Ci sono tre dati che spiccano nella lettura del calendario economico odierno. Tra tutti a nostro giudizio merita particolare attenzione quello relativo alla fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan.
Il dato è importante in quanto il grado di correlazione con l’andamento del NYSE ed in particolare l’indice S&P 500 è estremamente elevato. La caduta della fiducia registrata nell’autunno dello scorso anno è stato il trigger per l’avvio della correzione dei mercati azionari USA. Allo stesso modo il recupero d’inizio anno ha anticipato lo sviluppo della reazione dei mercati azionari. Qualora il dato dovesse risultare negativo oltre le attese sotto riportate, potremmo avere l’avvio di un segnale correttivo per le borse. L’eventuale segnale rientrerebbe nello schema operativo che abbiamo delineato all’interno del nostro Outlook mensile WB PERSPECTIVES (chiedete un copia del report)
DATI MACRO – Attesa per la produzione industriale di febbraio nella zona euro: atteso un calo dello 0,6% su mese e dell’1% su anno, dopo +1,4% congiunturale e -1,1% tendenziale a gennaio. Recentemente i dati macro di alcuni Stati membri hanno alimentato i timori di un rallentamento dell’economia nell’area, in particolare la produzione industriale della Germania, il cui governo ha dimezzato le stime di crescita 2019 a 0,5% da 1% secondo Der Spiegel.
Negli Usa viene diffusa la stima sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan in aprile, dopo recenti dati di segno diverso; il consensus è a 98 da 98,4 del mese precedente.
La Cina diffonde il dato sulla bilancia commerciale di marzo, di particolare interesse in una fase in cui l’attenzione sul commercio mondiale è alta; l’attesa pari a 7,05 miliardi di dollari da 4,08 miliardi di febbraio è stata ampiamente superata da una crescita equivalente a 14.2 miliardi di dollari.
I dati economici degli Stati Uniti in arrivo hanno mostrato una solida produzione ISM dopo la debolezza degli anni precedenti, mentre gli ordini durevoli erano attesi. Pertanto, sembra che gli investimenti delle attrezzature aziendali statunitensi potrebbero continuare a contribuire positivamente alla crescita nel 2019.
Il dato positivo sulla bilancia commerciale cinese si accompagna alla ripresa del PMI. I recenti dati provenienti dalla Cina mettono in evidenza un processo di stabilizzazione economica: il PMI manifatturiero cinese ufficiale è salito da 1,3 punti a 50,5 a marzo, molto più alto del consenso per 49,6 e ritorno in territorio espansivo dopo tre mesi di contrazione.
La stabilizzazione in Cina sarebbe una buona notizia per la Germania, dove gli ordini delle fabbriche continuano a precipitare: i dati PMI confermano che il settore manifatturiero rimane il principale ostacolo all’attività complessiva, soprattutto in Germania e il PMI del settore euro ha registrato la lettura più alta da novembre. Nel Regno Unito, la vicenda Brexit continua ma il non-accordo è (quasi) escluso, mentre sono molto probabili lunghe elezioni e elezioni anticipate.
per ritornare sui mercati ed i dati del pomeriggio, i nostri algoritmi di breve termine segnalano già una perdita di momentum dfel mercato azionario a ridosso della proiezione dei massimi storici dell’indice S&P 500. 2870 costituisce il trigger per l’apertura di una fase correttiva.