Scenari possibili dopo la bocciatura parlamentare del Brexit Deal:
1 – Theresa May ritorna a Bruxelles per negoziare un nuovo accordo
2 – Si va verso lo scenario che prefigura l’opzione Norvegia
3 – L’U.K. apre una crisi di governo o indice un nuovo referendum
La sterlina ha reagito all’esito del voto in modo positivo: i corsi dell’eur gbp sono scesi sotto quota .89, livello di equilibrio pre voto per fissare un minimo sopra ,8850 dove abbiamo fissato il primo punto da violare al ribasso per riportare le condizioni tecniche del pound in territorio positivo. Prima di intrapprendere tale rdirezioni abbiamo notato un consistente aumento della volatilità rilevando una distribuzione dei prezzi tra 0,90 ed appunto 0,8850. E’ probabile che le negoziazioni tenderanno a forzare tale soglia e spingere il cambio verso area ,8750/8700 nelle prossime sessioni.
La bocciatura dell’accordo contribuisce ad aumentare l’indice di incertezza politica globale. E’ lo scenario che abbiamo indicato nell’Outlook 2019 come principale market mover per la prima parte dell’anno, unito ad un incremento della perdita di momentum del clima economico. Ieri Mario Draghi, in uno speech al Parlamento Europeo, ha dichiarato che in considerazione di un grado più elevato di incertezza globale sia necessario mantenere la linea di policy ancora accomodante, senza escludere il ricorso a nuovi strumenti di stimolo monetario. La Fed ha fatto intendere di aver congelato la propria linea restrittiva. Il mercato è sempre più convinto che la Cina presto dovrà ricorrere a misure di stimolo monetario più incisive delle attuali includendo un nuovo giro di QE.
L’eur usd ieri nel tardo pomeriggio è sceso sino alla soglia 1.14 fissando un minimo ad 1,1380. Ci attendiamo una reazione in giornata verso 1,1460, tuttavia al momento la barriera 1.1550, ovvero il nostro primo livello di resistenza significativa che si oppone agli acquisti di euro, ha respinto l’apprezzamento del cambio riportandolo al centro di un range che stiamo osservando e che comunque si inserisce in un quadro che continua a premiare la tendenza favorevole per il dollaro. All’interno di questo scenario 1.1360/30 costituiscono la soglia sotto cui i traders dovrebbero ritornare a guardare con più interesse verso la divisa americana.
In questo contesto le borse aprono la seduta europea in positivo, grazie alla performance del Nyse. Ieri l’indice S&P 500 ha chiuso la seduta a 2610 molto vicino al target stimato per la reazione dai minimi 2400 dello scorso dicembre (vedi report Waiting for 2019 pubblicato il 27 dic). Anche gli indici azionari europei si apprestano a collaudare il medesimo livello tecnico affrontando quindi il primo stress test dell’anno in corso. Attenzione.
A conferma dello scenario critico riportiamo ancora una volta lo status delle quotazioni dei rendimenti benchmark sul 10 anni governativo DE e US: quotano entrambi, ma soprattutto il primo all’interno di tendenze riflessive.
MARKET MOVER 16 GENNAIO (fonte Reuters)
BREXIT – Schiacciante sconfitta per la premier britannica May con il Regno unito sprofondato nella peggior crisi politica degli ultimi 50 anni. Ieri sera, in linea con le attese, il Parlamento britannico ha bocciato di larga misura l’accordo da lei raggiunto con Bruxelles sul divorzio di Londra dall’Ue, previsto per il 29 marzo, trascinando il Paese in una situazione caotica che potrebbe portare a un’uscita senza un accordo o persino alla revisione dell’esito del referendum del 2016. Intanto il leader dei laburisti Corbyn ha chiesto un voto di fiducia che si terrà oggi alle 20. Il partito nord-irlandese Dup, che si è rifiutato di sostenere l’accordo, ha detto che appoggerà comunque la premier nel voto di fiducia come anche i Conservatori favorevoli alla Brexit. “Con il voto di questa sera è aumentato il rischio di un’uscita scomposta del Regno Unito”, ha commentato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, aggiungendo che intensificherà i preparativi per un addio ‘no-deal’. In un’intervista a ‘La Stampa’ il presidente del parlamento europeo Tajani definisce il voto di ieri “un messaggio a tutti i sovranisti, anche di casa nostra: ecco cosa comporta uscire dalla Ue o dall’euro: il caos politico”.
