Skip to content

LA DANZA DEI TASSI: FED E BCE ACCOMPAGNANO I MERCATI

CLICCA PER IL VIDEO FLASH

Introduzione
La settimana presenta un calendario macroeconomico ricco di spunti per chi monitora i mercati. In Europa, i dati di varie economie, come quelli sull’inflazione tedesca, daranno un quadro aggiornato sull’andamento macroeconomico dell’area. Negli Stati Uniti, l’attenzione sarà concentrata sulle dinamiche occupazionali e sul mercato del lavoro, fondamentali per comprendere le pressioni sul ciclo economico e le possibili scelte della Federal Reserve. Sul fronte monetario, le attese sulle decisioni della Fed saranno determinanti per orientare le aspettative sui tassi e le prospettive di cambio, offrendo un quadro utile per interpretare le dinamiche dell’EUR/USD e degli altri mercati sensibili alla politica monetaria. In sintesi, la combinazione di dati reali e attese di policy delineerà un resoconto coerente e attuale delle tendenze macro, indispensabile per chi deve prendere decisioni finanziarie o gestire rischi in contesti volatili


Lunedì – La manifattura tedesca sorprende al rialzo

La produzione industriale tedesca di ottobre mostra un incremento dell’1,80%, superiore al previsto 0,20% e al precedente 1,10%. Un risultato che rafforza il posizionamento della manifattura tedesca e che introduce un tono più dinamico all’avvio settimanale, restituendo un piccolo input di resilienza produttiva in un’area euro in difficoltà.


Martedì – Commercio tedesco in espansione e segnali sottili dal lavoro USA

La bilancia commerciale tedesca raggiunge 16,9B, superando il previsto 15,9B e il precedente 15,3B, segnalando una domanda estera in ripresa.
Negli Stati Uniti, la variazione ADP fornirà un aggiornamento sul mercato occupazionale, mentre i nuovi lavori JOLTS presentano un dato previsto a 7,200M contro un precedente 7,227M, indicando un possibile mercato del lavoro in progressiva normalizzazione. Un contesto che contribuisce a definire le attese sulla traiettoria di politica monetaria americana.


Mercoledì – Tra segnali industriali europei e attesa per la Fed

La produzione industriale italiana è attesa al -0,30%, un ritracciamento fisiologico dopo il precedente 2,80%.
Negli Stati Uniti, l’indice del costo del lavoro del terzo trimestre conferma stabilità, con un valore previsto a 0,90%.
La decisione della Federal Reserve è attesa a 3,75%, in calo rispetto al precedente 4,00%, un passaggio che potrebbe influenzare flussi valutari e curve dei rendimenti, rendendo la riunione particolarmente rilevante per gli operatori (vedere sezione Inside Central Bank).


Giovedì – Lavoro USA in raffreddamento

Il tasso di disoccupazione trimestrale italiano è atteso stabile al 6,30%, in linea con il rilascio precedente. Negli Stati Uniti, le nuove richieste di sussidi sono previste a 221K, in aumento rispetto al 191K di settimana scorsa, mentre il saldo commerciale settimanale è stimato a -64,70B.


Venerdì – Inflazione europea verso una stabilizzazione ordinata

In Germania, l’IPC annuale di novembre è atteso invariato al 2,30%, mentre la componente mensile resta al -0,20%.
In Francia, l’IPC mensile mostra un dato previsto a -0,10% contro un precedente 0,10%, delineando un quadro di prezzi più morbido. Un contesto che consolida l’idea di un’inflazione europea in fase di normalizzazione graduale.


Inside Central Bank – La diretta dedicata a Fed e BCE

Giovedì alle 9.30 si terrà una nuova sessione di Inside Central Bank, la diretta dedicata all’analisi approfondita della riunione della Federal Reserve.
Un appuntamento pensato per CFO, corporate treasurers e professionisti che gestiscono rischio finanziario, con l’obiettivo di interpretare in modo chiaro e operativo le scelte dei policymaker, il loro impatto su tassi, valute e costi di finanziamento.
Durante l’incontro verranno esplorati i punti salienti della riunione, con un focus orientato alle implicazioni strategiche per imprese e funzioni finanziarie. Iscriviti gratuitamente al seguente link per ricevere l’invito alla diretta.


Analisi Tecnica: Fed e BCE tra tensioni sui tassi e attesa per l’EUR/USD

L’ultima riunione della Federal Reserve del 2025 si apre con un progressivo cambiamento delle condizioni finanziarie nel circuito della trasmissione di liquidità nel sistema. Il livello delle riserve nel sistema bancario statunitense sta passando da più che adeguato ad adeguato, con il rischio di scendere velocemente ad una condizione non adeguata. Dato il ruolo sistemico del mercato dei repo, questa situazione è considerata insostenibile per la Federal Reserve, poiché potrebbe indebolire l’efficacia della trasmissione della politica monetaria.

In particolare la Fed di New York effettua quotidianamente operazioni di pronti contro termine e di pronti contro termine inversi (repo) per contribuire a mantenere il tasso sui fondi federali entro l’intervallo obiettivo stabilito dal Federal Open Market Committee (FOMC). Recentemente il tasso SOFR, sostitutivo del più noto Libor, ha superato in alcune occasioni il limite superiore della banda di oscillazione dei tassi di riferimento dei Fed Funds (3.75-4%). Di conseguenza non si esclude che domani il FOMC possa decidere di aprire a gennaio una finestra di allentamento monetario per favorire un riequilibrio delle possibili tensioni.

Contestualmente la consigliere BCE Isabel Schnabel ha rilasciato alcune dichiarazioni sostenendo che la prossima mossa della BCE non sarà un taglio dei tassi, bensì un rialzo. Tale affermazione potrebbe inserirsi in una posizione voluta per bilanciare altre indicazioni emerse da colleghi consiglieri secondo i quali vi sarebbe ancora spazio per un taglio della BCE.

Fumo agli occhi di cui il mercato sembra non aver subito gli effetti. In questi giorni di minor liquidità l’eur/usd è rimasto incollato al livello di supporto 1.1635/30 presentandosi all’appuntamento con le decisioni Fed di mercoledì sera (h. 20.00 CET) in una condizione tecnica di attesa. Il range che abbiamo messo a fuoco per raffrontare gli effetti sul cambio e le relative implicazioni tendenziali rimane fissato tra 1.1630 (floor) e 1.17 (cap). La violazione della banda dovrebbe fornire segnali utili a comporre il puzzle piuttosto articolato sugli sviluppi del trend che prenderà forma nel 2026.

Giovedì alle 9.30 nella diretta streaming INSIDE CENTRAL BANK analizzeremo le conclusioni del Fomc ed i relativi effetti sull’andamento dei tassi d’interesse e del cambio. 

WB FX RISK MANAGEMENT: EUR/USD ADVANCED CYCLE

Conclusione

La settimana propone un quadro macro ricco ma ordinato, in cui i segnali industriali europei, le dinamiche del lavoro statunitense e le attese sulle decisioni delle banche centrali contribuiscono a un’interpretazione chiara del contesto economico. L’analisi dell’andamento EUR/USD si inserisce naturalmente in questo scenario, supportando una lettura strategica utile a chi opera in ambienti sensibili alla volatilità e alle scelte di politica monetaria. Il nostro servizio FX Riskoo integra dati e prospettive, fornendo alle imprese strategie per comprendere e anticipare le evoluzioni dei mercati e di più di 40 valute, richiedi una consulenza con noi.