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MARKET MOVER 14 DICEMBRE 2018

Nella conferenza stampa di ieri, Mario Draghi, governatore della BCE, ha delineato un quadro meno confortevole di quanto non abbia descritto nelle precedenti riunioni. La fine del QE sarà accompagnata comunque con il reinvestimento dei titoli in scadenza, mentre i tassi di interesse rimarranno fermi sino alla fine del suo mandato. E’ probabile che la banca centrale intervenga ulteriormente qualora il quadro di scenario lo  richieda con ulteriori stimoli monetari, in primo luogo a supporto della liquidità delle banche.

Questa è la nostra interpretazione alle parole meno tranquillizzanti rilasciate ieri pomeriggio dal Governatore. L’eur usd ha reagito subendo parziale perdita di momentum scendendo verso la parte bassa del range che stiamo monitorando da alcune settimane. La banda si sta assottigliando lasciando prevedere un potenziale breakout sotto 1.13. Come sanno i nostri lettori da tempo stiamo monitorando l’area 1,13/1.12 per controllare in termini di timing la violazione definitiva al ribasso della banda che da settimane intrattiene le negoziazioni sul cambio. Il nostro scenario di riferimento rimane quindi di segno riflessivo.

Manca al quadro generale l’esito della riunione della Federal Reserve martedì e mercoledì prossimi. Il mercato sconta un aumento dei Fed Funds  seguito da dichiarazioni di sospensione del programma di normalizzazione annunciato per il 2019.

Quindi si va verso una fase di maggior attenzione verso condizioni di rallentamento del ciclo espansivo. I mercati azionari in realtà stanno prezzando un periodo recessivo particolarmente avvertito in Eurozona. Nel nostro Outlook 2019 che pubblicheremo agli inizi dell’anno, abbiamo considerato come riferimento uno scenario di avversione al rischio come elemento di prosecuzione di quanto abbiamo già indicato per l’ultimo trimestre di questo 2018. Lo sforzo che abbiamo cercato di mettere sul piano operativo è tutto centrato sulla ricerca delle opportunità quando esse prenderanno forma nel corso del prossimo anno.

Per il momento i nostri riferimenti ideali in tal senso rimangono orientati verso l’area dollaro con flussi parcheggiati in strumenti obbligazionari governativi di qualità; qualora il 10 anni  USA dovesse scivolare sotto 2.80% è possibile anche confermare posizioni lunghe di duration così come indicato nella discesa sotto il 3%.

 

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EVENTI 14 DICEMBRE (fonte Reuters)

BCE – Il consiglio della Bce ha discusso di Ltro, ma senza entrare nei dettagli. Lo ha detto Draghi dopo che l’istituto centrale, come atteso, ha confermato i tassi d’interesse. Questo ha deluso le attese di chi sperava nell’annuncio di un nuovo Tltro. La Bce in ogni caso ha intenzione di mantenere il livello della liquidità disponibile in linea con le necessità del sistema bancario. La Bce ha anche comunicato che reinvestirà i proventi dei bond in scadenza acquistati nell’ambito del Qe nel corso dell’anno per evitare scossoni sul mercato del debito.

STIME TRIMESTRALI BCE – La Banca centrale europea ha tagliato le stime di crescita della zona euro e rivisto leggermente le previsioni sull’inflazione. Per il 2019 la Bce vede l’economia della zona euro crescere dell’1,7%, rispetto alla precedente stima di 1,8% e a fronte delle attese degli analisti per 1,6%. La crescita nel 2020 è vista a 1,7% mentre le stime iniziali per il 2021 la fissano a 1,5%. Quanto all’inflazione, la Bce ha leggermente alzato la stima per il 2018 a 1,8% ma ha tagliato quella per il 2019 a 1,6% rispetto alla precedente di 1,7%. Per il 2021 le proiezioni sono per una crescita dell’1,8%.

PMI – In arrivo da Francia, Germania e zona euro la stima flash dei Pmi manifatturieri, servizi e compositi di dicembre. Per la zona euro le attese sono di un Pmi manifatturiero a 51,9 dal precedente 51,8 e un indice servizi a 53,5 da 53,4 di novembre.

DATI USA – Svariati i dati in arrivo dagli Usa, fra cui quello relativo alla produzione industriale di novembre, con attese di un rialzo dello 0,3% dal precedente 0,1%. Per le vendite al dettaglio, riguardanti ancora novembre, si attende un rialzo congiunturale dello 0,2% dal precedente 0,8%.

DATI CINA – La produzione industriale di novembre ha deluso le attese, attestandosi al tasso tendenziale di 5,4% a fronte di un consensus pari a 5,9%. Più basse anche le cifre relative alle vendite al dettaglio di novembre, cresciute di 8,1% su anno contro stime per 8,8%.

