggio Usa di 15 cent a 70 dollaro il barile.
TREASURIES – Governativi Usa piatti negli scambi asiatici. Il decennale di riferimento ha un tasso di 3,049%.
il grafico mette in evidenza sotto il profilo tecnico la posizione del 10 anni US: i valori sono ritornati a creare pressioni sulla resistenza che delimita il ciclo riflessivo che ha governato negli ultimi 20 anni. Gli algoritmi di momentum che leggono la sviluppo tendenziale del movimento tattico e strategico dei valori scambiati, segnalano la ripresa di un’azione rialzista proprio in concomitanza con il transito della trend line primaria. Ciò significa che le probabilità che la stessa possa subire un break up risulti elevata. Tradotto in termini di visione prospettica, il set up prelude ad un potenziale cambiamento di bias potenzialmente strategico. I rendimenti relativi alla parte lunga della curva stanno scontando ancora una proiezione del ciclo economico positiva, diversamente dai commenti generali secondo i quali l’economia americana si trova alla vigilia di un forte rallentamento della crescita. Un altra ipotesi sottostante potrebbe essere data da una rinnovata attesa per la crescita dell’inflazione. In ogni caso il break up dell’area segnalata, 3/3.10%, alimenta aspettativa su una prosecuzione da parte della Federal reserve della propria linea restrittiva sui tassi.
Nel passato ogni qualvolta il 10 anni US ha testato la linea di demarcazione del ciclo riflessivo dei tassi (1999/2000 & 2007), si è aperta una fase di declino recessivo del quadro economico. In questa circostanza sarà importante verificare se il mercato ha la forza e soprattutto la convinzione per violare tale frontiera confermando quindi la prospettiva positiva di cui sopra o, se invece a seguito di ripensamenti fallisca il break up atteso, dando vita ad una nuova fase di rallentamento della crescita economica. Sulla base dell’output degli algoritmi al momento propendiamo per la prima soluzione.
L’esito del confronto ha valenze tecniche, economiche e politiche assai significative. Ne parliamo nel prossimo report mensile WB Perspectives del mese di ottobre.
VERSO MANOVRA – Alta tensione in seno al governo e in particolare tra Di Maio e Tria sulle coperture della legge di Bilancio. Ieri il leader pentastellato, da oggi in missione in Cina, ha smentito di aver chiesto le dimissioni del ministro dell’Economia ma ha messo in chiaro di pretendere che il ministro trovi le risorse per aiutare i cittadini in difficoltà. Se rassicurazioni sul ruolo di Tria sono giunte da Giorgetti e dal sottosegretario leghista Siri, alcuni quotidiani riferiscono che il ministro si sarebbe detto pronto “a togliere il disturbo”. Secondo il ‘Corriere’ il piano di Di Maio prevede una manovra da 28 miliardi con un rapporto deficit/Pil che possa spingersi fino al 2,5%, ben oltre l’1,6% su cui punta Tria. Bruxelles però, secondo ‘Repubblica’, definisce “immensamente problematico” un eventuale scostamento del deficit/Pil dall’1,6% in uno scenario che potrebbe costringere la Commissione, anche se il rapporto si attestasse sotto il 2%, a rigettare la manovra. ‘La Stampa’ cita Giorgetti convinto che sia possibile raggiungere un accordo attorno al 2% e “fare anche un pezzo del reddito di cittadinanza”.
CONTE – Parlando con ‘La verità’, anche il premier ha tranquillizzato gli animi sul ruolo di Tria dicendo di non aver mai visto vacillare il ministro. Conte ha assicurato che nella monovra ci sarà spazio per reddito di cittadinanza, flat tax e riforma della Fornero precisando che “avvieremo subito tutte e tre le riforme ma ci sarà un meccanismo di gradualità”. Per il premier, la ‘pace fiscale’, uno dei cavalli di battaglia della Lega, si farà aggiungendo che è imprescindibile e che “non è un condono”. Rispondendo alla domanda se fosse d’accordo ad alzare il tetto per la ‘pace fiscale’ da 100.000 a 1 milione di euro, Conte ha detto che “si sta valutando la soglia”. Anche la flat tax “ci sarà. Anche se, ragionevolmente, non potrà andare da subito a pieno regime”.