NUOVO BTP 15 ANNI – Emissione da record per il nuovo titolo con scadenza marzo 2035, lanciato dal Tesoro tramite sindacato bancario, che ha totalizzato ordini per oltre 35,5 miliardi di euro. Il titolo, che avrà un importo di 10 miliardi, ha visto la domanda toccare il massimo storico per un’emissione italiana sindacata. Il rendimento è stato fissato al 3,41% e la cedola al 3,35%. L’ultimo deal di questo genere del Tesoro risale a gennaio 2018, quando venne emesso il Btp ventennale settembre 2038, per l’importo di 9 miliardi.
MERCATO – Partita in positivo, la carta italiana ha cambiato direzione con lo spread su Bund arrivato a toccare il massimo di seduta di 274 punti base (dai 267 della chiusura di lunedì) in concomitanza dell’annuncio dell’importo del nuovo Btp a 15 anni, per poi chiudere a 272 punti. Contemporaneamente anche il tasso del decennale di riferimento è salito a 2,887% da 2,85% della precedente chiusura, per fermarsi a 2,862%.
POLITICA ITALIA – Ultime ore di lavoro da parte dell’esecutivo in vista del consiglio dei ministri sul decreto con le disposizioni attuative su reddito di cittadinanza e “quota 100” per le pensioni, previsto per domani. ‘Repubblica’ scrive che se non si risolveranno i nodi legati alla possibilità di un aumento della spesa destinato alle due misure si potrebbe scivolare a venerdì 25 gennaio quando Tria sarà tornato da Bruxelles e Davos.
SALVINI e M5S VS BCE – Dure critiche sono giunte da M5s e Lega alla decisione della Bce di alzare progressivamente le coperture sui crediti deteriorati. Se i pentastellati puntano il dito contro “una decisione che danneggia in modo serio l’Italia”, Salvini ha parlato di un “ennesimo intervento a gamba tesa della Bce”, capace di “creare un danno all’Italia da 15 miliardi”. In un articolo dedicato al tema, il ‘Corriere’ cita Roberto Gualtieri, presidente della Commissione economica del Parlamento europeo, secondo il quale “bisognerebbe definire obiettivi specifici per ciascuna banca e se in certi casi non è così c’è un errore: lo scopo è indicare delle aspettative, non obiettivi vincolati e automatici. Questi sarebbero illegittimi”. Secondo ‘La Stampa’, l’affondo di ieri di Salvini va letto in ottica delle elezioni europee di maggio. La Lega — scrive il quotidiano — cercherà di opporsi alla candidatura di Weidmann alla guida della Bce e, laddove possibile, cercherà di cambiare la mission della banca centrale. Per il quotidiano, l’obiettivo del Carroccio è in primis trasformarla in prestatore di ultima istanza e, se ciò non fosse possibile, far sì che Francoforte sia in grado di aprire l’ombrello di una garanzia europea dei depositi bancari.
DRAGHI – Il presidente della Bce, parlando al parlamento europeo, ha detto ieri che i recenti sviluppi economici nella zona euro si sono dimostrati più deboli del previsto e le incertezze, collegate ai fattori globali, restano significative. Draghi ha definito già molto accomodante la politica monetaria attuale della Bce e il rallentamento dell’economia potrebbe durare oltre le attese.
BUNDESBANK – Il governo tedesco dovrebbe verosimilmente estendere il mandato dell’attuale presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, per altri otto anni, secondo quanto riferito da una fonte governativa, confermando indiscrezioni del giornale Sueddeutsche Zeitung.
GRECIA – Il governo di Atene, probabilmente in tarda serata, sarà alle prese con il voto di fiducia nei confronti dell’esecutivo guidato da Tsipras. Ieri il premier ha rivolto un accorato appello in vista della votazione, che, stando alle attese, dovrebbe superare di un soffio. Tsipras ha chiesto la fiducia dopo che il ministro della Difesa, Panos Kammenos, ha rassegnato le dimissioni in polemica con l’accordo sul nome della Macedonia del Nord. La scorsa settimana Tsipras ha detto che, nel caso in cui non riuscisse a ottenere la maggioranza di 151 voti, potrebbe indire nuove elezioni.
INFLAZIONE GERMANIA E ITALIA – Dalla Germania la lettura finale dell’inflazione di dicembre ha mostrato a livello armonizzato un rialzo dello 0,3% su mese e dell’1,7% su anno, in linea alle attese. In mattinata Istat diffonderà l’analoga lettura relativa all’Italia per il mese di dicembre. In questo caso, le attese relative al dato armonizzato Ue sono per un calo dello 0,1% su mese e per un +1,2% su anno.
INDUSTRIA ITALIA – Da segnalare anche i dati su fatturato e ordinativi dell’industria di novembre. Da verificare l’andamento del settore, la cui produzione è crollata, per misurare con maggiore precisione i rischi di scivolamento in recessione.
