Buongiorno,
i mercati si prendono una pausa sui temi principali: dollaro forte e borse deboli.
Ieri sera WA ha chiuso in netto rialzo riattivando la speranza di assistere un ritorno dell’S&P 500 verso l’area 2800. Questa mattina prontamente gli indici europei hanno aperto in positivo. Per cui seguiamo con attenzione questo ennesimo tentativo di reazione mettendo a fuoco i livelli di resistenza già indicati in settimana.
L’eur usd rimane per il momneto soptra 1.13/1.1275 e tenta di recuuperare quota 1.14. Il range più ampio rimane quindi, per il b/t 1.13/1.1550.
La sterlina a reagito alle difficoltà politiche emerse dopo l’accordo di governo su Brexit. I valori si sono fermati a ridosso dell’area ,8850/60 conservando sotto tale soglia la struttura riflessiva dell’euro sul pound.
Il petrolio dopo le pesanti vendite tenderà a reagire equilibrando l’ipervenduto con un rialzo che, nel caso del Brent, tenderà a riportare i valori dagli attuali 66.40 usd/bar verso area 71 usd.
Lo spread ieri, diversamente dai nostri auspici, ha continuato ad allargarsi anche se di misura. Restiamo all’interno della fascia che delimita le tensioni sotto 330 punti base. E’ probabile che i mercati rimangano ancora sotto pressione fino alla risposta formale della UE alla lettera di Governo che ribadisce le note su deficit e crescita attesi per il 2019. Ribadiamo la necessità che i valori ritrovino la strada della discesa sotto 290 per ristabilire condizioni di maggio distensione.
La giornata è ricca di dati macro economici sul fronte italiano a partire dagli ordinativi all’industri, bilancia commerciale ed inflazione.
Nel pomeriggio avremo altri dati macro significativi in USA come segnalato tra i market movers di oggi.