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MARKET MOVER MONITOR

 

RISKOO MARKET MOVER MONITOR

MARKET MOVER MONITOR 17 03 21

Il Market Mover odierno è concentrato senza ombra di dubbio sulla riunione della Fed. Gli investitori sono in attesa dell’esito del meeting della Fed che verrà reso noto in serata. Gli esponenti del board dovrebbero dire che l’economia Usa crescerà nel 2021 al ritmo più rapido degli ultimi decenni, con la disoccupazione in calo e l’inflazione in rialzo mentre la campagna di vaccinazione prende slancio e dopo l’approvazione del pacchetto di stimolo all’economia da 1.900 miliardi di dollari. Difficilmente però queste prospettive si tradurranno in un cambiamento nella politica monetaria dell’istituto già oggi. Intanto la volatilità registrata sul mercato monetario ha accresciuto le speculazioni sul fatto che l’istituto centrale Usa possa prendere in considerazione l’idea di un aggiustamento tecnico al tasso Ioer che favorisce il mantenimento dei Fed Funds all’interno del range del target della Fed. In pochi tuttavia credono alla possibilità di un intervento in questo senso già al meeting che terminerà oggi.

I mercati hanno faticato a prendere una direzione chiara questa settimana, dato il ruolo centrale della riunione odierna della Federal Reserve per i Treasury e il sentiment globale. Un sostanziale cambiamento di tono da parte del FOMC sembra improbabile come scritto. La previsione di crescita per il 2021 dovrebbe essere aggiornata, ma la maggior parte dell’attenzione sarà sulle proiezioni Dot Plot, che potrebbero essere modificate per segnalare un aumento dei tassi nel 2023. Ciò probabilmente solleverebbe il dollaro. In generale, ci aspettiamo che il messaggio della Fed sia calibrato per evitare di scuotere il già fragile mercato obbligazionario e, per estensione, il sentimento di rischio globale. Di conseguenza, riteniamo che la Banca estenderà la sua esenzione dal Tesoro USA dal Supplementary Leverage Ratio.

RELAZIONI USA-CINA – Gli Usa adotteranno un approccio inflessibile nei colloqui con la Cina di domani in Alaska, secondo quanto riferito da alcuni funzionari, in quello che sarà il primo meeting faccia a faccia tra alti funzionari dei due Paesi nell’era Biden. Pechino sollecita un azzeramento dei rapporti, oggi tesi come non accadeva da decenni, ma Washington ha detto che qualsivoglia impegno futuro dipende dai progressi della Cina.

MARKET MOVER MONITOR DATI MACRO

INFLAZIONE ZONA EURO – In una giornata scarna dal lato macro, l’unico appuntamento di rilievo è con la lettura finale dell’inflazione del blocco per il mese di febbraio. Le attese per l’indicatore, strettamente monitorato dalla Bce, convergono su una conferma della stima ‘flash’ dell’indice armonizzato rispettivamente a 0,2% su mese e 0,9% su anno. A inizio settimana le aspettative per l’inflazione del blocco a lungo termine sono salite al massimo di due anni oltre 1,5% mentre all’ultimo meeting Bce la presidente Lagarde ha definito possibile lo scenario di un’inflazione che nel 2021 raggiunga il 2%

BILANCIA GIAPPONE E INDICE TANKAN – Diffusi alla vigilia del meeting della Banca centrale giapponese, i dati sull’export nipponico di febbraio hanno mostrato un calo del 4,5% su anno, a fronte di attese per un più contenuto -0,8%. Salito dell’11,8% l’import contro attese per un +11,9%. La bilancia commerciale ha visto un surplus di 217,4 miliardi di yen a fronte dei 420,0 attesi. A marzo il poll Reuters Tankan ha mostrato un rafforzamento per l’indice sulla fiducia delle imprese manifatturiere nipponiche che si è portato a +6 dal +3 di febbraio.

MARKET MOVER MONITOR MERCATI

FOREX – Dollaro solido in attesa della conclusione del meeting della Fed in serata. Attorno alle 7,35, il cambio euro/dollaro vale 1,1904, in rialzo dello 0,03%, dopo aver chiuso a 1,900. Alla stessa ora dollaro/yen a 109,11, in rialzo di 0,11% dopo una chiusura a 108,98 e il cross euro/yen scambia in rialzo di 0,12% a 129,90 (chiusura a 129,75).

GREGGIO – Prezzi in rialzo sostenuti dalle speranze per la ripresa delle attività petrolifere negli Usa dopo che i dati Api hanno certificato un inatteso calo delle scorte. Attorno alle 7,35 i derivati sul Brent scambiano in rialzo di 47 cent a 68,86 dollari il barile, e quelli sul greggio Usa guadagnano 48 cent a 65,28 dollari.

TREASURIES – Governativi Usa in lieve calo negli scambi asiatici. Il decennale di riferimento cede 1/32 con un tasso di 1,629%.