Lo spread si è fermato sotto la soglia dei 300 punti base tuttavia, ed è quello che conta alla fine, il 10 anni per effetto di un rialzo generalizzato dei rendimenti globali sui governativi, è andato oltre la soglia del 3.3%. E’ auspicabile che alla tenuta dello spread segua anche un rientro del 10 anni sotto quest’ultimo livello.
Tutto nasce dal break up dei rendimenti relativi all’analoga scadenza USA oltre il 3%. Il rialzo dei rendimenti americani solleva, come l’alta marea, tutti i tassi di rendimento decennali che polarizzano verso la struttura dei tassi statunitense, Europa compresa. Per riportare i rendimenti italiani in un alveo meno pericoloso lo spread dovrà scendere subito a 260 bp e successivamente a 240. Cosa fattibile, soprattutto alla luce del calo in atto dello stock di debito che indica ad agosto una discesa a 2329 miliardi rispetto ai massimi annuali fissati a circa 2342 miliardi. Ovviamente il mercato attende i dettagli della manovra per riportare in equilibrio eventuale i rendimenti Italia. Tutti chiedono crescita auspicando che gran parte del deficit venga indirizzata verso investimenti pubblici e privati.
L’euro assorbe le tensioni europee, non solo relative a quelle prodotte dal caso Italia, e scende sotto quota 1.15/1.1490 eur usd. Si tratta del segnale che attendavamo per consentire al cambio di scendere verso i minimi dell’anno a 1,13. Prima dovremmo assistere ad un pull back verso area 1,1550/70. Anche la sterlina quota livelli significativi sull’euro: il cambio eur gbp oscilla infatti a ridosso di quota .8870 poco sopra la soglia indicata nell’ultimo Outlook (,8860) come punto da violare per ottenere un segnale di rafforzamento più concreto del pound.
Ritorna su livelli tecnici di supporto anche eur jpy. area 130.50/130 costituisce il pivot point utile a riportare in caso di violazione al ribasso il cambio in una condizione meno forte ed esposta quinda ad acquisti speculativi di euro su yen.
Anche contro lo yuan renminbi l’eur ritorna a subire iniziali vendite. Come stimato nell’outlook di questa estate il rapporto di cambio eur cny nonostante gli effetti della svalutazione della moneta cinese a causa delle tariffe USA, non è andato oltre la soglia 7.90/8.00 eur cny. Ora dovrebbe iniziare un lento recupero della moneta cinese. Il recupero risulterà lento fintantochè il rapporto usd cny continuerà a sostare sui massimi che comunque contengono il cambio sotto l’area di controllo 6.90/7.00 usd cny.
Infine oggi vedremo se il FTSE Mib saprà difendere ancora l’area 20200 dopo aver testato 20700/900 in un contesto in cui potrebbero emergere parziali vendite sui mercati azionari europei.
Nel contempo il greggio rimane sempre orientato verso i target di medio termine sopra 90 usd/bar (Brent oil).
DATI ED EVENTI IN CALENDARIO
MANOVRA – Nella manovra 2019 ci saranno 16 miliardi complessivi per reddito di cittadinanza e intervento sulla legge Fornero, 8-9 per il primo e 7-8 per il secondo, dichiara stamane Salvini. Ieri sera fonti Lega e M5s avevano parlato di 10 miliardi per il reddito di cittadinanza, 7 per la Fornero, oltre che di 2 miliardi per la flat tax a favore delle partite Iva e un miliardo per le assunzioni straordinarie nelle forze dell’ordine.
NADEF – Ieri sera intanto il governo ha annunciato le nuove previsioni di deficit/Pil: il target resta confermato al 2,4% per il 2019, mentre scende al 2,1% per il 2020 e all’1,8% per il 2021 rispetto alla prima indicazione di 2,4% per entrambi gli anni fornita la settimana scorsa (un taglio delle stime di deficit/Pil 2020 e 2021 era stato già preannunciato da Tria nel corso della giornata di ieri). Conte ha inoltre annunciato un rapporto debito/Pil sotto il 130% l’anno prossimo e in ulteriore calo fino al 126,5% nel 2021. La nota di aggiornamento dal Def, col nuovo quadro completo di finanza pubblica, dovrebbe arrivare in giornata. Salvini ha dichiarato questa mattina che non ci sarà nessuna marcia indietro sui nuovi target di defict anche se lo spread dovesse salire a 400.
STIME PIL – Tra i numeri che il governo deve ancora fornire ufficialmente ci sono quelli sul Pil dei prossimi anni, che tuttavia vengono anticipati stamane dal Sole 24Ore. Secondo il quotidiano il NaDef conterrà una stima di crescita dell’1,5% per il 2019, dell’1,6% per il 2020 e dell’1,4% per il 2021. Anche in questo caso c’è stata una revisione al ribasso rispetto ai numeri forniti da Tria domenica scorsa in un’intervista allo stesso quotidiano, ovvero 1,6% per l’anno prossimo e 1,7% per quello successivo.