GIAPPONE – L’indice Tankan manifatturiero del quarto trimestre si attesta a 17 contro stime per 19, mentre il Pmi flash manifatturiero di dicembre a cura di Nikkei è risultato pari a 52,4. La revisione della produzione industriale di ottobre segna 2,9% su mese.

FOREX – Dollaro in rialzo, mentre l’attenzione dei mercati si sposta sulla Fed ed euro e sterlina appaiono sotto pressione. Attorno alle 7,55 l’euro vale 1,1347/49 dollari da una chiusura di ieri a 1,1361 e 128,87/91 yen da 129,03. Il dollaro/yen si attesta invece a 113,57/59 da 113,62.

GREGGIO – Prezzi del petrolio in calo sulla scia dei timori relativi all’economia cinese, ma l’accordo Opec sul taglio alla produzione fornisce un certo supporto. Attorno alle 7,55 il futures sul Brent quota 60,98 dollari al barile con un calo di 47 centesimi, mentre il contratto sul Nymex vale 52,31 dollari con un declino di 27 centesimi.

TREASURIES – Andamento misto per i titoli del Tesoro Usa sulle parole di Draghi. Il decennale di riferimento rende fino 2,891% da una chiusura precedente a 2,911%.

 

MANOVRA – Salvini e Di Maio hanno espresso piena fiducia nel lavoro che Conte sta svolgendo con Bruxelles per evitare una procedura di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo, dopo che Conte ha presentato ai vertici un target per il deficit/Pil 2019 al 2,04% dal precedente 2,4%, assicurando però che platee e importi di quota 100 e reddito di cittadinanza non cambieranno. Moscovici ha detto che occorre lavorare ancora per raggiungere un compromesso, mentre il portavoce di Tria ha dichiarato che c’è la volontà comune con Bruxelles di arrivare a una soluzione.
Secondo ‘La Repubblica’ per l’intesa con l’Ue mancano ancora 4,5 miliardi di euro (per il Corriere sarebbero 4), che Tria intenderebbe ricavare da un altro taglio sulle pensioni, ipotesi respinta da Salvini.

DI MAIO A ‘IL FATTO’ – In un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano’, il vicepremier torna oggi a sottolineare che quota 100 e reddito di cittadinanza “a platea invariata costeranno di meno”. “Il reddito di cittadinanza costerà 1,2-1,3 miliardi in meno perché parte a marzo, anche se le pensioni di cittadinanza e di invalidità arriveranno da febbraio. Invece per quota 100, considerato il divieto di cumulo, abbiamo 2 miliardi e qualche centinaio di milioni in meno”. I miliardi mancanti verranno recuperati dalle pensioni d’oro e dalla dismissione degli immobili.
Sulla parole del commissario Ue per gli Affari economici e monetari, che dice che c’è ancora molto da fare Di Maio risponde: Quelle parole le ha dette Moscovici, non il presidente della Commissione Juncker. Ma c’è una trattativa in corso, e non dico altro”.

INFLAZIONE ITALIA – In arrivo i dati finali relativi all’inflazione in novembre. Secondo i dati provvisori di Istat, a novembre l’indice Nic dei prezzi al consumo ha registrato una variazione di -0,1% su mese e di +1,7% su anno. Il dato tendenziale registra il massimo da aprile 2017. In ottobre l’indice Nic era risultato piatto su mese e in rialzo dell’1,6% su base annua.

BTP – Il secondario ha chiuso in rialzo la seduta, pur registrando una riduzione dei guadagni in concomitanza con le parole di Draghi sull’Ltro. La seduta è rimasta tuttavia improntata al rialzo, grazie alle nuove cifre della manovra italiana relative al defict/Pil. Lo spread si è spinto fino al minimo di 261 punti base, i livelli più bassi dal primo di ottobre, mentre dopo la conferenza stampa di Draghi ha toccato il massimo di seduta a 273, per poi chiudere a 269 punti base. Il tasso del decennale di riferimento ha concluso la seduta a 2,966%.

DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, fatturato e ordinativi dell’industria ottobre (10,00).
Istat, prezzi al consumo finali novembre (11,00) – attesa dato Nic -0,1% m/m; 1,7% a/a; dato Ipca -0,2% m/m; 1,7% a/a.

FRANCIA
Stima flash Pmi manifatturiero Markit dicembre (9,15) – attesa 50,7.
Stima flash Pmi servizi Markit dicembre (9,15) – attesa 54,8.
Stima flash Pmi composito Markit dicembre (9,15) – attesa 54,0.

GERMANIA
Indice prezzi all’ingrosso novembre (8,00).
Stima flash Pmi manifatturiero Markit dicembre (9,30) – attesa 52,0.
Stima flash Pmi servizi Markit dicembre (9,30) – attesa 53,4.
Stima flash Pmi composito Markit dicembre (9,30) – attesa 52,5.

