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MARKET MOVER 15 OTTOBRE 2018

Buongiorno,
I mercati azionari, nonostante i due recuperi di Wall Street nelle chiusura di giovedì e venerdì, rimangono vulnerabili. Anche se si stanno profilando alcuni segnali di ipervenduto di brevissimo termine, la situazione appare ancora vulnerabile soprattutto nelle aree periferiche a partire da quelle emergenti. I rendimenti sul 10 anni USA sono scesi sino all’attesa quota 3.15%. Violazioni di tale livello, più che presumibili nelle attuali condizioni tecniche, lanciano ulteriori segnali di avversità al rischio. L’S&P 500 sotto 2800 rimane vulnerabile ad ulteriori flessioni benchè riteniamo probabile un tentativo di pull back su tale livello.
Ad un clima generale di avversione quindi si aggiungono questa mattina le reazioni all’esito elettorale in Baviera. Riteniamo che il Dax possa scendere verso area 11.000 nelle prossime ore ed un ritracciamento del 10 anni Germania verso quota 0,40%.  In scia ci attendiamo un parziale ridimensionamento del 10 anni Italia che comunque dovrebbe contenere la flessione , almeno per il momento, sopra area 3.40%.  Ciò significa che lo spread rimane ancora sotto pressione ma evita ulteriori accelerazioni verso quella che riteniamo possa essere l’area di maggior rischio 330.
Sul fronte dei cambi sono diversi i market mover della settimana: le reazioni al voto tedesco, l’incontro di mercoledì su Brexit tra i negoziatori, la lettura del Pil cinese atteso in ridimensionamento dal 6,7% al 6,6%. Infine sempre mercoledì avremmo ulteriori indicazioni di aggiornamento sulla linea di policy monetaria seguita dalla FED. Mercoledì inoltre prendono via le trimestrali USA.
L’eur usd al momento conserva valori sopra area 1.1490; nella parte alta del range guardiamo a due resistenze 1.1630 ed 1.1750, in quella inferiore concentriamo l’attenzione su area 1.1450.  La nostra visione rimane sempre orientata ad una prossima rottura del supporto inferiore e la prosecuzione del ribasso dell’euro.  La moneta europea rimane debole contro le monete scandinave, sullo yen e probabilmente dopo mercoledì nuovamente contro la  sterlina.
Questa mattina alle ore 11 sarò ospite di Debora Rosciani a DUE DI DENARI Radio 24, per commentare le reazioni del mercato al voto bavarese ed alla manovra in Italia.

MARKET MOVER : LE NOTIZIE PER GESTIRE IL RISCHIO DI CAMBIO
MARKET MOVER : LE NOTIZIE PER GESTIRE IL RISCHIO DI CAMBIO

ELEZIONI BAVIERA – Da monitorare le reazioni del mercato all’esito delle elezioni in Baviera che, in linea con le previsioni, hanno visto una bruciante sconfitta per la Csu. Il partito di centrodestra, storico alleato bavarese della Cdu della Merkel, ha infatti ottenuto circa il 37,3% dei consensi, secondo risultati preliminari, nella peggior performance elettorale dal 1950. L’esito delle elezioni bavaresi, che vede il grande successo dei Verdi, al secondo posto con circa il 17,8%, l’ultra destra di AfD entrare per la prima volta nel parlamento regionale con circa il 10,7% e il collasso dell’Spd al 9,5%, fa sì che la Csu perda la maggioranza assoluta per la seconda volta dal 1962, costringendo il partito a dare vita a una coalizione.

