Nella giornata di ieri lo Standard & Poor 500 ha toccato quota 2620, verificando il nostro target di reazione alla debolezza dello scorso autunno. Su questi valori si sono aperte le prese di beneficio per quanti hanno sfruttato la risalita dal 26 dicembre. Nelle prossime ore il mercato cercherà di comprendere se la reazione rientra all’interno di un rimbalzo tecnico, oppure se la disponibilità da parte della Fed di congelare l’idea di proseguire l’azione restrittiva, possa aiutare il mercato azionario a risollevarsi un’altra volta. In tal senso l’area 2620/2650 di S&P potrà essere presa come riferimento per interpretare l’orientamento degli investitori. Quota 2550 potrebbe funzionare quindi da spartiacque tra il tentativo di mantenere attivo l’attuale mini ciclo, oppure se dare ancora spazio alle vendite. La verifica non sarà lineare, bensì contrastata. In altre parole potremmo trovarci in una situazione giocata all’interno di un intervallo breve, 100 punti, prima che si definisca una nuova direzionalità.
In questa fase le forze macro che si contrappongono possono essere riportate in sintesi tra la perdita di momentum della crescita globale e la disponibilità delle banche centrali di ritornare a stimolare le linee di policy monetaria. La BCE ha già dichiarato tale necessità, la Fed di essere orientata a farlo revocando al momento le chiamate al rialzo dei Fed Funds, la Cina ha già operato una serie di stimoli minori sul credito.
Il grafico sopra mette in relazione l’andamento dei prezzi dei metalli con la crescita globale. La correlazione tra i due strumenti è estremamente elevata. Al momento il loro rapporto continua a segnalare un trend riflessivo. Gli investitori fanno leva su questa ed altre dinamiche per giocare sul fatto che il ritorno a condizioni monetarie nuovamente accomodanti possa giocare a favore del ciclo azionario. Il nostro Outlook 2019 su questo segmento, materie prime, esprime un giudizio negativo. Per tale ragione suggeriamo una certa prudenza.
Con le materie prime in difficoltà il dollaro tende, per effetto di un rapporto di correlazione negativa, a rafforzarsi. Il cambio verso euro è sceso a 1.14 nelle ultime ore. Pur conservando una view negativa sull’euro, ci attendiamo una reazione a partire da 1.1380 in direzione di 1.1460/1.15 eur usd. E’ probabile che ancora per qualche giorno il cambio continui ad oscillare all’interno della banda 1.13,40-1.1550/75 prima di riportare il dollaro in forza.
La sterlina prosegue, nella confusa interpretazione data alla vicenda Brexit, il percorso di apprezzamento. Ciò che riteniamo sia corretto osservare riguarda proprio la reazione del cambio eur gbp dopo il voto sull’accordo. La discesa dei prezzi ci dice con un grado di probabilità elevato che il mercato aveva già scontato il peggio per il pound. Se ciò corrisponde al vero dovremmo vedere nei prossimi giorni altre vendite di euro ed un ritorno a .87/86 dei corsi.
Tra un’ora leggeremo il dato sulla Bilancia Commerciale Italiana. Dopo quelli deludenti sulla produzione industriale attendiamo una riduzione del surplus nel mesi di novembre. Alle 9.30 commenterò in diretta su LE Fonti TV questa ed altre news di mercato.
MARKET MOVER 17 GEN (fonte Reuters)
CONTE A STAMPA – In un’intervista a ‘La Stampa’, il presidente del Consiglio parlando del rischio recessione, dopo l’annuncio della stagnazione da parte di Tria, dice che, sebbene la congiuntura internazionale non sia favorevole, è presto per parlare di manovre correttive. “Ora dobbiamo spingere sugli investimenti, che avranno un effetto positivo sulla crescita”. Sulla Tav, Conte dice che un progetto alternativo non è al momento sul tavolo. “Stiamo completando l’analisi costi-benefici sul progetto esistente”.
Conte definisce inoltre Quota 100 e Reddito di cittadinanza “le misure più qualificanti dal punto di vista politico e sociale di questo governo”. E riguardo ai ‘furbetti’ parla di “contromisure adeguate contenute nella riforma, con in carcere fino a 6 anni per chi fornisce dati falsi.
BREXIT – Con 325 voti contro 306, Theresa May incassa la fiducia del parlamento di Westminster a dispetto dell’umiliante bocciatura dell’accordo negoziato con la Ue per il divorzio di Londra da Bruxelles. La scena di politica interna britannica ha dominato i mercati nella seduta di ieri. Con l’avvicinarsi della scadenza del 29 marzo, il Regno Unito si trova ad affrontare la più grave crisi politica degli ultimi cinquant’anni.
VESTAGER A ‘SOLE24ORE’ – In un’intervista al quotidiano finanziario, la commissaria alla Concorrenza parla dei dossier italiani, nello specifico del settore bancario. Vestager dice che su Carige si è preso nota del decreto legge del governo Conte e la Commissione resta in contatto con le autorità italiane. “Una volta che verrà deciso un programma di emissioni obbligazionarie garantite dallo Stato valuteremo la proposta”. La commissaria non rilascia invece commenti su Mps dopo la richiesta di nuove svalutazioni da parte della Bce. Vestager dice inoltre che il programma di cartolarizzazione sulle sofferenze negoziato con l’allora ministro Padoan ha funzionato molto bene. Il programma è in scadenza a marzo e “la decisione sul rinnovo è al governo italiano”.
MERCATO – Seduta decisamente felice per il secondario dei Btp, con flussi di acquisto che hanno visto il differenziale rispetto al Bund decennale in caduta fino a 259 punti base — minimo dal 2 gennaio — e il tasso del benchmark dicembre 2028 fino a 2,76%, anche in questo caso minimo dell’anno.