GIORGETTI – Cerca di mediare appunto il sottosegretario leghista che, in un colloquio con ‘Repubblica’, ha rassicurato che Tria “non corre alcun rischio” spiegando che “è vero che conta lo ‘zero virgola’, il rispetto dei parametri nella stesura della manovra ma è anche vero che non possiamo impiccarci alle percentuali: i mercati guardano anche alla serietà delle proposte, oltre che alla tenuta dei conti”. Giorgetti chiarisce che a Tria “si chiede di mostrare solo un minimo di disponibilità”. Per quanto riguarda la manovra, l’esponente leghista spiega che i tecnici saranno al lavoro fino a fine settimana e poi “ci rivedremo con gli altri colleghi di governo per compiere le necessarie scelte politiche”.
BTP – La carta italiana non sembra aver risentito delle tensioni emerse dal vertice sulla manovra con lo spread su Bund fermatosi a 231 punti base, in calo rispetto ai 242 della precedente chiusura, dopo un tuffo a 228 punti, minimo dal 12 settembre. Analogamente, il tasso del decennale di riferimento ha chiuso la sua corsa a 2,78% da 2,87% del precedente finale di seduta dopo essere scivolato fino a 2,76%. A detta degli operatori, il mercato — euforico e volatile — è convinto che le trattative sulla legge di Bilancio vedranno un esito favorevole alle aspettative dei mercati, allontanando lo spettro di una rottura con Bruxelles. Segnali rassicuranti sono giunti anche da Blackrock con il numero due per il reddito fisso che ha spiegato come nella prima parte dell’anno la posizione del fondo fosse ‘short’, per poi passare a ‘neutral’ e di recente a ‘long’.
DAZI USA-CINA – Un’ulteriore spinta ai Btp è giunta dopo che la Cina ha annunciato una risposta più morbida rispetto alle attese sul fronte della guerra commerciale con gli Stati Uniti. Pechino in particolare ha detto che imporrà dazi del 10% su merci americane precedentemente previsti a 20% e 25% e che caleranno al 5% i dazi sulle merci statunitensi previsti al 10%. La nuova imposta entrerà in vigore il 24 settembre, quando l’amministrazione Trump ha fissato l’entrata in vigore di dazi del 10% su 200 miliardi di dollari di beni cinesi. Intanto la Cina ha fatto sapere attraverso i media statali di non essere preoccupata per le “misure estreme” degli Usa spiegando che le sfrutterà come un’opportunità per rimpiazzare le importazioni.
COREA DEL NORD – Segnali di distensione giungono da Pyongyang che ha acconsentito ad abolire “in modo permanente” le strutture missilistiche alla presenza di esperti stranieri sostenendo di voler chiudere il principale complesso nucleare se gli Usa prenderanno “reciproci provvedimenti” non meglio specificati. A una conferenza stampa congiunta a Pyongyang, il presidente sudcoreano Moon Jae-in e il leader nordcoreano Kim Jong Un hanno detto di voler trasformare le penisola in una “terra di pace”. Il presidente Trump ha definito “molto eccitanti” gli ultimi sviluppi.
BILANCIA PAGAMENTI ITALIA – In arrivo da Bankitalia la bilancia dei pagamenti relativa a luglio. A giugno il dato ha mostrato vendite nette da parte degli investitori esteri in titoli di Stato per 32,9 miliardi di euro dopo vendite per 24,8 miliardi a maggio. Diffuso il 7 settembre e relativo ad agosto, l’indicatore che monitora il debito Target2 dell’Italia ha toccato un nuovo massimo storico, con le passività del Paese sul sistema di pagamento dell’Eurosistema ammontate a 492,527 miliardi di euro, contro i 471,087 miliardi di luglio.
PRIMARIO ZONA EURO – In attesa delle aste a medio lungo di Francia e Spagna in agenda per domani, si attiveranno sul primario la Germania che offre 3 miliardi nel Bund decennale agosto 2028. Nell’ultimo collocamento di agosto il titolo ha visto un tasso medio di 0,33%, in calo rispetto al precedente 0,47% e il bid-to-cover passare a 1,2 da 1,8. Anche il Portogallo metterà a disposizione degli investitori tra 1,5 e 1,75 miliardi in titoli Stato a 6 e 12 mesi.
