Ci siamo, inizia alla BCE l’era Christine Lagarde
Bonjour Madame Lagarde!
Primo meeting alla BCE dopo la presidenza di mario Draghi. Nessuno attendeva variazioni sostanziali alla linea di policy monetaria lasciata in eredità dal Governatore Draghi. Christine Lagarde ha annunciato che da gennaio partirà una revisione della strategia che durerà per tutto il 2020. I segni di stabilizzazione del rallentamento economico appare incoraggiante. Ciò nonostante nella riunione odierna il consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. Il consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della Bce si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà coerentemente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.
Nell’intervista di questa mattina che ho rilasciato a LE FONTI TV, ho riportato le nostre riflessioni sui contenuti che la première audition di Christine Lagarde avrebbe rilasciato per gli investitori.
EURO DOLLARO IN RECUPERO
Il cambio si apprezza nonostante la fed non tagli più i tassi per i prossimi mesi
L’euro recupera nel frattempo ulteriore terreno portandosi a ridosso dell’area 1.1150/75 dove abbiamo collocato da diverse settimane il punto di maggior attrazione per superare l’ostacolo tecnico che si contrappone ad una correzione più sostanziale della divisa europea contro il dollaro.
Nell’ambito del nostro servizio Riskoo abbiamo dato significativa importanza al movimento di reversal in atto sulle monete scandinave nei confronti dell’euro. Si tratta di un segnale significativo che impatterà sull’andamento del prossimo anno. Sia la corona norvegese che quella svedese risultano impegnate in un ‘azione di apprezzamento governata da un processo di distribuzione importante (per approfondire il tema inviateci una richiesta al seguente link RISKOO.
UK ELCTION DAY
I sondaggi della vigilia evidenziano maggioranze incerte
Nonostante l’incertezza sull’esito elettorale dell’ultima ora, riportiamo il recupero della sterlina negli ultimi mesi com un risultato significativo consolidato nel periodo in cui i Conservatori risultavano i favoriti. I valori trattati quotano al di sotto della soglia 0,85 mettendo in evidenza un potenziale segnale di forza della sterlina nei confronti dell’euro. Ci attendiamo per le prossime ore una reazione della divisa europea verso area 0,8550. Avremo quindi in contemporanea con l’esito delle urne il test di gradimento dei mercati su quanto emergerà dal voto. Quota 0,8550 rappresenta la linea di spartiacque tra le due versioni. Nel caso in cui si consolidi valori al di sotto della soglia indicata potremmo ipotizzare una fase di rialzo del pound importante, in linea con quanto anticipato nei nostri Outlook Riskoo.
Rimanendo sui temi dell’intervista di questa mattina abbiamo messo in evidenza, come già scritto nel post di ieri, l’ipotesi che la Federal reserve non tocchi i tassi per un prolungato periodo di tempo. Secondo noi, l’outlook sui tassi, di cui approfondiremo l’analisi nel nostro rapporto per il 2020, è stato sostanzialmente modificato grazie al recupero del livello di fiducia che ci si aspetta dalle aziende manifatturiere negli Stati Uniti . Al momento la curva sconta un elevato grado di probabilità che i tassi possano rimanere all’attuale livello quantomeno per tutto il primo semestre 2020. C’è un però su questa ipotesi dato da una potenziale eccezione che prediamo in esame nell’Outlook 2020.
L’esito degli incontri mensili delle due principali banche centrali non ha sollevato preoccupazioni sui mercati. La liquidità messa a disposizione in termini iper accomodanti, sta consentendo ai mercati azionari di procedere lungo la fase di consolidamento di fine anno, anticipata nel recente WB Perspectives, per predisporre la base di partenza a nostro avviso di segno positivo per il 2020. Gli indici azionari di Borsa Italiana e di Deutsche Borse stanno verificando due ostacoli tecnici che si contrappongono al rialzo, ma che risultano a nostro avviso destinati ad abassare la guardia a meno che alla scadenza del 15 dicembre Usa e Cina non decidano di rinviare l’accordo introducendo i nuovi dazi programmati. I nostri algoritmi sul mercato azionario quotano aspettative di momentum positive, come emerge dalla lettura dell’indice Eurostoxx 50.