La prima seduta dei mercati azionari della settimana si è chiusa con un dato fortemente negativo. WS ha così confermato il breakout strutturale della soglia che sosteneva l’intero arco distributivo dando vita definitivamente al ciclo riflessivo che con sempre maggiore probabilità governerà la prima parte del 2019.
I dati relativi ai sondaggi PMI Markit sul settore manifatturiero evidenziano nettamente lo stato congiunturale del ciclo USA e quello UE. Il secondo anticipa il primo in linea con il comportamento delle rispettive borse azionarie.
Per tale ragione siamo convinti che le linee di policy promosse dalle due banche centrali ritornino presto ad esprimere un atteggiamento più accomodante per la FED (che apre oggi la due giorni del FOMC, Il Federal Open Market Committee ), probabilmente in modalità diverse rispetto al passato, ultra accomodante per la BCE.
I rendimenti sul tratto lungo della curva confermano questa aspettativa: il 10 anni USA è ormai scivolato stabilmente sotto la soglia del 3% e minaccia di violare quota 2.80%, il 10 anni Germania è sceso come anticipato sotto lo 0,35% e minaccia di ritornare ai minimi del 2016 qualora in apertura d’anno non dimostri di essere in grado di recuperare la soglia recentemente violata.
La Cina non appare in grado di moderare la perdita di momentum del ciclo economico globale anche se il Global PMI agli inizi di dicembre aveva evidenziato un recupero rispetto alla dinamica riflessiva.
Il 2019 si avvia verso la conclusione ipotecando il 2020 in termini recessivi.
Le commodity, come scritto in WB Perspectives già la scorsa estate, rimangono inserite in un contesto riflessivo. Il Brent è uscito anch’esso dalla traiettoria espansiva da diverse settimane lasciando intravvedere ulteriore perdita di valore in proiezione per gli inizi del 2019.
Il bilancio delle performance complessive elegge unico vincitore per il 2018 il dollaro, unico strumento ad evidenziare performance positive rispetto alla fine del 2017.
EVENTI IN CALENDARIO OGGI (fonte Reuters)
CONFRONTO ITALIA-UE SU MANOVRA – Non ha ancora trovato uno sbocco positivo il negoziato tra Roma e Bruxelles sulla manovra di bilancio. Secondo i principali quotidiani, l’esecutivo Ue, per scongiurare l’apertura di una procedura d’infrazione per debito eccessivo, chiederebbe al governo italiano ulteriori risparmi intorno a 3 miliardi di euro, in modo far scendere leggermente o non peggiorare, scrive il Corriere della Sera, il deficit strutturale. Repubblica sostiene che Bruxelles abbia bocciato buona parte dei tagli portati in dote da Tria a copertura di tale cifra. Nel nuovo quadro macro presentato all’Ue, il target del Pil per l’anno prossimo è stato abbassato a 1% da 1,5%. L’avvio di una procedura d’infrazione contro l’Italia non è stato inserito nell’agenda della riunione della Commissione prevista domani ma, scrive sempre il Corriere, Juncker si riserva l’autorità di rimettere la delibera in agenda domani (per poi congelarla se sarà possibile negoziare un giorno o due).
BTP – Il mercato obbligazionario italiano ha vissuto una seduta senza particolari guizzi, ingessata dall’attesa per i dettagli della manovra 2019 e per l’evoluzione del confronto tra Roma e Bruxelles. Il differenziale di rendimento tra titoli decennali italiani e tedeschi riparte da 270 pb e il rendimento del Btp a dieci anni da 2,95%.
FED – Si aprono i lavori del comitato di politica monetaria, che domani sera annuncerà la decisione sui tassi di interesse. Secondo un sondaggio Reuters pubblicato venerdì, le attese convergono in modo unanime su un aumento del costo del denaro, il quarto del 2018. Tutti gli occhi saranno tuttavia puntati sui segnali relativi alla tempistica delle strette future e alla percezione della Fed sull’andamento dell’economia Usa in un contesto di conflitto commerciale con la Cina e di volatilità dei mercati finanziari globali. Per quanto riguarda l’anno prossimo il consensus indica soltanto due rialzi, quindi uno in meno di quanto emerso nel sondaggio precedente e di quanto segnalato dalla stessa Fed nelle più recenti proiezioni economiche diffuse a settembre. L’istituto centrale aggiornerà le sue stime in occasione della riunione di questa settimana.
BANCHIERI BCE – Sul fronte europeo — dopo che la scorsa settimana la Bce ha ufficializzato la fine del Qe a dicembre e tagliato le stime di crescita — qualche nuova indicazione potrebbe arrivare dai numerosi interventi in programma da parte di esponenti dell’istituto centrale, a partire dal vice presidente de Guindos a Madrid alle 9,15. Durante la giornata parleranno anche i consiglieri Bce Rehn (10,00), Stournaras (12,00) e Makuch (13,00).