DRAGHI – Dopo l’intervento da Francoforte in cui ha sollecitato le banche della zona euro a ridurre ulteriormente lo stock dei crediti deteriorati, il presidente della Bce tornerà a parlare da Berlino in un intervento da cui potrebbero giungere spunti utili a meglio definire il messaggio lanciato al termine del meeting dell’istituto centrale della scorsa settimana.
BOJ – In linea con le attese, la Bank of Japan ha mantenuto invariata la propria politica monetaria e la visione che l’economia continuerà a crescere in modo moderato, anche se le tensioni commerciali a livello globale minacciano di rallentare l’espansione. Al termine del meeting di fine luglio, la Banca centrale nipponica ha assicurato che manterrà il massiccio programma di stimolo pur apportando alcune modifiche per ridurre gli effetti collaterali della sua politica sui mercati e sulle banche.
BILANCIA GIAPPONE – Agosto ha visto un’accelerazione dell’export rispetto al mese precedente grazie a forniture più corpose verso gli Stati uniti, in un segnale che le tensioni commerciali tra Washington e Pechino non si sono ancora riverberate sul commercio nipponico. In particolare, le esportazioni sono aumentate del 6,6% rispetto all’anno precedente, ben oltre le attese per un +5,6% previsto da un sondaggio Reuters e oltre il 3,9% di luglio. Le importazioni sono aumentate del 15,4% nell’anno ad agosto rispetto a stime per +14,9%. La bilancia commerciale ha registrato un deficit di 444,6 miliardi di yen, non molto lontano dalle attese per un disavanzo di 468,7 miliardi di yen dopo quello per 231,2 miliardi visto a luglio.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, produzione costruzioni giugno e luglio (10,00).
Banca d’Italia pubblica Bilancia dei pagamenti luglio e posizione patrimoniale su estero trim1 (10,00).
GRAN BRETAGNA
Prezzi consumo agosto (10,30) – attesa 0,5% m/m; 2,4% a/a.
Prezzi dettaglio agosto (10,30) – attesa 0,6% m/m; 3,2% a/a.
Prezzi produzione agosto (10,30) – attesa 0,2% m/m; 2,9% a/a.
ZONA EURO
Partite correnti luglio (10,00).
Produzione nelle costruzioni luglio (10,00).
USA
Partite correnti trim2 (14,30) – attesa -103,5 miliardi.
Licenze edilizie agosto (14,30) – attesa 1,310 milioni.
Apertura nuovi cantieri agosto (14,30) – attesa 1,235 milioni.
Scorte settimanali prodotti petroliferi Eia (16,30).
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Germania, Tesoro offre 3 miliardi Bund 10 anni scadenza 15/8/2028 cedola 0,25%.
Portogallo, Tesoro offre 1,5/1,75 miliardi titoli Stato a 6 e 12 mesi.
Svezia, Tesoro offre titoli Stato a medio lungo termine.
BANCHE CENTRALI
ITALIA
Banca d’Italia pubblica “Bilancia dei pagamenti dell’Italia” luglio.
EUROPA
Gran Bretagna, intervento capo economista banca centrale Haldane a conferenza per 100esimo anniversario banca centrale estone a Tallin (10,00).
Zona euro, intervento presidente Bce Draghi a Berlino (15,00).
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, riunione Esecutivo Abi con Ignazio Visco (10,00).
Roma, conferenza stampa congiunta M5s e Lega “Misure di semplificazione fiscale, sostegno all’economia reale e contrasto all’evasione fiscale” (10,00).
Roma, convengo “Emergenza cancro – fattori ambientali modificabili e stili di vita non corretti”, apre i lavori Giorgetti; tavola rotonda con ministro Agricoltura Centinaio, sottosegretario Economia Garavaglia, attesa ministro Salute Grillo, presidente Coni Malagò; conclusioni Salvini e ministro Istruzione Bussetti (dalle 9,30).
Milano, convegno “La non performing exposure delle banche” con Ghizzoni (17,00).
EUROPA
Bruxelles, Acea pubblica registrazioni auto Europa luglio e agosto.
Salisburgo, inizia riunione informale Capi di Stato e di Governo dell’Unione europea; termina il 20 settembre; partecipa Conte.
Vienna, continua conferenza generale Iaea; termina il 21 settembre.