FED e BCE ritornano in campo per aggiornare le loro linee di policy in un quadro sempre più complicato.
Per la verità mentre la Fed percorre un sentiero più delineato, confortata dai numeri in raffreddamento dell’inflazione, la BCE deve prendere decisioni in un quadro di crescita deludente, dove le prospettive economiche evolvono sempre più verso tinte più fosche con l’inflazione in calo, ma con un Board piuttosto diviso nelle scelte da operare. Le argomentazioni a favore di numerosi altri aumenti dei tassi si stanno indebolendo.
Il mercato si aspetta che la BCE ignori la tortuosità del sentiero verso cui l’economia sta dirigendo. Aumenterà i tassi di 25 bp. La Fed invece dovrebbe tenerli agli attuali livelli riservandosi sempre di intervenire nuovamente qualora l’inflazione smetta di scendere verso l’obbiettivo proclamato. La curva future sconta un rialzo di 25 bp a luglio.
Ciò detto ci aspettiamo che il cambio eur usd si mantenga nelle prossime ore nel range 1,0850-1,0725 fissando un percorso in cui la volatilità dovrebbe ridursi nell’immediato. Il mercato sta già guardando oltre le due riunioni di questa settimana. Sta cercando di capire come si allineeranno i due consigli nei prossimi mesi. Sta analizzando chi sarà costretto a cedere il passo verso una linea più accomodante in ossequio al rallentamento economico strisciante.
Qui i due fronti e le conseguenti opinioni deviano da un percorso comune sia per obbiettivi che per impostazione culturale. La Fed è pragmatica, quindi flessibile agli sviluppi congiunturali, la BCE fortemente accademica.
Nonostante la visione più rigida della Banca centrale europea, l’euro dall’ultimo meeting è sceso aprendo una reazione soltanto questa settimana. Sarà interessante osservare le reazioni che il mercato imprimerà alle contrattazioni dopo le due conferenze stampa rilasciate dai rispettivi presidenti: J Powell e C Lagarde.
La via che spesso abbiamo seguito negli ultimi anni nel determinare la tendenza del cambio eur usd si poneva in contrasto con il consenso generale. La nostra visione contrarian ci riporta a pensare che l’euro possa uscire debole anche dagli esiti di queste due riunioni. Ma gari non nell’immediato, tuttavia i nostri algoritmi evidenziano la vulnerabilità tecnica di area 1,07.
Giovedì pomeriggio alla conclusione della conferenza stampa di Christine Lagarde esporremmo le nostre valutazioni sul quadro monetario e gli assetti impostati dalle due banche.
Nella diretta streaming di domani giovedì 15 giu alle 16.00, INSIDE CENTRAL BANK (link per ricevere l’invito), faremo il punto sullo scenario economico partendo dall’aggiornamento dei sondaggi PMI per i comparti manifatturiero e servizi, quindi analizzeremo i dati sull’inflazione prospettica per comprendere gli impatti futuri sulle linee di policy di Fed e BCE. Completeremo il nostro intervento con una valutazione sulle reazioni del mercato alle parole dei due Governatori fornendo l’Outlook sull’andamento dell’euro e dei tassi d’interesse.
Considerando che il nostro modello di ricerca attribuisce all’andamento delle quotazioni delle materie prime sempre un ruolo fondamentale alle dinamiche inflative, non mancheremo di tracciare alcune linee guida sull’andamento delle principali commodity.