ITER MANOVRA – Al via una settimana cruciale per i conti pubblici con il Cdm di questo pomeriggio che dovrebbe vedere l’approvazione del decreto fiscale e il governo inviare il Documento programmatico di bilancio alla Commissione Ue. Più incerto invece il via libera alla legge di Bilancio: Di Maio ieri, in un’intervista in tv, ha rassicurato che l’approvazione avverrà come previsto in giornata aggiungendo che verrà tagliato un miliardo di euro dalle pensioni d’oro e che il reddito di cittadinanza andrà solo agli italiani. Più cauto il vicepremier leghista Salvini che parla di uno slittamento ai prossimi giorni. Dopo il vertice di ieri sera, cui non hanno partecipato i due vicepremier, resta sul tavolo il confronto ancora aperto tra Lega e M5S soprattutto sul tetto della pace fiscale con Conte che è tornato a difendere la manovra ribadendo che i mercati saranno rassicurati dopo averne letto il testo. Ma sullo sfondo restano anche le tensioni tra il leader pentastellato e Tria riemerse prepotentemente dopo il caso Alitalia. Nei giorni scorsi, fonti governative e politiche hanno detto a Reuters che, alla luce dei rapporti deteriorati con la maggioranza, è probabile che il ministro dell’Economia lascerà l’incarico entro pochi mesi. Mentre gli ultimi giorni non hanno registrato l’auspicato abbassamento dei toni nello scontro tra Italia e Ue, in settimana Conte sarà a Bruxelles per il consiglio Ue del 17 e 18 ottobre dedicato alla Brexit, e a margine del quale probabilmente avrà modo di parlare della manovra, mentre a seguire il commissario Moscovici si recherà a Roma. Intanto dopo la prima “bocciatura” e dopo la successiva replica di Tria in commissione Bilancio, l’Upb ha confermato definitivamente la non validazione della NaDef facendo riferimento in una lettera ai “significativi e molteplici disallineamenti sulle principali variabili del quadro programmatico, con riferimento sia alla crescita economica sia ai prezzi, rispetto alle previsioni del panel”. L’Upb spiega, inoltre, che “le previsioni macroeconomiche del Mef per gli anni successivi (biennio 2020-21), che non sono oggetto di validazione, sono ritenute ottimistiche”. A questo punto, Bruxelles avrà a disposizione una settimana per identificare eventuali serie deviazioni rispetto agli obiettivi e, nel caso, un’altra settimana (dunque fino al 29 ottobre) per respingerne ufficialmente la bozza. Non sono mancate in questi ultimi giorni anticipazioni di una probabile bocciatura, anche se finora la Commissione ha sottolineato di voler avere in mano il documento ufficiale prima di fare valutazioni.

DRAGHI SU ITALIA – Fiducia nella possibilità di una soluzione del conflitto tra Roma e Bruxelles sulla manovra è stata espressa da Draghi durante la riunione annuale di Fmi e Banca Mondiale a Bali, in Indonesia. Il presidente Bce ha ammonito i politici italiani ad “abbassare i toni”, evitando di mettere in discussione l’euro, e ha ribadito che le loro esternazioni hanno già provocato danni alle aziende e alle famiglie. Il presidente Bce ha inoltre sottolineato che “occorre aspettare i fatti” riferendosi alla versione definitiva della manovra. Venerdì Draghi aveva utilizzato toni più cauti riguardo le prospettive d’inflazione della zona euro, parlando di un aumento graduale nei prossimi anni, dopo che nelle scorse settimane aveva indicato una salita “relativamente vigorosa”. Una sollecitazione all’Italia ad attenersi alle regole fiscali europee è giunta anche dal primo vice managing director del Fmi Lipton che, parlando all'”Handelsbatt”, ha invitato Roma ad appianare le divergenze con Bruxelles.

BTP – E proprio gli sviluppi dell’iter della manovra sono destinati a influenzare il mercato obbligazionario italiano che continua ad essere volatile e fragile, con lo spread che venerdì si è riavvicinato a 310 punti base. Al termine della seduta di venerdì, il tasso del decennale di riferimento si è attestato a 3,58% (massimo intraday) e la spread su Bund a 308 punti base. Sullo sfondo restano i verdetti di Moody’s e S&P attesi entro fine mese.

BREXIT – Altro market mover la nuova battuta d’arresto sui negoziati per la Brexit registrata ieri a pochi giorni dal vertice europeo di mercoledì e giovedì dedicato al tema. Il responsabile dei negoziati per l’Ue Michel Barnier, al termine dell’incontro con il segretario britannico per la Brexit Dominic Raab, ha detto che restano ancora questioni aperte come quella sui confini irlandesi.

