ITALIA: SPREAD ITA GER SOPRA 200 BP E’ UN’ALTRA ALLERTA
Mentre i rendimenti sui bond governativi di mezzo mondo scendono a picco, il 10 anni Italia sale sino a sfiorare la soglia 1,50%. Si allarga lo spread tra il 10 anni Germania (benchmark) ed il 10 anni Italia al punto da violare quota 200.
E’ un segnale durissimo che spinge le vendite in borsa su tutto il comparto bancario.
Evidentemente i mercati temono qualcosa che vada oltre l’impatto dell’epidemia che ha colpito il paese. Sopra 200 bp di spread si apre il rischio che il differenziale acceleri oltre area 275, nuova soglia della frontiera. La stessa che a fine 2018 transitava a quota 300 e che aveva contenuto la spinta rialzista dello spread respingendo le vendite del BTP.
E’ presumibile che nei prossimi giorni il mercato spinga nuovamente i valori in tale direzione. Preoccupano le condizioni sui fondamentali, sulla crescita, e probabilmente anche l’approvazione del Mes (Fondo Salva Stati).
Diversamente, in vista del meeting della BCE il prossimo giovedì, dovremmo assistere ad un allentamento della tensione prodotta dall’attesa di possibili interventi monetari a sostegno della crisi in atto. Invece siamo molto vicino ai rendimenti della Grecia contro la quale il nostro decennale quota un differenziale di 24 bp al momento; rispettivamente 1,36% contro 1,60%. Questo è il livello di percezione del rischio paese.
I nostri indicatori Advance Cycle indicano un doppio segnale rialzista: tattico (grafico superiore), strategico (grafico intermedio). La permanenza dello spread oltre la soglia 200 potrebbe spingere il differenziale verso la parte alta del range dove transita la linea di spartiacque tra una condizione di tensione temporanea rispetto ad una di vera e propria tensione.