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MARKET MOVER 14 GENNAIO 2019

Diminuisce il surplus della bilancia commerciale cinese per effetto di minori importazioni -7.6% contro un -4,4% di export. Il dato, pubblicato questa mattina, conferma il rallentamento in atto della anche della crescita cinese.  Ritornano le vendite sul mercato azionario cinese, mentre si attende una nuova delegazione cinese in visita negli USA pa fine mese per continuare la trattativa commerciale sui dazi. Il cambio diretto usd cny nel frattempo abbandona l’area 6.85 ed avvia come ventilato nell’Outlook 2019 il ritracciamento del precedente movimento rialzista del dollaro sullo yuan renminbi.  Presto dovremmo vedere un test di quota 6.70 usd cny, ovvero una discesa verso il primo dei due target ribassisti contro euro 7.65 eur cny.

Domani  il Parlamento inglese si esprimerà sull’accordo Brexit. Venerdì l’eur gbp dopo più tentativi falliti di violare al rialzo quota .9125 ha ripiegato verso l’altro livello di verifica rispetto al range di oscillazione che abbiamo segnalato in attesa del voto: 0.8850. Una Brexit senza accordo porterebbe il paese in un “territorio inesplorato” e quindi in una condizione di caos. Passerà l’istanza del Governo May? Al momento non ci sono sondaggi sufficientemente credibili. Tuttavia l’area ,8850 – ,90 costituisce il range dell’incertezza; oltre tali limiti potremmo pensare che il comportamento dei prezzi possa scontare con qualche ora d’anticipo l’esito del voto. Sopra .90/.9125 dovremmo ritenere che l’esito sia negativo. Sotto .8850 dovremmo pensare che il Parlamento si appresta a votare a favore dell’accordo. Vedremo. Sotto .8850 si apre uno scenario di ritracciamento della debolezza del pound sull’euro, mentre il break up della parta alta della banda segnalata, dovremmo attenderci un voto contrario ed un’accelerazione del cambio eur gbp verso area ,93.

Certamente anche il cambio eur usd subirà le conseguenze del voto. Al momento quota 1.1550 ha respinto la ripresa dell’euro.  Qui si naviga all’interno di una banda di breve termine, compresa tra 1.1550-1.1320. Fintantochè gli scambi rimarranno all’interno di questa fascia (sempre nel breve termine) i due livelli tenderanno ad aumentare progressivamente il loro valore con un passo comunque marginale.  Per la giornata odierna abbiamo messo a fuoco 1.1440 come sostegno giornaliero ed  1.1550 come livello di contenimento. Ricordiamo che nell’Outlook 2019 abbiamo fissato in area 1.1550 l’eventuale trigger per l’apertura di una correzione più ampia di eur usd. Di converso riteniamo che l’attuale congestione, in consolidamento dallo scorso novembre, perda efficacia sotto 1.13 lasciando spazio per la ripresa delle vendite su euro.

Sul mercato azionario l’indicazione dell’Outlook 2019 ci offre sin da subito il test annunciato già a Natale di area 2620 dell’S&P 500. La verifica e le reazioni  indicate nel report al collaudo dell’area, forniranno un primo orientamento sulla tendenza dei prossimi mesi.

WB RISK MANAGEMENT: EUR USD
WB RISK MANAGEMENT: EUR USD

 

MARKET MOVER DI OGGI (fonte Reuters)

DBRS SU ITALIA – L’agenzia di rating canadese ha confermato il proprio giudizio sull’Italia a BBB(high), ribadendo l’outlook stabile e mantenendo una distanza di tre gradini dal comparto non investment grade.

A sostegno dell’outlook, scrivono gli analisti, ha contribuito la revisione in senso più conservativo dei target di bilancio da parte del governo che ha evitato l’apertura di una procedura Ue. Altro elemento di supporto, i passi avanti compiuti dalle banche nello smaltimento delle sofferenze.

D’altra parte, la preoccupazione principale di Dbrs è l’assenza di attenzione dell’esecutivo sui problemi strutturali, in un contesto di rallentamento della crescita economica e con prospettive dei conti pubblici che diverranno più complicate l’anno prossimo.

 

TRIA A CORRIERE – Intervistato ieri dal Corriere della Sera, il ministro dell’Economia, dopo il brusco tonfo della produzione industriale di novembre, ha affermato che a suo parere l’economia italiana è in una situazione di stagnazione, sottolineando come dal punto di vista congiunturale l’Italia non stia andando peggio della Germania o della Francia e che la fase di rallentamento dell’economia sia un fenomeno internazionale.

Sul rischio che una revisione al ribasso del target di crescita del Pil nel 2019 possa fare emergere un disavanzo più alto del target di 2,04%, Tria ricorda che il deficit “verrà tenuto in ogni caso sotto controllo con una attenta azione di monitoraggio che è stata prevista e rafforzata con norme specifiche”.