SPAGNA
Prezzi al consumo finali novembre (9,00) – attesa dato nazionale -0,1% m/m; 1,7% a/a; dato armonizzato -0,2% m/m; 1,7% a/a.

ZONA EURO
Stima flash Pmi manifatturiero composito Markit dicembre (9,00) – attesa 51,9.
Stima flash Pmi servizi composito Markit dicembre (9,00) – attesa 53,5.
Stima flash Pmi composito Markit dicembre (9,00) – attesa 52,5.
Costo lavoro trim3 (11,00).

USA
Vendite al dettaglio novembre (14,30) – attesa 0,2% m/m.
Produzione industriale novembre (15,15) – attesa 0,3% m/m.
Capacità utilizzo impianti novembre (15,15) – attesa 78,6%.
Produzione manifatturiera novembre (15,15) – attesa 0,3% m/m.
Stima flash Pmi manifatturiero Markit dicembre (15,45) – attesa 55,1.
Stima flash Pmi servizi Markit dicembre (15,45) – attesa 54,7.
Stima flash Pmi composito Markit dicembre (15,45).
Scorte all’industria ottobre (16,00) – attesa 0,6% m/m.

BANCHE CENTRALI
ITALIA
Banca d’Italia pubblica “Mercato finanziario” di ottobre; Banca d’Italia, supplemento al bollettino statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” di ottobre; “Debito lordo delle Amministrazioni pubbliche” 3° trimestre; “Debito lordo delle Amministrazioni centrali” 3° trimestre.

EUROPA
Zona euro, Draghi partecipa a Consiglio europeo a Bruxelles.
Zona euro, intervento de Guindos a convegno politica dei mercati finanziari a Francoforte (9,15).
Zona euro, banca centrale Austria pubblica previsioni semestrali; conferenza stampa Nowotny a Vienna (10,00).
Zona euro, intervento Lautenschlaeger a conferenza su mercati finanziari a Francoforte (10,30).
Zona euro, intervento conclusivo governatore Banca di Spagna de Cos a convegno a Barcellona (12,30).

APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, Di Maio ospite della trasmissione Mattino 5 (9,00).
Roma, a Vigilanza Rai audizione Di Maio (11,00).
Rome Investment Forum 2018 Financing Long-Term Europe inizia convegno su “Invest in Europe” (dalle 9,00). Apre i lavori Abete; intervengono Boccia, presidente Poste Farina, Gros-Pietro, GM Cattolica Trevisani, Bassanini, vice presidente CDP Paganetto, vice ministro Affari Esteri Del Re, Ceo Invitalia Arcuri, Bini Smaghi, Country Manager S&P Italy Paciotti, presidente Unipol Stefanini, Passera; sessione plenaria con ministro Finanze Lussemburgo Gramegna, Gualtieri, Sabatini; intervento Angeloni su “Fixing the European Dream: Economic and Monetary Union, Banking Union, Capital Markets Union, and What Else?”; atteso Tria.
Inps, terminano celebrazioni 120 anni con Boeri, DG Di Michele, Gabrielli, Bonisoli, Ignazio Visco, Cantone (dalle 10,00).
Milano, Reuters pubblica asset allocation dicembre (13,00).
Milano, Abi termina “Funding & Capital Markets Forum 2018” (dalle 9,15). Tra i partecipanti sono attesi David Angeloni dell’Abi, Fioravanti di Consob, Topa della Federazione Bancaria Europea (EBF), Annoscia del Parlamento europeo, vice presidente UniCredit Chiarelli, Ferrazzi dell’Abi, Daprile di DBRS Ratings, Denis della Commissione Ue, Nuzzi di CDP, Reedtz di Ania, Sabatini dell’Abi, Fabrizi di Fitch Ratings.
Pescara, Di Maio a incontro con Associazioni di categoria e imprenditori locali insieme alla candidata Presidente M5S Abruzzo Marcozzi; seguono dichiarazioni stampa (16,00).
Pineto (Teramo), Di Maio a incontro coi cittadini (19,00).

EUROPA
Bruxelles, Conte a Consiglio Ue.
Bruxelles, ‘Euro Summit’.
Bruxelles, Acea pubblica registrazioni auto Europa novembre.
Danimarca, DBRS e Fitch si pronunciano su rating sovrano.
Estonia, DBRS si pronuncia su rating sovrano.
Gran Bretagna, DBRS si pronuncia su rating sovrano.
Irlanda, Fitch si pronuncia su rating sovrano.
Slovenia, S&P si pronuncia su rating sovrano.
Turchia, Fitch si pronuncia su rating sovrano.