TESORO SU EMISSIONE IN DOLLARI – Il ministero dell’Economia potrebbe tornare già nei prossimi mesi sul mercato delle emissioni in dollari, da cui è assente ormai da settembre 2010. Lo ha detto in serata il responsabile per il debito pubblico Davide Iacovoni.
PIMCO SU ITALIA – Il primo gestore obbligazionario mondiale ritiene che il quarto trimestre 2018 si sia chiuso con un Pil in negativo e vede per quest’anno una crescita pari a zero o leggermente negativa. Facendo riferimento alla natura non solo tecnica della recessione e ad altri fattori di rischio — ha detto Nicola Mai, executive vicepresident e analista del debito sovrano — Pimco mantiene un sottopeso dei Btp nel portafoglio medio.
PRIMARIO – Protagonista Madrid, che mette sul piatto tra 4 e 5 miliardi di euro nelle riaperture dei Bonos 31 ottobre 2021 cedola 0,05%, 30 luglio 2023 0,35%, 31 ottobre 2024 2,75% e 30 aprile 2027 1,5%. Sul mercato si scommette che la prossima settimana l’emittente sovrano possa proporsi con un’offerta sindacata sul segmento a 15 anni, mentre come di consueto nella terza settimana di gennaio Madrid ha messo sul piatto carta decennale.
TRIA – Banche ancora in primo piano, con l’audizione su Carige del responsabile all’Economia davanti alla commissione Finanze della Camera. Nella stessa sede, in mattinata, si discute di una nuova commissione di inchiesta sul sistema bancario. Di ieri mattina le dichiarazioni del sottosegretario del ministero per gli Affari regionali: secondo Stefano Buffagni, per la solidità del sistema finanziario nazionale occorre ragionare su aggregazioni tra istituti con una regia pubblica.
DATI ZONA EURO – Da Eurostat i numeri finali sull’inflazione di dicembre, che in base alla lettura preliminare ha mostrato un tasso annuo di 1,6% accompagnato da un calo di 0,2% dell’indice mensile.
FOREX – Dollaro in consolidamento dopo i recenti forti rialzi, mentre la sterlina appare salda dopo il voto di fiducia a May. Attorno alle 7,35, l’euro vale 1,1388/91 euro da 1,1397 della chiusura di ieri, e 124,02/07 yen da 124,28 ieri. Alla stessa ora il dollaro/yen si attesta a 108,91/92 da 109,08.
GREGGIO – Prezzi del greggio in calo sulle piazze asiatiche, sotto il peso dei livelli record della produzione Usa, alle soglie di 12 milioni di barili al giorno, mentre si affacciano anche i timori di un indebolimento della domanda. Attorno alle 7,35 il front contract sul Brent cede 31 centesimi a 61,01 dollari al barile, mentre il future di riferimento sul Nymex arretra di 34 centesimi a 51,97 dollari.
TREASURIES – Tassi in rialzo per i titoli del Tesoro Usa sulla scia della forza dell’azionario e dopo il voto di fiducia britannico. Attorno alla chiusura di ieri il decennale di riferimento rendeva 2,725%, un rialzo di 1,7 punti base.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, bilancia commerciale e prezzi import novembre (10,00).
ZONA EURO
Prezzi consumo finali dicembre (11,00) – attesa variazione mensile nulla, tasso annuo 1,6%.
USA (possibile ritardo o slittamento diffusione dati a causa shutdown governo federale)
Licenza edilizie dicembre (14,30) – attesa tasso 1,29 milioni.
Costruzione nuove case dicembre (14,30) – attesa 1,254 milioni.
Nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali (14,30) – attesa 220.000.
Indice Fed Filadelfia gennaio (14,30) – attesa 10.
ASTE TITOLI DI STATO
EUROPA
Gran Bretagna, Tesoro offre 2,5 miliardi sterline Gilt 2024, cedola 1%.
Spagna, Tesoro offre 4/5 miliardi Bonos 31/10/2021, cedola 0,05%, 30/7/2023 0,35%, 31/10/2024 2,75% e 30/4/2027 1,5%.
BANCHE CENTRALI
EUROPA
Gran Bretagna, intervento governatore Carney (16,00).
Zona euro, Coeuré (Bce) partecipa a riunione ministri Finanze e vicegovernatori banche centrali G20, a Tokyo (anche il 18/1).
Zona euro, intervento Lautenschlaeger (Bce) a convegno Dublino (12,00).
USA
New York, intervento presidente Fed Minneapolis Kashkari (0,30).
New York, intervento vicepresidente supervisione Fed Quarles (16,45).
ASIA
Giappone, interventi governatore Kuroda, vicegovernatore Amamiya e ministro Finanze Aso, presidenza giapponese G20 (1,00).
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, a Commissione Finanze Camera audizione Tria su Carige (14,00).
Roma, a Commissione Finanze della Camera istituzione di commissione inchiesta su sistema bancario (9,00).
Roma, atteso consiglio ministri su reddito cittadinanza, quota 100.
Roma, Conte incontra presidenti regioni colpite da terremoto (15,00).
Roma, Novartis-Fondazione Cariplo-IBM presentano terza edizione di BioUpper, atteso Di Maio (9,30).
Roma, riunione comitato esecutivo Abi con vice DG Banca d’Italia Panetta (18,00).
EUROPA
Belgrado, presidente Vucic riceve Putin su risoluzione crisi Kosovo, cooperazione economica e problemi regione.
Germania, Mattarella in visita.