Skip to content

SHUTDOWN USA E NUOVE TENSIONI COMMERCIALI CON LA CINA

La settimana in corso si caratterizza per una limitata diffusione dei dati, in quanto non sono presenti elevate quantità di informazioni, in seguito al proseguimento dello shutdown americano che ha arrestato la pubblicazione dei dati americani di competenza federale. In aggiunta a ciò le tensioni commerciali continuano ad aumentare dopo gli annunci di Trump sull’introduzione di dazi al 100% su alcune esportazioni cinesi con effetto dal 1° novembre, manovra effettuata in risposta alle limitazioni imposte da Pechino sull’export delle terre rare. Nella giornata odierna non verranno rilasciati dati rilevanti, mentre martedì saranno annunciati i valori dell’IPC mensile della Germania con una variazione attesa dello 0,2%. Questo dato si inserisce in un contesto già segnalato dagli ultimi indici PMI, i quali avevano indicato un aumento dei costi della produzione e dei servizi; tuttavia va sottolineato che in queste indagini era stato dichiarato che l’aumento dei costi non era stato trasferito ai clienti per via dell’elevata competitività. Inoltre verrà divulgato il risultato della rilevazione ZEW per la Germania, il quale misura il sentiment degli investitori istituzionali tedeschi, previsto per un valore di 41,7, indicando ottimismo sulle aspettative economiche future. Lo stesso indice verrà pubblicato per l’Europa, previsto con un valore di 30,2.

Mercoledì verrà rilasciata la rilevazione sulla produzione industriale della zona Euro, la quale è stimata con una riduzione del 1,8%, alimentando le scarse prospettive di crescita del settore evidenziate nelle pubblicazioni PMI di inizio mese. Giovedì vedremo pubblicati i dati relativi alla bilancia commerciale della zona euro di agosto, utili per valutare l’impatto dei dazi su tale mercato. Venerdì invece saranno resi noti i livelli dell’IPC annuale della zona Euro, attesi stabili al 2,2% su base annua, fondamentali per comprendere l’andamento dell’inflazione e le sue implicazioni per la politica monetaria.

EUR/USD: Il movimento ribassista persiste

Durante la scorsa settimana abbiamo osservato un aumento della forza del dollaro, con un ampio range di movimento dall’apertura 1,1743, ai successivi minimi fissati a 1,1543. La reazione seguita alle rinnovate tensioni tra USA e Cina sta rientrando. In giornata il mercato ha violato il supporto tecnico 1,1580. Monitoreremo la possibile rottura di questo limite ed i recenti minimi controllando nel contempo la tenuta di area 1,1675 dove transita l’attuale resistenza che delimita il movimento riflessivo da noi atteso.

Alla luce dei recenti sviluppi, le nostre stime continuano a indicare una tendenza negativa, nonostante siano ancora attesi altri due tagli dei tassi statunitensi nella riunione di fine ottobre e di dicembre.

SHUTDOWN USA E NUOVE TENSIONI COMMERCIALI CON LA CINA