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EUR USD: ADESSO SI ASPETTA LA FEDERAL RESERVE

L’estensione del QE sino alla fine del 2017 rafforza la nostra visione negativa  sull’ eur usd. La necessità di sostenere il sistema finanziario, banche in primis, bond governativi, ha spinto la BCE a dichiarare con forza contro ogni polemica la volontà di prolungare il QE. Adesso la parola passa alla Federal Reserve.

Possiamo leggere il messaggio esprimendo un giudizio positivo piuttosto che negativo, dipende da che parte si vuol stare in un momento storicamente critico.  Possiamo essere d’accordo che un politica estremamente accomodante possa creare forti squilibri sui mercati, non ultimo bolle. Ciò detto si avvertiva l’estrema urgenza di un messaggio rassicurante dalla BCE per evitare che gli effetti di un vuoto politico nell’Eurozona potesse travolgere non tanto la sua infrastruttura tecnocratica, quanto la sostenibilità di paesi come l’Italia fortemente debilitati da politiche di austerity incapaci di produrre segnali su cui confidare una fase di ripresa stabile nel tempo.
Qualsiasi parte politica non ha più pudori nell’ammettere la perdita di competitività e quindi di produttività del Paese.
In assenza di aggiustamenti valutari all’interno dell’area, l’unica via di uscita ad effetto immediato rimane la svalutazione del rapporto eur usd.  Con le coraggiose decisioni odierne la linea di policy monetaria amplifica le divergenze rispetto a quella dell’americana Federal Reserve. L’eur usd rimane quindi sotto pressione e sempre orientato ad avvicinare la parità nel breve termine. Si tratta dell’unica via per sostenere la crescita attraverso l’export extra UE.
Ritorni dei corsi sotto 1.06 eur usd, riattiva nuove vendite di eur o favorendo un primo test dell’area 1,04. Ciò determinerà un cambiamento del quadro tecnico nei mercati. L’area 1.06 costituirà una forte barriera qualora ritornassero nuove spinte al rialzo fissando definitivamente l’abbandono dell’ampio range entro cui l’eur usd hanno oscillato negli ultimi 18 mesi.
Con l’odierna riunione della BCE si completa il primo ciclo di eventi significativi capaci di contrastare il vuoto politico già presente in Europa da Brexit in poi, ora attendiamo la Federal Reserve. Le banche centrali che piaccia o no, continueranno a governare le vicende economiche, quindi politiche, fino a quando non apparirà una classe dirigente capace di incidere con efficacia  nelle scelte politiche utili a riportare in equilibrio il mondo. Ciò a dire riportare la gente comune a riaccendere la speranza.
Un sospiro di sollievo per l’Italia.
Wlademir Biasia

WB ANALYTICS: EUR USD
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