Si apre la settimana che in pratica avvicina i mercati verso la pausa estiva. Il Consiglio prenderà in esame gli ultimi aggiornamenti all’obbiettivo d’inflazione che dal riferimento puntuale del 2% saranno tollerati sconfinamenti delle dinamiche del tasso marginalmente al di sopra del 2%. In ogni caso dalla riunione di giovedì non ci aspettiamo particolari decisioni dal Consiglio.
Con il tema del tapering ormai al centro del dibattito negli istituti centrali di tutto il mondo, la Bce continua a dimostrarsi particolarmente cauta, non discostandosi dagli attuali toni ultra-dovish ma cercando anzi di rassicurare i mercati ogni volta possibile circa la prosecuzione del suo sostegno. In questo senso dovrebbe essere letta la strategy review con la quale Francoforte ha ritoccato verso l’alto portandolo al 2% il target di inflazione, avvertendo che non si tratta di un tetto ma di un livello che in taluni casi potrebbe essere anche superato. Il cambio di strategia sui prezzi, per quanto da tempo annunciato ed adottato all’unanimità, imporrà al consiglio di giovedì una risposta in termini di adeguamento della guidance.
Le colombe sostengono che per rimanere credibile l’istituto dovrà evidenziare il mantenimento di un suo spazio di manovra. I falchi premono per ridurre gli stimoli man mano che l’economia si riprende. Forse proprio la paura di una terza o quarta ondata permetterà alla Lagarde di trovare un terreno comune nel corso della riunione. L’attuale orientamento della banca centrale è che comprerà obbligazioni per tutto il tempo che riterrà necessario e manterrà i tassi di interesse al loro attuale minimo record fino a quando non sarà soddisfatta del livello di inflazione.
I governatori dei paesi più indebitati, come il portoghese Mario Centeno e l’italiano Ignazio Visco, sono usciti allo scoperto sostenendo che la nuova strategia significa che la Bce dovrà tenere i rubinetti della liquidità aperti ancora più a lungo. Lagarde non ha dato alcuna indicazione specifica su come la guidance potrebbe cambiare, anche se la sua enfasi sulla “persistenza che dobbiamo dimostrare” suggerisce che potrebbe pendere dalla parte delle colombe. Secondo l’ultimo sondaggio Reuters, Francoforte inizierà a rallentare gli acquisti di asset dopo il board di settembre e smetterà completamente alla fine di marzo 2022.
La riunione, come scritto, si tiene nel momento in cui su scala globale si paventa una nuova ondata pandemica. In Asia ci sono già parziali segni di rallentamento della crescita con i problemi sulla circolazione delle merci non ancora risolti. I recenti sondaggi PMI rivelano una perdita di momentum della crescita attesa nelle aree emergenti ed in Asia. Gli ultimi dati sulla produzione industriale in Europa hanno anch’essi rallentato la ripresa. Pure negli Stati Uniti abbiamo visto un consolidamento dopo la diffusione record della fiducia delle imprese manifatturiere ed dei servizi.
Le recenti letture record dell’indice dei prezzi nelle indagini PMI hanno allarmato sia gli operatori economici che le autorità monetaria sul rialzo dell’inflazione, per cui vale la pena analizzarne gli aggiornamenti per catturare eventuali segnali di esaurimento o meno della dinamica in corso sugli indicatori dei costi e dei prezzi di vendita. Di conseguenza aggiorniamo anche gli indicatori dei vincoli di capacità come i tempi di consegna dei fornitori. Quest’ultimi confermano le problematiche note, nelle aspettative del panel delle aziende intervistate, dopo il miglioramento temporaneo di inizio anno.
Un aggiornamento ulteriore dei dati sul PMI Manifatturiero Flash relativi all’Eurozona verranno rilasciati venerdì in mattinata.
I mercati, ma soprattutto le banche centrali osservano la diffusione di questi dati per modulare le linee di policy che stanno lentamente evolvendo verso un ciclo di normalizzazione della politica monetaria come abbiamo scritto nel nostro ultimo RISKOO FX OUTLOOK REPORT.
FX – Come anticipato la scorsa settimana nel Market Mover Monitor Week, l’eur usd ha consolidato gli scambi poco sopra quota 1,17770 contendo la reazione sotto 1,19-1,1945. E’ probabile che in attesa della riunione della BCE tenda a violare la parte inferiore del range ed avvicinare il mino di marzo in area 1,17 confermando quindi il percorso ed i target ciclici previsto nel nostro FX Riskoo Outlook.
In un contesto in cui il dollaro tende a rafforzarsi, le monete emergenti, non tutte (vedi Report), tendono a perdere momentum. Il peso messicano rimane infatti ancora inserito in un range la cui tendenza risulta positiva sia nei confronti del dollaro che nei confronti dell’euro. Allo stesso modo, a conferma di quanto scritto lo scorso maggio, il dollaro oltre a recuperare contro euro ha avviato un’azione di recupero anche nei confronti dello yuan renminbi che dopo aver superato il primo target di ripresa a 6,40 si accinge ora a scalare verso area 6,60.
COMMODITY – Continua la fase di distribuzione sulle principali commodity industriali. Il rame (LME) dopo aver testato la reazione sotto 9600/650 dovrebbe subire una nuova fase riflessiva con potenziali ordini di vendita presenti sotto area 9250/200. Questo conferma la road map tracciata nel nostro report WB COMMODITY PERSPECTIVES a supporto del nostro servizio di Enterprise Risk Management. Anche l’acciao dopo i picchi record sta avviando un’iniziale fase di perdita di momentum.
Il Brent Crude Oil è sceso la scorsa settimana sino a testare area 72,50. Ci aspettiamo in settimana una violazione di area 72 ed un’accelerazione del ribasso verso verso 67 usd/bar a breve.
BONDS I rendimenti sul 10 anni Treasury USA sono scesi sotto area 1,35 e si apprestano a ritracciare ulteriormente il rialzo degli ultimi 12 mesi spingendo le quotazioni a 1,25% (ci aspettiamo un movimento verso 1%). Seguiranno a ruota il ritracciamento del 10 anni Germania Bund. Le quotazioni collauderanno in settimana area -0,35%. La violazione confermerà la linea ancora accomodante della BCE e soprattutto spingerà il 10 anni tedesco nuovamente verso area -0,50%. Il BTP 10 anni beneficerà del movimento regredendo anch’esso in direzione di 0,60 senza escludere un test di 0,5250%.