CALENDARIO – I deputati di Forza Italia in commissione Bilancio della Camera spiegano in una nota che l’esame del NaDef non potrà iniziare lunedì come previsto e che se non arriverà neppure oggi ci sarà un ulteriore ritardo. A questo punto, con lo slittamento dell’inizio dei lavori parlamentari sul documento, sarà impossibile portare il testo in aula prima della metà di ottobre, si legge nella nota.
UE SU ITALIA – La Repubblica scrive stamane che l’Ue è già pronta a bocciare la manovra italiana e a questo scopo è già stata preparata la lettera ufficiale da inviare a Roma negli ultimi dieci giorni di ottobre, dopo una prima comunicazione informale già trasmessa al governo Conte. Ieri intanto funzionari della Commissione hanno spiegato che Bruxelles condurrà la propria valutazione sul rispetto delle regole fiscali da parte dell’Italia sulla base degli obiettivi 2019, e non su quelli degli anni successivi, mentre Moscovici ha avvertito che un deficit/Pil al 2,4% l’anno prossimo potrebbe portare il saldo strutturale del paese fuori dal Patto di stabilità.
BTP – La possibilità che il governo rivedesse in senso più conservativo almeno parte dei target sul deficit/Pil ha dato sostegno ieri ai Btp, in recupero dopo tre sedute consecutive di pesante flessione, seguite all’annuncio la scorsa settimana di una previsione di 2,4% per tre anni consecutivi. Dopo un picco in mattinata nuovamente sopra 300, lo spread su Bund ha stretto fino a 280 in scia anche alle parole di Savona, secondo cui il rispetto delle regole europee è fondamentale e l’Italia non prenderà alcuna iniziativa contro l’euro; il tasso decennale italiano ha oscillato nel corso della giornata tra 3,28% e 3,44%. Il mercato riparte stamane da 283 pb di spread e dal 3,31% di rendimento.
M5S SU TRIA – Il Fatto Quotidiano parla stamane di una crescente insofferenza del M5s per il ministro Tria. L’idea che si fa strada nel partito, scrive il quotidiano, pur sottolieando che è “difficile da realizzare, per tanti motivi”, primo tra i quali la contrarietà di Mattarella, è quella di sostituire Tria con Savona nell’ambito di un rimpasto di governo a gennaio.
PRIMARIO – Il mercato primario della zona euro sarà dominato dalle aste di Francia e Spagna, con quasi 15 miliardi complessivi di carta in arrivo. Parigi offre tra 8 e 9 miliardi di Oat nominali, sulle scadenze lunghe ed extra lunghe novembre 2028, maggio 2034 e maggio 2048. Madrid risponde con un’offerta tra 4 e 5 miliardi suddivisa tra il nuovo 3 anni ottobre 2021 e le riaperture del decennale luglio 2028 e dell’off-the-run gennaio 2029; si aggiunge l’indicizzato (all’inflazione della zona euro) novembre 2023, per un importo fino a 750 milioni.
DATI USA – Nuovi dati in arrivo nel pomeriggio dagli Usa, dopo che quelli degli ultimi giorni non hanno fatto che confermare la forza attuale dell’economia americana (ieri l’Ism non manifatturiero, salito ai massimi da 21 anni, e il rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato, migliore delle attese). Si guarderà in particolare agli ordini all’industria di agosto: le attese sono per un rimbalzo del 2,1% su mese dopo il calo dello 0,8% registrato in luglio. In agenda anche la revisione degli origini di beni durevoli, sempre di agosto, dopo una lettura preliminare a +4,5% su mese, e la statistica settimanale sui sussidi di disoccupazione, in attesa dei dati clou di questa settimana, quelli mensili sull’andamento del mercato del lavoro, in uscita domani, fondamentali per confermare le attese di un nuovo rialzo dei tassi Fed, il quarto da inizio anno, nel meeting di dicembre.
POWELL – La Fed potrebbe alzare i tassi di interesse oltre il livello stimato come “neutrale” a fronte di un’economia Usa che continua a muoversi su un percorso di crescita “considerevolmente positiva”. Lo ha detto ieri sera il governatore della banca centrale Powell, spiegando che l’attuale fase di espansione “può continuare per un bel po’ di tempo”. “Se vedremo che la situazione si rafforza sempre di più, con l’inflazione che si muove verso l’alto, allora potremmo muoverci in maniera un po’ più veloce” afferma Powell.
