“LIBERATION DAY” – Anche se l’annuncio di Donald Trump sui dazi avverrà a mercati europei chiusi – è previsto questa sera alle 21 italiane – l’attesa è destinata a scandire la seduta, tenendo gli investitori col fiato sospeso.
Scarsi i dettagli resi noti finora.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, si è limitata a dire ieri che le tariffe reciproche su tutti i Paesi che impongono dazi sulle merci statunitensi – e non solo su un gruppo ristretto come ipotizzato in un primo momento – entreranno in vigore subito dopo le dichiarazioni del presidente Usa, mentre una tariffa del 25% sulle importazioni di auto sarà effettiva dal 3 aprile.
Nelle ultime sessioni l’incertezza su quel che accadrà – e che sulla carta potrebbe sconvolgere il sistema commerciale globale – ha determinato una forte avversione per il rischio, penalizzando le borse e sostenendo i mercati obbligazionari e l’oro che continua a macinare nuovi massimi storici.
Secondo il responsabile di Confindustria, Emanuele Orsini, intervistato dalla Stampa questa mattina, l’impatto delle decisioni trumpiane sarà “imponente”.
EUR USD rimane offerto anche se la distribuzione dei valori risulta contenuta in attesa dell’apertura dei mercati americani.