PORTAFOGLIO ESTERI BTP – Bankitalia pubblica, tra i vari documenti, il supplemento statistico ‘Finanza pubblica: fabbisogno e debito’ di agosto, contenente i dati sul portafoglio di titoli di Stato italiani detenuti da investitori esteri. I numeri saranno relativi a luglio, mentre quelli di un mese fa avevano mostrato in giugno una nuova discesa del controvalore del portafoglio ai minimi da oltre un anno, a circa 664 miliardi, al 33,7% dei totale dei titoli in circolazione. Dopo le forti tensioni sui Btp registrate in maggio e giugno, legate alla nascita del governo M5s-Lega, il mese di luglio vide una temporanea fase di stabilizzazione del mercato.

RATING – In linea con le aspettative, il Portogallo ha recuperato l’investment grade dopo che Moody’s ha alzato il rating sovrano di un gradino portandolo a ‘Baa3’, con outlook stabile, facendo riferimento ai miglioramenti del Paese dal punto di vista economico e fiscale.

DATI GIAPPONE – La fiducia delle imprese manifatturiere in Giappone è salita in ottobre rispetto al mese precedente. I numeri del Reuters Tankan infatti sono saliti a +28 dal +26 di settembre. L’analogo indicatore relativo al comparto non manifatturiero cala invece al minimo di circa due anni a +24 da +33 di settembre.

FOREX – Dollaro in rialzo su euro e sterlina con gli investitori orientati su divise rifugio dopo l’esito infruttuoso dei negoziati sulla Brexit. Attorno alle 7, il cambio euro/dollaro vale 1,1550, in calo dello 0,11%, dopo aver chiuso a 1,1562. Alla stessa ora dollaro/yen a 112,02, in calo di 0,15% dopo una chiusura a 112,19 e il cross euro/yen scambia in calo di 0,21% a 129,38 (chiusura a 129,65).

GREGGIO – Prezzi in rialzo sulle tensioni geopolitiche legate alla scomparsa di un giornalista saudita sebbene i timori per l’outlook a lungo termine zavorrino i prezzi. Attorno alle 7, i derivati sul Brent scambiano in rialzo di oltre 1 dollaro a 81,46 dollari il barile, e quelli sul greggio Usa salgono di 79 cent a 72,13 dollari.

DATI MACROECONOMICI
USA
Indice manifatturiero Fed New York ottobre (14,30) – attesa 20,0.
Vendite al dettaglio settembre (14,40) – attesa +0,5% m/m.
Scorte imprese agosto (16,00) – attesa +0,5% m/m.
Scorte al dettaglio agosto (16,00).

CINA
Attesa fino al 17/10 offerta moneta M2 settembre – attesa +8,3% a/a.
Attesi fino al 17/10 nuovi prestiti in yuan settembre – attesa 1.347 miliardi.
Attesa fino al 17/10 crescita prestiti settembre – attesa +13,2%.

BANCHE CENTRALI
ITALIA
Banca d’Italia pubblica documenti: ‘Finanza pubblica: fabbisogno e debito’ e ‘Mercato finanziario’ di agosto, ‘Debito lordo delle Amministrazioni pubbliche’ e ‘Debito delle Amministrazioni centrali’ del 2° trimestre, ‘Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita’ del 3° trimestre.

EUROPA
Zona euro, Angeloni (Bce) partecipa a annuale Single Resolution Board (Srb) a Bruxelles (11,15).
Zona euro, intervento Nouy a Bruxelles (18,00).
Zona euro, intervento de Guindos a Madrid (20,00).

APPUNTAMENTI
ITALIA
Governo, attesa entro oggi trasmissione a Commissione Ue Documento programmatico di bilancio per 2019 (versione in inglese Nadef).
Roma, Consiglio ministri su legge Bilancio e decreto fiscale.
Monza, Salvini partecipa ad assemblea pubblica Confimi Industria, Confederazione Industria Manifatturiera Italiana e Impresa Privata (11,00).

EUROPA
Bruxelles, conferenza annuale Single Resolution Board (Srb); partecipano Koenig (Srb), Dombrovskis (Commissione Ue), Angeloni (Bce), Enria (Eba).
Lussemburgo, riunione consiglio Affari esteri Ue.