Nel 2019, assicura Tria, il debito scenderà perchè c’è l’impegno del governo. Se il calo del petrolio può deprimere l’inflazione, avrà un effetto positivo sulla crescita, argomenta il ministro. Quest’ultima però, a detta di Tria, dipenderà molto dalla politica monetaria e della congiuntura internazionale.

 

BTP – Le riapeture riservate agli specialisti dei Btp a 3,7 e 30 anni assegnati venerdì per 6,5 miliardi di euro concluderanno il ciclo di aste di metà mese del Tesoro italiano che, però, potrebbe restare protagonista sul primario con un’offerta via sindacato sul tratto 15 anni. L’accoglienza degli investitori al primo collocamento 2019 è stata positiva ma lo spread tra Btp/Bund decennali è rimasto ancorato in area 270 pb.

 

PRODUZIONE ZONA EURO – I numeri Eurostat quantificheranno l’ampiezza della correzione della produzione industriale del blocco della valuta unica a novembre, alla luce delle pesanti flessioni registrate nelle principali economie manifatturiere della zona euro per l’impatto delle tensioni commerciali tra Usa e Cina.

 

EXPORT CINA – Nuovi segnali di debolezza dalla seconda economia mondiale. L’export ha segnato la flessione più marcata da due anni a dicembre, contraendosi di 4,4% su anno dopo la crescita di 5,4% segnata a novembre, mentre le attese erano per un rallentamento della crescita a 3,0%. Calo inatteso anche per le importazioni, scese di 7,6% su anno dopo +3,0% in novembre, mentre il consensus suggeriva un’espansione di 5,0%.

 

MAY SU BREXIT – La premier britannica May ha avvertito che l’incapacità dar forma alla Brexit sarebbe catastrofica per la democrazia, appellandosi al Parlamento in vista del voto di domani, che nelle attese dovrebbe bocciare l’accordo sul divorzio raggiunto con Bruxelles.

 

GILET GIALLI – Dopo il nono sabato di protesta da parte del movimento dei gilet gialli, in una lettera aperta ai francesi Macron ha lanciato un dibattito nazionale di tre mesi nella speranza di placare la rabbia dei contestatori, impegnandosi ad ascoltarne le istanze e le proposte, ma riaffermando gli elementi cardine della propria agenda di riforme economiche.

 

POLITICA GRECIA – Potrebbe tenersi già questa settimana il voto parlamentare di fiducia chiesto dal premier Tsipras sul governo, entrato in crisi dopo l’uscita dalla coalizione del partito nazionalista guidato dal ministro della Difesa Kammenos, che ha rassegnato le dimissioni in polemica con l’accordo sul nome della Macedonia del Nord. L’uscita di Kammenos dalla maggioranza potrebbe portare Atene ad elezioni anticipate.

 

FOREX – Il tonfo dell’export cinese alimenta i timori di un rallentamento del ciclo economico mondiale e sostiene lo yen, che tende a sovraperformare nelle fasi di avversione al rischio. Intorno alle 7,40 la valuta giapponese sale sul dollaro, che scivola a 108,11 yen da 108,54 yen della precedente chiusura; lo yen sale anche sull’euro, che arretra a 124,02 da 124,49. Stabile in area 1,1470 l’euro/dollaro.

 

GREGGIO – La frenata dell’export cinese pesa anche sui prezzi del greggio. I futures sul Brent arretrano di 74 centesimi a 59,74 dollari al barile; i derivati del Nymex perdono 65 centesimi a 50,96 dollari il barile.

 

TREASURIES – L’obbligazionario Usa ha archiviato la settimana in rialzo, parallelamente alla debolezza dell’azionario. Il decennale Usa ha archiviato la seduta in rialzo di 10/32, per un rendimento di 2,731%.

 

DATI MACROECONOMICI

ITALIA

Ocse, composite leading indicator novembre (12,00).

 

ZONA EURO

Produzione industriale novembre (11,00).

 

USA

Revisione licenze edilizie novembre (14,00).

Stima bilancia commerciale novembre (14,30).

Stima scorte all’ingrosso novembre (14,30).

 

ASTE DI TITOLI DI STATO

EUROPA

Francia, Tesoro offre titoli di Stato a breve termine.

Germania, Tesoro offre 3 miliardi Bubill scadenza 19/6/2019.

 

BANCHE CENTRALI

ITALIA

Banca d’Italia pubblica ‘Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita’ (trimestrale) 4° trimestre 2018.

 

APPUNTAMENTI

ITALIA

Roma, Salvini (10,30) e Conte (9,00) incontrano Avramopoulos.

Milano, S&P Ratings, “2019 Italy Annual Press Conference” (11,00).

 

EUROPA

Lugano, Moavero Milanesi in visita ufficiale incontra controparte svizzera Cassis (11,50); segue conferenza stampa (14,30).

 

GIAPPONE

Mercati chiusi.