PRIMARIO ZONA EURO – L’agenda dell’offerta di nuova carta a livello europeo vede la Germania mettere sul piatto 1,5 miliardi nel Bund a 30 anni, con scadenza agosto 2048, e il Portogallo 1,5-1,75 miliardi in titoli di stato a sei e dodici mesi.
DATI CINA – A dicembre i prezzi delle case hanno visto un incremento dello 0,8% su mese rispetto al +0,9% di novembre. A livello annuo il dato ha mostrato un incremento del 9,7% da confrontare con il 9,3% del mese precedente.
ORDINATIVI GIAPPONE – Gli ordinativi di macchinari giapponesi hanno visto un lieve rallentamento a novembre in un segnale che la spesa per investimenti delle aziende possa perdere slancio sullo sfondo delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Il dato ha visto un calo dello 0,02% su mese ben al di sotto delle stime per +3,5% e in calo rispetto al 7,6% del mese precedente.
FOREX – Sterlina debole sulla sconfitta di May sulla Brexit dopo scambi assai volatili nella notte mentre gli investitori si concentrano sul voto di fiducia di questa sera. Attorno alle 7,40, il cambio euro/dollaro vale 1,1403, in calo dello 0,11%, dopo aver chiuso a 1,1414. Alla stessa ora dollaro/yen a 108,45, in calo di 0,18% dopo una chiusura a 108,66 e il cross euro/yen scambia in calo di 0,28% a 123,68 (chiusura a 124,03).
GREGGIO – Prezzi in lieve rialzo con i timori per un rallentamento della crescita globale controbilanciati da un taglio della produzione Opec. Attorno alle 7,40 i derivati sul Brent scambiano in rialzo di 5 cent a 60,69 dollari il barile e quelli sul greggio Usa salgono di 3 cent a 52,13 dollari.
TREASURIES – Governativi Usa in calo negli scambi asiatici. Il decennale di riferimento cede 1/32 con un tasso di 2,711%.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, fatturato e ordinativi dell’industria novembre (10,00).
Istat, prezzi al consumo finali dicembre (11,00).
GRAN BRETAGNA
Prezzi al consumo dicembre (10,30) – attesa 0,2% m/m; 2,1% a/a.
Prezzi al dettaglio dicembre (10,30) – attesa 0,5% m/m; 2,9% a/a.
Prezzi alla produzione dicembre (10,30) – attesa 0,0% m/m; 2,9% a/a.
USA
Prezzi import dicembre (14,30) – attesa -1,3% m/m.
Prezzi export dicembre (14,30) – attesa -0,6% m/m.
Vendite al dettaglio dicembre (14,30) – attesa 0,2% m/m.
Scorte all’industria novembre (16,30) – attesa 0,3% m/m.
Scorte settimanali prodotti petroliferi Eia (16,30).
Flussi netti capitale novembre (22,00).
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Germania, Tesoro offre 1,5 miliardi Bund 30 anni, scadenza 15/8/2048, cedola 1,25%.
Norvegia, Tesoro offre titoli di stato.
Portogallo, Tesoro offre 1,5-1,75 miliardi titoli di stato a 6 e 12 mesi.
BANCHE CENTRALI
EUROPA
Grecia, intervento governatore Banca di Grecia Stournaras (11,00).
Zona euro, intervento de Galhau (Bce) per gli auguri di inizio anno al settore finanziario francese, a Parigi (18,30).
USA
Washington, Fed pubblica beige book sulle condizioni economiche (20,00).
New York, intervento vice presidente supervisione Fed Quarles (16,45).
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, a commissione finanze della Camera, misure a sostegno di Carige (14,00).
Roma, a commissione trasporti della Camera audizione Foietta (10,00).
Roma, convegno Fondazione Formiche/Federtrasporto “L’Italia del fare: infrastrutture e crescita; banche e competitività’; il ruolo delle fondazioni bancarie”, con Guzzetti, Bono, De Bustis (Pop Bari), Palenzona, Patuelli e Boccia (9,30).
Milano, convegno Ordine dottori commercialisti “Manovra 2019”, saluti istituzionali, con sottosegretario presidenza del consiglio Buffagni (dalle 9,00).
EUROPA
Strasburgo, audizione premier spagnolo Sanchez davanti a legislatori Ue; a seguire interverranno altri capi di stato e di governo sul futuro dell’Ue (9,00).
Russia, Tria in visita; incontri bilaterali con governatore banca centrale Elvira Nabiullina, ministro delle finanze Anton Siluanov; AD Russian Direct Investment Fund Kirill Dmitriev.
Grecia, voto parlamento su fiducia al governo.
AFRICA
Ciad, premier Conte in visita.