GREGGIO – Prezzi petroliferi in calo rispetto ai massimi da quattro anni toccati nella seduta di ieri. Pesano stamane i dati che mostrano un nuovo consistente incremento delle scorte Usa e le indiscrezioni secondo cui Russia e Arabia Saudita hanno raggiunto in settembre un accordo privato per la riduzione dell’output. Alle 7,30 italiane il future Brent scambia a 86,11 dollari il barile (-0,18), il Nymex a 76,24 dollari (-0,17).
FOREX – Dollaro ben intonato, soprattutto sullo yen, rispetto al quale scambia sui massimi da 11 mesi, grazie agli ultimi dati Usa e agli ultimi commenti del governatore della Fed Powell, tutti di segno ‘restrittivo’ e capaci di spingere verso l’alto i rendimenti sui Treasury. Il cambio dollaro/yen tratta a 114,38/39 da 114,53 dell’ultima chiusura, dopo un picco nella notte a 114,55, il livello più alto da inizio novembre dell’anno scorso. Poco variato l’euro/dollaro a 1,1470/74 da 1,1476, reduce però da un calo di oltre mezzo punto percentuale nella seduta di ieri. Euro/yen a 114,40/41 da 114,53.
TREASURIES – In netto calo i governativi Usa nelle contrattazioni della mattinata, che proseguono il movimento della seduta di ieri, con rendimenti ai massimi da diversi anni lungo tutta la curva. A sostenere i rendimenti di mercato sono le attese sempre più concrete di nuovi rialzi dei tassi Fed, questo dicembre e poi ancora nei mesi successivi, a fronte di dati che confermano la forte congiuntura in atto nel paese. Il benchmark decennale Usa cede 15/32, con rendimento a 3,215%, ai massimi dal 2011.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, prezzi delle abitazioni trim2 (10,00).
USA
Nuove richieste sussidi disoccupazione settimanali (14,30) – attesa 213.000.
Ordini all’industria agosto (16,00) – attesa 2,1% m/m.
Revisione beni durevoli agosto (16,00).
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Francia, Tesoro offre 8-9 miliardi Oat scadenze 25/11/2028, cedola 0,75%; 25/5/2034, cedola 1,25%; 25/5/2048, cedola 2,0%.
Gran Bretagna, Tesoro offre Gilt 2024, cedola 1%.
Spagna, Tesoro offre 4-5 miliardi titoli di Stato 31/10/2021 cedola 0,05% (nuovo 3 anni), 30/7/2028 cedola 1,40% (10 anni), off-the-run 31/1/2029 cedola 6,00%; 0,25-0,75 miliardi indicizzato a inflazione area euro scadenza 30/11/2023.
BANCHE CENTRALI
EUROPA
Zona euro, intervento Nowotny (Bce) a Vienna (9,00).
Zona euro, intervento Rehn (Bce) a Helsinki (10,00).
Zona euro, intervento Nouy (Bce) a Vienna (11,30).
Zona euro, intervento Coeuré (Bce) a Chateaudun, Francia (18,00).
USA
Lawrence, intervento presidente Fed Dallas Kaplan (2,00).
St. Louis, intervento presidente Fed vice presidente board Sorveglianza Fed Quarles (15,15).
CANADA
Ottawa, intervento governatore Poloz (16,30).
APPUNTAMENTI
ITALIA
Roma, 50° Giornata del Credito “Credito, competitività e competenza: pilastri dello sviluppo”; partecipano DG Banca d’Italia Rossi, Boccia, Patuelli, Micchichè (dalle 9,00).
Roma, Palazzo Chigi, tavolo su programmazione fondi Ue 2021-27 con Lezzi. Invitati anche Tria e Savona (9,00).
Roma, presentazione rapporto Asvis “L’Italia e gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile” con Tria, Fico (10,00).
Roma, Viminale, Comitato nazionale controllo mari con Salvini (10,00).
Roma, Salvini incontra presidente Emilia Romagna Bonaccini e altri presidenti di Regione (13,30).
Roma, Confindustria, conferenza stampa presentazione rinnovo accordo con Ubi Banca, con Boccia (14,00).
Roma, Senato, question time con Di Maio (15,00).
Roma, Palazzo Chigi, riunione Consiglio dei ministri (18,30).
Assisi, festa San Francesco patrono d’Italia con Conte (10,00).
EUROPA
Vienna, a cerimonia “100 anni della Repubblica ausriaca” partecipano presidente Commissione Eu Juncker, presidente austriaco van der Bellen e cancelliere austriaco Kurz (10,15).
MEDIO ORIENTE
Gerusalemme, presidente israeliano Rivlin riceve Merkel (11,30); primo ministro Netanyahu riceve Merkel, segue conferenza stampa (14,10).
ASIA
Cina, mercati chiusi fino a venerdì 5 ottobre.
Giappone, Fmi, conferenza stampa Lagarde a Tokyo (8,00).