UEM – In una giornata particolarmente leggera sul fronte macro europeo l’attenzione metterà a fuoco anche oggi una serie di interventi da parte di alti esponenti dell’Eurotower, in particolare quelli della numero uno Christine Lagarde e del vicepresidente Luis de Guindos nel pomeriggio, mentre cresce l’aspettativa di un aumento della dotazione del Pepp e un’estensione del programma, oltre a una nuova serie di operazioni Tltro già in occasione dell’appuntamento di dicembre. In un dato particolarmente monitorato, dopo diverse settimane tornano intanto a crescere gli acquisti settimanali in ambito Qe e Pepp.
Ieri il governatore della banca centrale spagnola e membro del board Pablo Hernandez de Cos ha sottolineato la necessità di aumentare l’allentamento monetario alla luce del peggioramento delle prospettive di economia e inflazione e ha detto che preoccupa il movimento dollaro-euro, mentre il collega Mario Centeno ha chiesto che i Paesi europei forniscano un supporto più mirato per lavoratori e imprese dando priorità ai progetti di investimento in corso.
Indicazioni sullo stato dell’economia Usa arriveranno invece nel pomeriggio con una serie di dati tra cui le vendite al dettaglio di ottobre e la produzione industriale nello stesso mese: Vendite al dettaglio ottobre (14,30) – attesa 0,5% m/m. Produzione industriale ottobre (15,15) – attesa 1,0% m/m.
RECOVERY FUND – Mentre la Ue è in trattative con diverse case farmaceutiche per acquistare milioni di dosi di vaccini la cui sperimentazione sta dimostrando un’efficacia migliore del previsto, Ungheria e Polonia hanno bloccato ieri l’adozione del bilancio 2021-2027 e del Recovery fund da parte dei governi del blocco poiché include una clausola che rende i finanziamenti subordinati all’adesione allo stato di diritto. Da De Guindos della Bce arriva il ‘no’ alla proposta del presidente del Parlamento Ue David Sassoli di cancellare il debito dei governi detenuto dalla Banca Centrale. Intanto diversi policymaker mettono in luce la necessità di maggiore sostegno all’economia della zona euro dai governi oltre che dalla Bce.
RBA – La banca centrale australiana è pronta a un ulteriore stimolo dopo aver tagliato i tassi a minimi record e qualunque nuova azione coinvolgerebbe un incremento degli acquisti di bond, emerge dai verbali della riunione di politica monetaria del 3 novembre scorso.
DATI MACRO ECONOMICI MARKET MOVER
ITALIA – BOND TESORO IN DOLLARI – Dovrebbe concretizzarsi nei primi giorni della settimana, dopo le call con gli investitori dei giorni scorsi, il collocamento in valuta Usa del Tesoro, che giunge dopo quello dell’ottobre 2019 che interrompeva l’assenza di Via XX Settembre su questo tipo di operazioni dal 2010. Venerdì il responsabile per il debito pubblico del Tesoro Iacovoni ha detto a Reuters di ritenere che la raccolta dell’emissione sarà inferiore ai 7 miliardi di dollari totalizzati da quella dello scorso anno, spalmata su tre tranche, in quanto la nuova offerta prevede, al momento, un massimo di due tranche: una febbraio 2026 con la possibilità di una seconda novembre 2050.
BANKITALIA – In arrivo da Via Nazionale la fotografia di agosto del controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto da soggetti esteri contenuta nel bollettino ‘Finanza pubblica, fabbisogno e debito’. In luglio il controvalore aveva visto un lieve aumento.
BTP E ACQUISTI BCE – Riferimenti per l’avvio della prima seduta della settimana, su piattaforma TradeWeb, sono i 118 punti base per lo spread Italia-Germania a 10 anni e lo 0,64% per il rendimento del decennale dicembre 2030. Come di consueto nel pomeriggio la Bce diffonderà lo spaccato settimanale sugli acquisti effettuati nell’ambito dei programmi Pepp e Qe. La scorsa settimana ha visto un’accelerazione in entrambi i programmi.
INTERVENTI BCE – Mentre il mercato è già sintonizzato sul meeting Bce del 10 dicembre, da cui si aspetta un nuovo potenziamento delle misure di stimolo, nuovi spunti potrebbero giungere in giornata dagli interventi della presidente Lagarde a un evento alle 14, e da quello del vice presidente de Guindos alle 10. Il consigliere uscente Mersch interverrà invece alle 14,30.
BREXIT – Riprendono i colloqui per l’accordo commerciale post-Brexit. Ieri il rappresentante della Gran Bretagna nei negoziati ha detto che Londra e Bruxelles hanno fatto alcuni progressi ma potrebbero non giungere a un’intesa. Poco prima un ministro britannico e uno irlandese avevano detto che questa settimana era necessaria una svolta nei colloqui.
Questa mattina abbiamo postato nel nostro blog sui mercati l’aggiornamento al report settimanale intermarket WB PERSPECTIVES pubblicando in chiaro la prima parte di scenario sottolineando i grandi temi che determineranno nel futuro prossimo le mosse dei mercati.
BTP – Si riparte stamani da quota 116 per lo spread e da 0,62% per il tasso decennale, in un mercato più propenso al rischio tra le notizie di sviluppi positivi nella ricerca di un vaccino, con l’annuncio di Moderna seguito a quello di Pfizer. A sostenere il tono dei governativi italiani – che riescono a fare meglio del Bund in un contesto risk-on – è soprattutto l’attesa che la Bce continuerà a fornire supporto monetario per tutto il 2021, anche nel caso in cui un vaccino dovesse arrivare in corso d’anno, un’evenienza che i prezzi peraltro già scontano in gran parte.
FOREX – Il cross euro/dollaro intorno alle 7,40 è a 1,1855 in rialzo dello 0,02%, l’euro/yen scambia a 123,91 a -0,02%, il dollaro scambia a 104,51 yen in calo dello 0,05%. Intanto la banca centrale cinese ha alzato il tasso di cambio ufficiale midpoint dello yuan al livello più alto da quasi 29 mesi, a 6,5762 per dollaro. Secondo un report di Citibank, la distribuzione su ampia scala dei vaccini per combattere la pandemia di coronavirus e le attuali misure di allentamento monetario potrebbero causare un indebolimento del dollaro statunitense fino al 20% il prossimo anno. Secondo i nostri studi il cross eur usd prima di intraprendere nuove direzionalità si muoverà ancora per qualche settimana all’interno del range già indicato in precedenza tra 1,19 ed 1,16. Ieri, come anticipato nel report gli scambi si sono fermati sotto la soglia 1,1870. Oggi ci aspettiamo un ulteriore fase di consolidamento tra 1,1880 ed 1,1830. Eventuali debolezze dell’euro andranno considerate nel caso in cui si scenda in direzione della base del range intraday: 1,1830/20. Sotto tale soglia sono presenti ordini di vendita di breve in grado di riportare i valori in direzione di 1,1760 e 1,17.
GREGGIO – Prezzi in leggero aumento in vista del meeting Opec+ e sulle speranze di un vaccino. Poco dopo le 7,40 i futures sul Brent salgono dello 0,84% a 44,19 dollari al barile, i futures Nymex dello 0,68% a 41,62 dollari.
TREASURIES – Il tasso del benchmark decennale sui mercati asiatici è in area 0,909%, rispetto alla chiusura Usa a 0,906%.