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MADE IN ITALY: PRODUZIONE INDUSTRIALE A GENNAIO

L’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, ha pubblicato i dati sulla produzione industriali del mese di gennaio, riportando valori rilevati prima dell’invasione russa dell’Ucraina. Il dato di gennaio (destagionalizzato) ha subito una contrazione, oltre le attese, del 3,4% su base mensile (-1,1% dicembre). Il forte calo mensile ha portato la produzione al di sotto del livello pre-Covid di febbraio 2020 (-1,9% ).

EFFETTO MATERIE PRIME

L’analisi dettagliata degli aggregati evidenziano il maggior contributo dato alla flessione della Produzione Industriale (nell’ordine) dal comparto energia, beni di consumo e intermedi e, in misura minore, dai beni di investimento. Dal punto di vista settoriale, solo i mezzi di trasporto e i prodotti chimici sono riusciti a registrare guadagni mensili positivi. Preoccupante, in un contesto di forte domanda, è stata particolarmente intensa la flessione della produzione di materie plastiche e prodotti minerali non metallici. Questo sembra dirci che tali settori – grandi utilizzatori di gas – stavano già risentendo della pressione dei prezzi dell’energia. Poiché le tensioni su questo fronte sono aumentate dopo la guerra in Ucraina, è improbabile che la pressione sulla produzione si sia allentata a febbraio e marzo.

I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,7%), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+8,2%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+1,6%). Viceversa, le flessioni più accentuate si osservano nelle attività estrattive (-12,7%), nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (-12,0%) e nelle altre industrie manifatturiere (-7,1%).

MADE IN ITALY: PRODUZIONE INDUSTRIALE A GENNAIO
MADE IN ITALY: PRODUZIONE INDUSTRIALE A GENNAIO

PRODUZIONE INDUSTRIALE: PROSPETTIVE I°Q 2022

Dopo un inizio d’anno così negativo, le prospettive per la produzione industriale italiana nel primo trimestre  assumono in termini di tendenza una linea contraria alle aspettative istituzionali. Si tratta di un’occasione mancata in quanto colpisce il sistema produttivo proprio nel momento in cui le interruzioni della catena di approvvigionamento legate al Covid stavano iniziando ad attenuarsi. Il canale dei prezzi dell’energia/delle materie prime ha preso il sopravvento, minacciando gli sviluppi e, secondo quanto riferito, costringendo a interruzioni temporanee della produzione tra gli utenti intensivi di gas. Una contrazione del PIL nel 1Q22 sembra ora estremamente probabile.