DATI ZONA EURO – Nel calendario macro europeo unico appuntamento di rilievo quello con l’indice Ifo tedesco. Secondo le attese, la fiducia delle imprese della Germania a dicembre dovrebbe evidenziare un marginale rallentamento a 101,8 da 102,0 del mese precedente.
CINA – Xi Jinping, nel discorso per celebrare il quarantesimo anniversario dell’avvio della politica di riforme del Paese, lanciata nel 1978 da Deng Xiaoping, ha invocato l’implementazione di nuove riforme, ribadendo la necessità di mantenere un ruolo forte dello Stato nell’economia e contemporaneamente facilitare lo sviluppo del settore privato, senza però entrare nel merito di alcuna misura in maniera specifica.
GIAPPONE – Il governo giapponese ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita e inflazione per l’anno fiscale in corso e per il prossimo, complici l’indebolimento della domanda estera e l’impatto negativo dei disastri naturali. Nel dettaglio, per l’anno fiscale 2018, che termina a marzo, la stima di crescita del Pil è stata abbassata a 0,9% da 1,5%, mentre per il successivo la previsione è stata ridotta a 1,3% da 1,5%. La stima d’inflazione per il 2018 è stata abbassata a 1% da 1,1% e per il 2019 a 1,1% da 1,5%.
GREGGIO – Quotazioni petrolifere in calo per la terza seduta consecutiva, zavorrate dalla prospettiva di un eccesso di offerta, alimentata dai segnali di un aumento dell’accumulo di scorte e dalla previsione di una produzione record di petrolio scisto da parte degli Usa. Intorno alle 7,40 i futures sul Brent cedono 1 dollaro e 5 centesimi a 58,56 dollari il barile; i derivati del Nymex arretrano di 94 centesimi a 48,94 dollari il barile.
FOREX – Dollaro poco mosso in attesa del verdetto di politica monetaria di Federal Reserve, che potrebbe o meno segnalare l’intenzione di mettere in pausa il ciclo rialzista dei tassi d’interesse alla luce dei timori di un rallentamento della crescita economica. Il biglietto verde passa di mano a 112,62 yen da 112,82 yen della chiusura di ieri ; la valuta Usa è stabile sull’euro, che viaggia a 1,1341 dollari da 1,1346 dollari precedente chiusura . Euro/yen a 127,74 da 128,02 della precedente chiusura, con la valuta giapponese supportata da acquisti rifugio in un clima di avversione al rischio che si è esteso da Wall Street alle piazze azionarie asiatiche.
TREASURIES – Chiusura positiva per l’obbligazionario Usa, che ha beneficiato di acquisti rifugio da parte degli investitori, mentre la piazza azionaria americana ha chiuso in rosso, in attesa del verdetto di politica monetaria di Federal Reserve. Il decennale Usa ha archiviato la seduta in rialzo di 9/32 per un rendimento 2,859%, allontanandosi dal picco da 7 anni a 3,261% segnato il 9 ottobre.
DATI MACROECONOMICI GERMANIA Indice Ifo dicembre (10,00).
USA Licenze edilizie novembre (14,30). Apertura nuovi cantieri novembre (14,30). Scorte Usa settimanali prodotti petroliferi Api (22,30).
BANCHE CENTRALI EUROPA Norvegia, intervento governatore Olsen a Oslo. Zona euro, intervento vicepresidente Bce de Guindos a cerimonia 40° anniversario costituzione spagnola a Madrid (9,15). Zona euro, conferenza stampa banchiere centrale finlandese e consigliere Bce Rehn su aggiornamento previsioni economia Finlandia a Helsinki (10,00). Zona euro, intervento governatore banca centrale greca e consigliere Bce Stournaras a presentazione libro su politica economica e cambiamento del clima ad Atene (12,00). Zona euro, conferenza stampa banchiere centrale slovacco e consigliere Bce Makuch a Bratislava (13,00).
USA Washington, inizia riunione comitato politica monetaria Fomc; termina il 19 dicembre.
APPUNTAMENTI ITALIA Roma, Commissione Bilancio Senato inizia esame manovra. Approdo in aula atteso tra giovedì e venerdì. Roma, alla Camera discussione su Global Compact (pomeriggio). Roma, a Commissione Trasporti Camera indagine 5G e big data, audizione Fastweb (13,00). Roma, a Cnr prima giornata della trasparenza con Di Maio (9,00). Roma, Istat presenta il sesto rapporto sul benessere equo e sostenibile, apre lavori presidente facente funzioni Franzini (10,00); segue “Il punto di vista degli esperti” con Brandolini di Banca d’Italia (11,20). Milano, Abi presenta rapporto 2018 “Il mercato del lavoro nell’industria finanziaria” con vice DG Torriero (16,00). Milano, conferenza stampa BlackRock “Market Outlook 2019” (14,45) |