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MARKET MOVER 19 MARZO 2019

Inizia oggi la riunione mensile del FOMC, il  Federal Open Market Committee (Comitato Federale del mercato aperto) l’organismo della Federal Reserve incaricato di sorvegliare le operazioni del mercato negli Stati Uniti di fatto principale strumento di politica monetaria della banca centrale.

Non ci sono attese dirette sui tassi. Tuttavia come sempre l’attenzione rimane rivolta alla conclusione del meeting, domani, ed alla conferenza stampa del governatore J Powell.

Il tema sollevato dall’ex governatore della Fed di New York, Bill Dudley, nei giorni scorsi tocca invece la possibilità che il board annunci un nuovo rialzo dei tassi nel secondo semestre. La dichiarazione ha avuto il merito di riportare l’interesse verso ciò che dirà Powell domani: si vorrà capire se il tono rimane accomodante o più cauto verso tale approccio.

Ci sono studi che proiettano l’inflazione USA ancora al rialzo nella seconda parte dell’anno con un tasso tra il 2,3/2,4%.  La crescita che nel primo trimestre si abasserà allo 0,5% secondo alcune stime, dovrebbe toccare nel 2019 l’1,7% per risalire nel 2020 sopra il 2%.

Le statistiche sull’occupazione hanno messo in evidenza nel mese di febbraio una rinnovata pressione sull’aumento dei salari.

Da qui l’attesa per un ritorno della FED in versione meno accomodante.

Lo Standard & Poor 500 la scorsa settimana ha chiuso sopra quota 2820 proprio sulla spinta di una linea di policy monetaria molto rilassata. Addirittura vi sono aspettative per una riedizione del QE anche negli USA.  E’ possibile che ulteriori rialzi del NYSE possano  riportare il Fomc a rivedere l’attuale linea riproponendo quella moderatamente restrittiva. Questo cambiamento di bias causerebbe un ‘immediato contraccolpo alle quotazioni.

I nostri lettori di WB Perspectives sanno che nel breve periodo ci aspettavamo un ribasso del 10 anni US verso area 2.40/2.35%. Venerdì il 10 anni ha toccato quota 2.58% questa mattina rimane posizionato a 2,60. Per il momento non c’è traccia dell’attesa per un cambiamento di outlook da parte della FED. La curva rimane sostanzialmente piatta con il 3 mesi Libor US anch’esso a 2.6250%.

Il mercato azionario ha chiuso ieri sera a 2832.94 lasciandosi alle spalle il sostegno ora significativo a 2800.

L’eur usd attende anch’esso l’esito del meeting. Il differenziale con i tassi a breve rimane altissimo 2,6250 contro il – 0.3417 per l’Euribor.  Ci sono quasi 300 punti base di a favore di chi si finanzia in euro ed acquista dollari. 1.1365 eur usd rappresenta il punto verso cui il mercato in queste ore tende ad essere compratore di dollari. Tuttavia il mercato attende che l’euro per riattivare l’azione riflessiva  debba violare nuovamente al ribasso quota 1.1340/30.

 

WB ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: EUR USD SHORT TERM
WB ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: EUR USD SHORT TERM